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venerdì, Mag 26

ASUS ROG Azoth: non una semplice tastiera, ma (quasi) un kit DIY. La recensione

da Hardware Upgrade :

ASUS ci ha concesso l’opportunit di testare approfonditamente la ROG Azoth, una delle tastiere pi interessanti mai rilasciate dal brand dedicato ai videogiocatori. Si tratta, infatti, della prima a marchio ROG con PCB hot-swap, ovvero con la possibilit di sostituire gli interruttori “a caldo” senza necessit di smontaggio e saldature. Allo stesso tempo, la tastiera viene fornita con un kit per la lubrificazione di qualit e, soprattutto, completo.

Si tratta di una tastiera ispirata al mondo delle periferiche custom che, per, aggiunge tanti elementi ripresi dal settore gaming. In breve, una proposta con qualche rinuncia trascurabile, ma con tanto in pi da offrire rispetto a una tradizionale DIY assemblata nella stessa fascia di prezzo.

Alla luce di ci, in diverse situazioni, la tastiera ci ha entusiasmato, anche se non possiamo negare che ci saremmo aspettati uno sforzo in pi in qualche occasione e questo ci ha lasciato un po’ l’amaro in bocca. La ragione semplice: la Azoth una tastiera eccellente che abbiamo apprezzato in ogni sua parte e ha le potenzialit per essere la tastiera definitiva per ogni ambito di utilizzo.

Packaging

Per quanto venga promossa come tastiera, in realt la Azoth di pi: un vero e proprio kit rivolto agli utenti che desiderano non solo una tastiera meccanica di fascia alta, ma anche un’esperienza di digitazione ai vertici della categoria e su misura. All’interno della confezione, infatti, c’ un intero pacchetto di strumenti per lubrificare tanto gli interruttori proprietari quanto quelli di altri marchi in stile Cherry.

Il kit include: estrattore keycaps, estrattore interruttori, alloggio per gli switch, pennello, vasetto di lubrificante e uno strumento per l’apertura degli switch. In pratica si ha a disposizione tutto il necessario per effettuare la lubrificazione senza la minima difficolt, la pazienza sar l’unico elemento da aggiungere.

Alla dotazione si aggiunge anche il cavo USB per dati e ricarica, tre interruttori di ricambio e una prolunga per il ricevitore. A corredo non manca un foglio di adesivi e un manuale di istruzioni a dir poco compatto che fornisce una panoramica piuttosto che una guida all’utilizzo. Poco male comunque, presente un foglio con i codici QR che riportano sia alla configurazione della tastiera che all’utilizzo del kit per la lubrificazione.

Sul packaging non c’ molto da dire: “spacchettare” un prodotto della gamma ROG un piacere e trasmette sempre quella sensazione di prodotto premium che apprezziamo ogni volta. Tutto nella scatola ha il proprio posto ed ben protetto dalla schiuma. In particolare il kit posto sotto la tastiera sfrutta una schiuma pi rigida e resistente che ci consente di utilizzarla come vera e propria lube station.

Design

Il design senza dubbio uno degli aspetti che pi ci ha colpito di questa ROG Azoth. Gi la Strix Scope RX TKL Wireless ci aveva convinto, ma la Azoth ci ha letteralmente impressionato. Si tratta di una tastiera 75%, pi compatta rispetto alla succitata Strix, ma con un peso superiore di circa il 40%: la Azoth raggiunge 1.186 grammi, un vero e proprio carro armato.

L’aspetto in questo caso prende le distanze da ci a cui il marchio ci ha abituato: l’estetica decisamente sobria con un frame superiore in alluminio anodizzato color antracite completamente pulito. D’altronde, a identificare la gamma ci pensa il display OLED posto in alto a destra che, come vedremo pi avanti, potr essere personalizzato.

Grande assenza, in una dotazione (quasi) completa il poggiapolsi. Non grave, in quanto la tastiera dispone di piedini a tre inclinazioni che garantiscono un uso confortevole ed ergonomico anche senza ulteriori accessori, ma un elemento in pi che avremmo gradito.

Altro aspetto da non sottovalutare sono i copritasti in PBT double-shot in dotazione (forse). Questo perch nel caso di noi italiani (purtroppo), set di keycaps di elevata qualit con layout nostrano e compatibili con la retroilluminazione sono piuttosto difficili da reperire e, soprattutto, hanno prezzi tutt’altro che accessibili.

