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Da Nilox ecco l’Acqua Scooter a tre velocità: come funziona, impressioni, prezzi

Da Nilox ecco l’Acqua Scooter a tre velocità: come funziona, impressioni, prezzi


Durante l’estate abbiamo provato l’Acqua Scooter dell’italiana Nilox: si tratta di un dispositivo a batteria che, grazie a due motori, è in grado di trainare chi lo sta usando in acqua e sott’acqua.

Le caratteristiche

L’Acqua Scooter Nilox è dotato di tre velocità, può essere utilizzato fino a una profondità massima di 30 metri e ha un’autonomia di 30 minuti circa (autonomia che cala però in base alla velocità). La batteria agli ioni di litio è estraibile. Muoversi in acqua è molto semplice: lo scooter ha due motori, uno a destra e uno a sinistra, e due pulsanti: se si premono entrambi lo scooter naviga dritto, se vengono premuti singolarmente gira dalla parte che si seleziona; infine premendo più volte il pulsante di destra si può cambiare velocità. Per fermare l’Acqua Scooter basta rilasciare i pulsanti, ma purtroppo il motore si ferma solo dopo un paio di secondi e così l’arresto non è immediato. Il suo peso è di 3,5 Kg, galleggia se abbandonato e ha uno slot al cui interno è possibile installare una action cam.

Le nostre impressioni, disponibilità e prezzi

Il prodotto a nostro avviso può essere utile a chi ama andare sott’acqua, a chi fa snorkeling e in generale a tutti coloro che vogliono divertirsi in spiaggia. L’Acqua Scooter di Nilox costa 400 euro.

Pro e Contro

PRO

  • Leggero e semplice da utilizzare
  • Galleggiante

CONTRO

  • Autonomia ridotta se utilizzato con velocità alte
  • Ritardo di spegnimento di circa 2 secondi quando si lasciano i comandi



fonte : skytg24

AVM FRITZ!Box 5690 Pro: toccato con mano a IFA 2023 il nuovo modem router Wi-Fi 7 | IFA 2023

AVM FRITZ!Box 5690 Pro: toccato con mano a IFA 2023 il nuovo modem router Wi-Fi 7 | IFA 2023

da Hardware Upgrade :

A IFA 2023 il nostro Vittorio Manti ha avuto modo di intervistare gli esperti di AVM sulle novit in termini di connettivit che ci aspettano nel prossimo futuro, a cominciare dal nuovo standard Wi-Fi 7.




FRITZ!Box 5690 Pro: il nuovo top di gamma per connessioni in fibra ottica e DSL con tri-band Wi-Fi 7 e Zigbee


Wi-Fi 7 arriver in dote con il nuovo FRITZ!Box 5690 Pro, il quale pu trasmettere sulle tre bande di frequenza 2,4 GHz, 5 GHz e 6 GHz, raggiungendo velocit di trasmissione fino a 18,5 Gbit/s in conformit con gli standard Wi-Fi 6 e 7. Grazie alla nuova banda a 6 GHz utilizzata esclusivamente per il Wi-Fi, una serie di dispositivi mobili pu comunicare attraverso il Wi-Fi a velocit elevate senza interferenze radar. Il FRITZ!Box 5690 Pro include anche funzionalit per la Smart Home: oltre a DECT ULE, dispone anche dello standard wireless Zigbee ed predisposto per Matter.



Non stato l’unico argomento toccato nell’intervista. A IFA, infatti, AVM ha portato anche un nuovo sensore magnetico per porte e finestre. FRITZ!DECT 350 rileva immediatamente quando porte o finestre vengono aperte, chiuse o inclinate per assicurare meno sprechi energetici con il sensore DECT ULE e i controlli intelligenti FRITZ!DECT 302 e 301.


Fra gli altri prodotti avremo il nuovo FRITZ!Powerline 1240 AX, particolarmente indicato in quelle condizioni in cui i muri sono troppo spessi e le distanze in casa sono troppo grandi. ottimizzato per la rete Mesh e trasmette i dati attraverso le linee elettriche con velocit fino a 1200 Mbit/s e tramite Wi-Fi 6 fino a 600 Mbit/s.


E poi c’ anche il nuovo MyFRITZ!App Configuration wizard (per Android, iOS), che consente di avviare rapidamente e intuitivamente l’operativit di un nuovo FRITZ!Box tramite smartphone. Durante la prima configurazione, l’app guida l’utente passo dopo passo attraverso l’installazione, come ci ha spiegato Alessandro Guardini di AVM. In futuro ci saranno anche funzionalit che permetteranno di interagire con il videocitofono smart sempre tramite l’app.


Per conoscere nel dettaglio tutte le novit portate da AVM a IFA 2023 vi rimandiamo a questo indirizzo.

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Nuova polemica per Elon Musk. Stavolta i problemi sono con Taiwan

Nuova polemica per Elon Musk. Stavolta i problemi sono con Taiwan



Da Wired.it :

Elon Musk continua a far parlare di sé. E non in senso positivo. Stavolta le sue dichiarazioni hanno irritato e non poco le autorità di Taiwan, dopo che Musk ha definito l’isola “parte integrante della Cina. È accaduto durante l’All-in summit, una conferenza di tecnologia che si è tenuta a Los Angeles, alla quale l’imprenditore ha partecipato collegandosi in videoconferenza.

