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IA: le imprese italiane sono in prima linea in Europa. Lo conferma una ricerca di Lenovo

IA: le imprese italiane sono in prima linea in Europa. Lo conferma una ricerca di Lenovo

da Hardware Upgrade :

C’è una grande attenzione nei confronti dell’IA, e non parliamo solo di sensazioni. Lo mette nero su bianco una ricerca di Lenovo e IDC condotta su un campione di 600 fra responsabili IT e decisori aziendali nell’area EMEA presentata nell’ambito di un evento al quale ha partecipato Edge9. “Nel 2024 le aziende europee aumenteranno gli investimenti in queste tecnologie del 61%”, afferma Alessandro de Bartolo, Country General Manager e AD di Lenovo Integrated Solutions Group. Investimenti che saranno rivolti sia alle IA generative, sia alle applicazioni più generiche, come l’IA predittiva o IA interpretativa. C’è un dato, inoltre, che colpisce: questa volta l’Italia non è il fanalino di coda. Anzi: “il 68% delle imprese italiana sta già facendo investimenti sull’IA”, dice de Bartolo. E un altro 30% ne sta progettando l’implementazione.

L’IA piace alle imprese italiane


Secondo la ricerca di IDC e Lenovo, solamente il 2% delle imprese italiane ritiene l’IA una moda temporanea, una distrazione per la precisione, e non ha alcun piano per portarla all’interno dei propri processi. Un dato che è anche migliore rispetto alla media EMEA (10%), e che fa comprendere quanto sia elevato l’interesse. L’implementazione non è certo semplice, né dal punto di vista tecnologico né normativo, dato che le leggi UE sono a oggi più stringenti rispetto a quelle di altri Paesi, USA in primis. Anche perché solo il 17% delle imprese punta all’adozione tramite cloud, relativamente più semplice. Gli altri preferiscono puntare a soluzioni di IA on-premise oppure appoggiandosi al cloud ibrido.

Come viene usata? Un esempio arriva da VHIT, azienda manifatturiera di medie dimensioni che opera nel settore della componentistica per l’automotive, che utilizza l’IA in vari modi. Per migliorare la produttività, prima di tutto, ma anche per ridurre il numero di pezzi difettosi che escono dalle linee di produzione.

Parliamo di una produzione di milioni di pezzi costruiti ogni anno, quindi anche una riduzione dell’1% della difettosità è un dato importante”, sottolinea de Bartolo. VHIT usa l’IA per la risoluzione dei problemi interni, oltre che per prevenirli. Ma l’aspetto tecnico rappresenta solo una parte dei vantaggi offerti da questa tecnologia, che secondo l’AD darà anche una spinta alla creatività, supportando designer e ingegneri nella creazione di nuovi prodotti.

Le sfide nell’adozione dell’IA

Due le principali difficoltà nell’introdurre l’intelligenza artificiale in azienda. Per quasi metà del campione (45%), la carenza di supporto IT. Le competenze, insomma. Per il 38% degli intervistati, invece, una delle principali difficoltà sarà relativa alle normative che, come detto, nell’UE sono molto più stringenti.

IA game changer

Secondo l’analisi di IDC e Lenovo, i principali casi d’uso dell’IA saranno l’automazione industriale e il manifatturiero, l’esperienza utente nel mondo retail, analytics in tempo reale. Per implementarla con successo bisognerà modificare l’attuale approccio allo sviluppo di applicazioni, ripensando DevOps, SecOps e DataOps. Ma anche cambiando la cultura aziendale, potenziando la collaborazione fra le varie funzioni, portando in azienda la cultura del dato come base per prendere decisioni migliori e offrendo alle persone strumenti adeguati per sfruttare al meglio l’IA.

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Da Punto-Informatico.it :

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Fonte Punto Informatico Source link

Google corregge sette vulnerabilità su Chrome, fra cui le 2 0-day scoperte al Pwn2Own 2024

Google corregge sette vulnerabilità su Chrome, fra cui le 2 0-day scoperte al Pwn2Own 2024

da Hardware Upgrade :

Il Pwn2Own 2024, un’importante competizione di hacking tenutasi a Vancouver, ha portato alla ribalta diverse vulnerabilità su molteplici servizi. Tra i principali bersagli figuravano i browser Chrome, Edge e Firefox, con i ricercatori di sicurezza partecipanti che sono riusciti a sfruttare con successo diverse vulnerabilità, dimostrando la loro capacità di eseguire codice remoto con i browser target per compromettere eventualmente i sistemi degli utenti.

Una delle falle 0-day più critiche è stata identificata in WebAssembly, uno standard aperto utilizzato da Chrome ed Edge, ed è riconosciuta come CVE-2024-2887. Manfred Paul ha mostrato questa vulnerabilità “type confusion” durante il primo giorno della competizione, ottenendo la possibilità di eseguire codice da remoto su entrambi i browser.