Quelli della Azoth, inoltre, restituiscono una sensazione eccezionale, ma ad essere onesti ci hanno dato la netta sensazione di essere proprio in ABS piuttosto che in PBT. In ogni caso la lavorazione eccellente e il design bicolore dona un tocco in pi dal punto di vista estetico che ci piaciuto.

A questo va poi aggiunto che la legenda dei copritasti riporta anche i simboli per Mac. Insomma, da questo punto di vista c’ stata un’attenzione da parte di ASUS notevole che abbiamo apprezzato e non ci dispiacerebbe se l’azienda proponesse una gamma di copritasti acquistabili separatamente con layout italiano magari data la compatibilit con praticamente tutti gli interruttori a stelo centrale.

Velocit e reattivit all’ennesima potenza

A stupire della ROG Azoth sono sicuramente le prestazioni. Nel nostro caso il sample monta interruttori ROG NX Red, ovvero con stelo a croce simile agli Cherry MX e lineari (nessun feedback tattile o sonoro). La velocit con la quale siamo riusciti a scrivere stata davvero impressionante con margini di errore semplicemente trascurabili.

Anche la stabilit stata di ottimo livello, non quanto quella degli interruttori RX, ma molto pi delle tradizionali tastiere equipaggiate con gli Cherry. Il tutto si traduce in una digitazione sempre coerente, non si ha mai la sensazione di tasti “ballerini”, estremamente rapida e scorrevole. Il confort uno dei punti di forza della Azoth e per questo si adatta egregiamente anche alle sessioni prolungate di scrittura.

proprio sugli interruttori, per, che si evidenziano i primi limiti della tastiera. Durante la nostra esperienza, non mancato qualche episodio di “chattering”, ovvero quel fenomeno per il quale a una battuta corrispondono pi input (o nessuno). Questo avvenuto sporadicamente con il secondo sample, dopo una prima prova in cui gli interruttori saltavano in continuazione.

Inoltre, ASUS dichiara che gli switch sono prelubrificati di fabbrica, il che sostanzialmente vero. Tuttavia, la quantit di lubrificante ridotta davvero al minimo e quando abbiamo proceduto noi alla lubrificazione la differenza stata a dir poco palese. In generale, i ROG NX fanno molto bene il proprio lavoro e garantiscono le giuste prestazioni che un videogiocatore si aspetterebbe, ma non rientrano tra i migliori che abbiamo potuto provare.

Va anche premesso che in entrambi i casi si tratta di sample gi passati per altre redazioni e sicuramente messi sotto torchio. Tuttavia, sul fronte dell’affidabilit, gli ASUS ROG NX ci hanno dato la sensazione di essere un passo indietro rispetto ai ROG RX che, al contrario, ci avevano convinto appieno.

Ad ogni modo, il PCB hot-swap con socket a 5 pin ci consente di sostituire gli interruttori con qualsiasi altro modello, cosa che non ci siamo trattenuti dal fare. Per la nostra prova abbiamo adottato uno dei nostri switch preferiti, i Kailh Copper, caratterizzato da una corsa tipica degli interruttori dedicati al gaming, ma con feedback tattile che li rende ideali anche per la scrittura.

Il risultato stato impressionante: i keycaps di ASUS senza neanche l’o-ring, uniti ai Kailh Copper, hanno reso la tastiera incredibilmente silenziosa per essere una meccanica e non abbiamo riscontrato alcun problema nel funzionamento. Il feedback sonoro stato estremamente piacevole senza ping o echi, un lavoro da questo punto di vista che ha superato ogni nostra aspettativa.

Il merito va senza dubbio a una struttura interna realizzata a strati che combina diversi materiali per l’assorbimento del suono. Subito sotto il frame sono presenti delle piccole guarnizioni in silicone. Sotto il PCB, invece, presente un ampio cuscinetto in silicone da 3,5 mm posto sopra un secondo cuscinetto, stavolta in schiuma PORON che assorbe le vibrazioni e le risonanze dovute ai vuoti dello chassis. Infine, stato posto un terzo strato sul fondo in schiuma di silicone che elimina qualsiasi eco e garantisce una superficie piana per quello in schiuma PORON.