Le parole di Musk

I moderatori dell’incontro avevano chiesto a Musk di parlare del rapido cambiamento delle relazioni tra Washington a Pechino. Gli è stato chiesto un parere in quanto imprenditore che intrattiene importanti attività con il gigante asiatico. Elon Musk ha voluto affrontare la domanda parlando della delicata partita geopolitica tra i due Paesi a Taiwan, dove la tensione sembra sempre più alta.

Per Elon Musk, Taiwan è stata arbitrariamente sottratta alla Cina e Pechino vuole riprendersela. Secondo il patron di Tesla a impedire questa riunificazione sarebbe soltanto la flotta statunitense nell’Oceano Pacifico. “In un certo senso capisco la Cina. È come con le Hawaii, o qualcosa del genere”, ha detto Musk, di fatto appoggiando le rivendicazioni di Pechino che vuole inglobare l’isola, indipendente dal 1949.

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Tra la propaganda russa a piede libero su X e lo spegnimento della rete Starlink durante una controffensiva contro i russi, la frattura tra il miliardario e il governo di Zelensky è sempre più ampia

La risposta di Taipei

La risposta di Taipei è stata pressoché immediata. In cima al profilo X del ministero degli Affari esteri di Taiwan è stato fissato un post scritto dal ministro degli Esteri, Joseph Wu: “Taiwan non è in vendita”. Il ministro ha anche sottolineato come nella Cina tanto apprezzata da Musk sia proibito l’uso della piattaforma X e, in coda, ha assestato una stoccata definitiva:Forse Musk crede che chiudere la piattaforma come fa la Cina sia segno di una buona politica, come disattivare Starlink per contrastare il contrattacco dell’Ucraina alla Russia”.

Il riferimento è all’episodio della chiusura del sistema satellitare ai droni ucraini diretti in Crimea, contenuto nell’ultima biografia di Elon Musk uscita pochi giorni fa. A questa rivelazione, anticipata in esclusiva dalla Cnn, anche Kyiv ha reagito duramente, con il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak che, sempre su X, ha attribuito a Musk la responsabilità dell’attacco russo ai civili ucraini. Di Ucraina e Starlink Musk ha parlato anche durante la conferenza dell’All-in summit, prima di avventurarsi nelle sue considerazioni su Taiwan. Peraltro non è la prima volta in cui l’imprenditore di origini sudafricane fa dichiarazioni sgradite a Taipei.

Il momento sbagliato per parlare di Taiwan

Per quanto Musk sembrasse a disagio nel rispondere a domande così pesanti, il fatto che abbia preso una posizione controversa tale da suscitare la reazione di Taiwan stessa è segno del peso politico che ormai l’imprenditore riveste, ma anche del momento delicatissimo in cui si trova l’isola.

Nelle ultime ore 68 aerei da guerra e 10 navi cinesi sono stati avvistati intorno all’isola. Molti dei velivoli erano diretti verso la vicina portaerei cinese Shandong, “impegnata nelle più grandi manovre navali mai fatte da Pechino nel Pacifico occidentale”, spiega Ansa. Taipei ha risposto dispiegando navi, aerei e missili per monitorare la situazione.





[Fonte Wired.it]

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Radeon RX 7600 XT all’orizzonte? Così sembra, e lo spazio non manca

Radeon RX 7600 XT all’orizzonte? Così sembra, e lo spazio non manca

da Hardware Upgrade :

L’introduzione delle schede video Radeon RX 7700 XT e 7800 XT ha significato per AMD portare sul mercato tutte le GPU previste per questa generazione: Navi 31 per la fascia alta, Navi 32 per quella media e Navi 33 per quella bassa. L’ha detto nelle scorse settimane Scott Herkelman, a capo della divisione grafica, parlando specificatamente di ASIC. Ciò non significa, però, che non vedremo ulteriori modelli della famiglia Radeon RX 7000.

Ad esempio, sembra mancare una Radeon RX 7600 XT, o almeno qualcosa da inserire tra i 309€ (di listino) della 7600 e i 520€ della RX 7700 XT. Oggi quel compito è assolto da alcune schede di precedente generazione ancora sul mercato.

Sembra comunque che AMD ci stia pensando, almeno stando a una registrazione da parte di PowerColor presso la ECC (Eurasian Economic Commission). Il partner di AMD elenca la Radeon RX 7600 XT, indicando modelli con capacità di memoria di 10 e 12 GB (RX7600XT 12G-L/OC, RX7600XT 12G-F, RX7600XT 10G-L/OC e RX7600XT 10G-F). La Radeon RX 7600 “liscia” ha 8 GB di VRAM.

Fermo restando che negli anni abbiamo visto registrare presso la EEC nomi fantasiosi, quindi è possibile che la RX 7600 XT non arrivi, il gap di prezzo di circa 200 euro c’è e probabilmente AMD intende colmarlo presto o tardi. La GPU Navi 33 nella Radeon RX 7600 rappresenta l’implementazione massima per quel chip, di conseguenza AMD dovrà adottare Navi 32 per qualsiasi soluzione voglia introdurre tra la 7600 e la 7700 XT.

Sapendo che Navi 32 presenta quattro MCD che controllano ciascuno due chip GDDR6, viene da pensare che la presunta 7600 XT potrebbe avere più facilmente 12 GB di memoria e non 10 GB. Creare una configurazione simile vorrebbe dire intervenire sugli MCD in modo bizzarro e poco pratico per AMD, spegnendo un’unità e mezza.

Configurazione a parte, rimarrebbe ad AMD il problema di trovare un prezzo adeguato per una scheda simile, ma questa è un’altra questione che andrà affrontata se e quando la Radeon RX 7600 XT arriverà sul mercato.

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