Chrome e Firefox, risolte le vulnerabilità scoperte al Pwn2Own di Vancouver

Un’altra grave minaccia è stata rappresentata da una falla nell’API WebCodecs, utilizzata per la codifica e decodifica di contenuti audio e video. Seunghyun Lee del KAIST Hacking Lab ha sfruttato questa falla di tipo use-after-free (CVE-2024-2886) per eseguire letture e scritture arbitrarie sui sistemi interessati. La stessa falla può essere sfruttata, come ha dimostrato Lee, anche per eseguire codice da remoto utilizzando un single exploit. Anche in questo caso la vulnerabilità riguarda sia Google Chrome sia Edge di Microsoft.

Nell’aggiornamento di questa settimana, rilasciato con la versione 123.0.6312.86/.87 per Windows e macOS e 123.0.6312.86 per Linux, Google ha corretto complessivamente sette vulnerabilità sul browser Chrome, fra cui le due 0-day menzionate. Neanche Firefox, fra i browser citati, è rimasto immune durante il Pwn2Own di Vancouver: lo stesso Manfred Paul ha infatti sfruttato con successo due zero-day sul browser di Mozilla durante la competizione. Se da una parte Google ha reagito molto velocemente impiegando cinque giorni per correggere le falle scoperte su Chrome, dall’altra Mozilla ha agito ancor più rapidamente, risolvendo i problemi di Firefox in circa un giorno.

Il Pwn2Own 2024 ha visto i ricercatori di sicurezza guadagnare complessivamente 1.132.500 dollari per aver dimostrato 29 exploit zero-day ed exploit chain. Manfred Paul si è distinto come vincitore dell’anno, portando a casa 202.500 dollari in premi.

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Con Apple Music hai tutte le canzoni che vuoi: provalo GRATIS

Con Apple Music hai tutte le canzoni che vuoi: provalo GRATIS

Da Punto-Informatico.it :

Apple Music è il servizio di musica in streaming con una libreria da oltre 100 milioni di brani e che trovi già disponibile sul tuo dispositivo con la mela morsicata: che si tratti di un iPhone, un iPad o un Mac. Hai l’occasione di provarlo gratis per 1 mese, o 6 mesi se hai acquistato un nuovo device Apple, e scoprire tutti i vantaggi di questa piattaforma.

Apple Music: 100 milioni di brani e tanta qualità al tuo servizio

Apple Music ti permette di ascoltare oltre 100 milioni di brani in streaming, scaricarli per averli anche offline e leggere i testi mentre le canzoni scorrono e scoprire nuovi artisti e generi grazie ai suggerimenti personalizzati e ad apposite playlist fatte su misura per te.

Il servizio è disponibile su vari dispositivi tra cui iPhone, iPad, Mac, Apple Watch, altoparlanti HomePod e Apple TV 4K. Puoi anche ascoltare la tua musica preferita con CarPlay in macchina e, se non hai dispositivi Apple, la piattaforma è compatibile anche con Windows e Android, altoparlanti Sonos, Amazon Echo, Google Nest, smart TV e molti altri dispositivi, incluse console da gioco Xbox e PlayStation.

Come detto puoi provarlo gratis per 1 mese, mentre con l’acquisto di un device Apple puoi avere addirittura 6 mesi di abbonamento. In situazioni “normali”, invece, il costo è di 5,99 euro al mese per gli studenti universitari e di 10,99 euro per tutti gli altri. Puoi anche condividere l’abbonamento con altre persone con il piano Famiglia, disponibile a 16,99 euro al mese.

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Twitch aggiorna le linee guida sui contenuti di natura sessuale e proibisce agli streamer di usare i loro corpi come green screen

Twitch aggiorna le linee guida sui contenuti di natura sessuale e proibisce agli streamer di usare i loro corpi come green screen

da Hardware Upgrade :

Twitch ha nuovamente aggiornato le sue linee guida comunitarie relativamente ai contenuti di natura sessuale. Il suo scopo è quello di limitare una tendenza in corso: alcuni streamer, infatti, hanno iniziato a trasmettere il gameplay sul proprio stesso corpo. Il cambiamento alle politiche del noto servizio di streaming è previsto per la giornata di domani, ma mentre le linee guida in inglese sono state aggiornate, quelle in italiano, nel momento in cui scriviamo, rimangono inalterate.


“Il modo di trasmettere i contenuti su Twitch è in continua evoluzione, e vogliamo assicurarci che le nostre regole funzionino come previsto e tengano il passo con comportamenti emergenti,” ha fatto sapere Twitch. “Quando necessario, apportiamo aggiornamenti alle nostre regole per cogliere quei cambiamenti nel comportamento, in modo che sia chiaro alla comunità cosa è consentito.”



La modifica si è resa necessaria perché alcuni streamer, sulla scia di Morgpie, hanno iniziato a sovrapporre sia video di YouTube che gameplay sul proprio corpo, usandolo come green screen.




Le linee guida sui contenuti di natura sessuale sono state modificate diverse volte nel recente periodo, per contrastare altre tendenze emergenti. Alcuni streamer si mostravano nudi, mascherando le parti più sensibili dei loro corpi, prima che Twitch vietasse esplicitamente questi comportamenti. Secondo alcuni, tuttavia, le contromosse di Twitch arriverebbero sempre in ritardo, mentre i creatori di contenuti rimangono sempre un passo avanti.

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