Come gi sottolineato nell’analisi del design, dal punto di vista costruttivo la Azoth un prodotto eccellente capace di garantire un’esperienza di digitazione adatta a qualsiasi esigenza non solo dal punto di vista di confort e precisione, ma anche acustico.

Per i pi esperti segnaliamo che si tratta di una classica gasket mount piuttosto rigida, il pcb e il plate tendono a non muoversi affatto. A noi personalmente piaciuta cos, l’esperienza flessibile non si sposa esattamente con il nostro gusto, ma nulla vieta di modificarla. Lo smontaggio della tastiera decisamente agevole rispetto ai classici prodotti preconfezionati. In tal caso, per, sar necessario un po’ di ingegno per adattare le modifiche alla struttura interna.

Connettivit e batteria

La ROG Azoth anche una tastiera completamente wireless e dispone di tre modalit di connessione: USB, Bluetooth e Wi-Fi. In tutti i casi la latenza piuttosto contenuta, con la modalit Wi-Fi che spicca su questo fronte. La tastiera sfrutta la tecnologia Speednova di ASUS che alla prova dei fatti non ha evidenziato differenze palpabili rispetto al cavo. In sintesi, la modalit wireless si adatta egregiamente ai giocatori competitivi le cui prestazioni non verranno influenzate dalla mancanza di quest’ultimo.

ASUS dichiara un’autonomia di oltre 2.000 ore con display OLED e retroilluminazione disattivati, un risultato effettivamente notevole. Tuttavia, una volta disattivate queste due fonti la tastiera perde una parte delle sue funzionalit, in particolare quelle del display che, come vedremo pi avanti, si fanno apprezzare.

Ebbene, lasciando tutto attivo e moderando la luminosit (al 50% tanto per i LED quanto per il display), l’autonomia ci ha pi che soddisfatto. Abbiamo stimato una media di 60 ore di utilizzo con una singola ricarica, che con tutta probabilit si riducono portando l’illuminazione a livello massimo, ma rimane un numero comunque notevole.

In buona sostanza, un’intera settimana che comprenda sia il lavoro che qualche ora di gioco si porta avanti senza particolari problemi in modalit wireless. Una soluzione per guadagnare qualche ora in pi quella di alternare la modalit Bluetooth con quella Wi-Fi in modo da ottimizzare i consumi.

Il Bluetooth, peraltro, consente di passare rapidamente tra tre diversi dispositivi connessi contemporaneamente semplificando la gestione per coloro che lavorano su macchine diverse. In sintesi, cos come altre soluzioni simili di casa ASUS, possibile collegare la tastiera a 5 differenti sistemi contemporaneamente spostandosi dall’uno all’altro con estrema velocit e semplicit.

Il display OLED

Il piccolo display posto in alto a destra stata una delle caratteristiche pi difficili da valutare in questa recensione. Se da un lato si rivelato un’aggiunta piacevole e comoda, dall’altro le possibilit risultano piuttosto limitate.

Il display trascorrer la maggior parte del tempo in una modalit “screensaver-style” che pu essere personalizzata attraverso il software Armoury Crate di ASUS. possibile scegliere tra le animazioni disponibili dal software, GIF personalizzate o una pletora di informazioni relative al sistema (temperature di CPU o GPU, dati sull’utilizzo delle risorse e quanto altro).

Nel complesso durante l’utilizzo si lascia apprezzare, ma un’integrazione con le notifiche di Windows e delle sue varie applicazioni sarebbe stata decisamente apprezzata. Nella sostanza, si tratta di un display simile all’OLED installato sulle schede madri di fascia alta. Considerando il pubblico a cui si rivolge la tastiera, qualcuno potrebbe ritrovarsi ad avere due display identici nella propria configurazione.

Armoury Crate ancora Armoury Crate

Sul software non vi sono grandi novit rispetto a quando abbiamo testato la ROG Strix Scope RX TKL Wireless Deluxe. L’interfaccia, cos come le funzionalit, sono rimaste per lo pi invariate con i relativi pregi e difetti. Sfortunatamente a incidere sull’esperienza generale sono proprio i difetti, a partire dalla stabilit dell’applicazione che spesso viene a mancare.

