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giovedì, Mar 02

Assegni, Intesa Sanpaolo li manda in pensione



Da Wired.it :

In un’epoca in cui spesso a farla da padrone sono l’obsolescenza programmata e quella prematura, può capitare anche che ad andare “in pensione” sia uno strumento che ha fatto parte della quotidianità di diverse generazioni: secondo quanto riporta La Stampa, Intesa Sanpaolo avrebbe deciso di rottamare gli assegni bancari.

Dall’8 maggio – si legge in una missiva recapitata dall’istituto ad alcuni clientinon potrai più utilizzare il tuo blocchetto degli assegni. Ti informiamo inoltre, che a partire dalla stessa data, potrai effettuare online bonifici istantanei senza alcuna commissione aggiuntiva, allo stesso costo del bonifico Italia”. L’home banking, insieme alle app per i dispositivi mobile e ai pagamenti digitali, sarebbe peraltro una delle cause alla base della decisione di Intesa Sanpaolo.

Per ora gli utenti interessati sono poche migliaia, ma presto l’istituto potrebbe coinvolgere gran parte dei propri correntisti. “Molti clienti – spiegano fonti interne alla banca a La Stampanon usano praticamente più gli assegni cartacei. Abbiamo offerto loro una modalità alternativa di pagamento, digitale, quindi più immediata, e anche più coerente con le scelte Esg. Ovviamente a parità di condizioni economiche”.

A confermare che gli assegni potrebbero presto sparire dalla circolazione sono anche i dati raccolti da Banca d’Italia. Nel settembre 2022, secondo quanto rivela il report Sistema dei pagamenti, sul totale dei pagamenti effettuati con strumenti alternativi al contante, quelli avvenuti mediante assegno sono stati inferiori all’1%. Una quota in netto calo già rispetto al 2013, quando si era attestata intorno al 5%.

Il primo assegno

Sarà dunque posta presto la parola fine a una storia quasi millenaria. Secondo l’enciclopedia Treccani, i primi assegni bancari furono infatti emessi dalle banche medievali toscane

Focus riporta inoltre che il titolo più antico conservato risale al 1368 e che il suo destinatario fosse Michele di Vanni Castellani, proprietario di un banco di Firenze in cui Tommaso e Zanobi Tornaquinci avevano aperto un conto corrente. I due uomini, che erano esecutori testamentari di Monna Dea, pagarono le spese relative al suo funerale con una piccola striscia di carta rettangolare attraverso il quale ordinarono il versamento di due fiorini e mezzo.



[Fonte Wired.it]