Lo stesso vale per l’interfaccia che risulta ancora troppo dispersiva e l’accessibilit che rende la personalizzazione piuttosto ardua. In generale la pletora di possibilit offerte da Armoury Crate decisamente interessante e completa, ma gradiremmo un’interfaccia pi user-friendly con men meglio organizzati. Talvolta, andare a trovare la funzione di cui si ha bisogno pu risultare perfino frustrante.

Soprattutto, la necessit di installare un secondo pacchetto software per poter personalizzare l’illuminazione per-key, la troviamo ancora incomprensibile poich dovrebbe rientrare tra le funzionalit primarie della suite.

Detto questo, i pi pazienti troveranno in Armoury Crate un vero e proprio mondo con cui dare libero sfogo alla propria fantasia. La proposta di ASUS consente davvero di personalizzare ogni minima interazione della tastiera, inclusi i tempi delle animazioni, generando combinazioni realmente uniche.

Conclusioni

La ASUS ROG Azoth non una tastiera per tutti, non solo a causa del suo prezzo decisamente elevato: parliamo di ben 299,99 euro. Si rivolge a un pubblico molto specifico che desidera innanzitutto una tastiera di fascia alta, al pari di prodotti custom che rientrano in questo range di prezzo.

Tuttavia, strizza anche l’occhio ai videogiocatori che non sono disposti a rinunciare a tutte quelle funzionalit pensate per il gaming. Il grado di personalizzazione fisica profondo rispetto ai convenzionali prodotti da gioco, capace di confrontarsi senza problemi con quello di vere e proprie soluzioni custom.

Detto ci, la ROG Azoth una tastiera che ci ha ampiamente soddisfatto. Al di l di qualche punto debole (soprattutto il software) una vera e propria “esperienza” che si discosta da qualsiasi altro prodotto tradizionale e commerciale offerto dalla concorrenza.

Qualit costruttiva e dei materiali si posizionano ai vertici del segmento per una solidit davvero inaspettata, soprattutto considerando il telaio completamente in plastica. ASUS un’azienda che ci ha abituato a standard piuttosto alti sotto questo punto di vista, ma stavolta andiamo ben oltre anche rispetto alla restante gamma della casa taiwanese.

un prodotto da consigliare? Beh dipende. Senza dubbio il costo pari o talvolta superiore a quello di una tastiera custom, seppur con una qualit generale paragonabile. Senza dubbio, se si cerca un prodotto orientato al gaming difficilmente ci viene in mente un prodotto migliore, e di certo non una periferica che pu deludere.

una proposta interessante che fornisce il grado pi alto di personalizzazione per il segmento gaming unito a precisione, reattivit e solidit a dir poco elevati. Se proprio non avete voglia di cimentarvi nell’assemblaggio completo di una tastiera, ma volete comunque la libert di un’esperienza personalizzata attraverso la sostituzione (magari anche in seconda battuta) di interruttori e keycaps sicuramente la scelta giusta.

Peraltro, il socket a 5 pin estende drasticamente la compatibilit, mentre la struttura interna appare a dir poco longeva. Probabilmente la ASUS ROG Azoth va interpretata pi come un investimento a lungo termine nel proprio setup, piuttosto che una semplice periferica. Se a questo poi si aggiunge una dotazione (quasi) completa per la lubrificazione manca lo stem holder, ma possibile acquistarne uno separatamente con pochi euro allora la soluzione di ASUS diventa interessante anche sotto il profilo del prezzo.

In sintesi, la ROG Azoth un prodotto rivolto a chi desidera il meglio senza alcuna rinuncia per molti anni a venire. Il costo alto, certo, ma parliamo di un prodotto che condivide davvero poco con la quasi totalit delle alternative, di conseguenza risulta anche difficile fare un paragone diretto con queste ultime.

Ci che possiamo dire, che si tratta di una tastiera che eccelle sotto molti punti di vista (costruzione in primis), motivo per cui le soddisfazioni sono assicurate, qualsiasi sia l’ambito in cui si sceglie di utilizzarla.

PRO

  • Qualit dei materiali e costruttiva
  • Dotazione
  • Esperienza di digitazione
  • Elevato livello di personalizzazione

CONTRO

  • Prezzo decisamente elevato
  • Affidabilit degli interruttori
  • Software di gestione

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