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venerdì, Mar 03

Auto a benzina e diesel, il voto finale sullo stop in Europa è stato rimandato



Da Wired.it :

Le pressioni per bloccare lo stop europeo alla vendita di nuovi veicoli a diesel e benzina entro il 2035 hanno funzionato. Il voto sulla misura da parte del Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper) sarebbe dovuto essere una mera formalità, dopo l’accordo raggiunto tra Consiglio dell’Unione e Parlamento europeo, ma lo sforzo contrario di Italia, Germania, Polonia e Bulgaria ha costretto Comitato a rinviare la votazione.

“Il Coreper ha deciso di rimandare la votazione finale sullo stop alla vendita di veicoli a diesel e benzina nel 2035, spostando l’incontro previsto il 7 marzo 2023 a una prossima riunione del comitato. Il Coreper affronterà la questione a tempo debito”, ha scritto su Twitter Daniel Holmberg, portavoce svedese del Coreper.

In Italia la decisione è stata accolta con soddisfazione dalla Federmotorizzazione, che raccoglie gli imprenditori attivi nella vendita di veicoli e parti di ricambio. Il presidente Simonpaolo Buongiardino ha rivolto “un plauso al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che “ha guidato la nostra rappresentanza” e “all’azione di Regione Lombardia per aver contribuito a “creare un gruppo” di paesi europei “contrari allo stop”.

Lo stop europeo

Il divieto, concepito come una transizione in 15 anni delle imprese alla produzione di veicoli elettrici, propone il divieto alla vendita di nuovi veicoli a combustione sul mercato interno dal 2035. una misura ideata per ridurre del 100% le emissioni di CO2 del settore dei trasporti, per contrastare le emissioni climalteranti dei veicoli tradizionali.

Tuttavia, la cordata formata da paesi produttori di veicoli e da quelli con il maggior numero di auto in circolazione ha incominciato a sollevare opposizione al progetto già approvato dal Parlamento nelle settimane precedenti al voto definitivo.

Alcuni di questi paesi, come l’Italia, avevano già chiesto di posticipare lo stop al 2040, mentre altri come la Germania, leader mondiale dell’industria automobilistica, hanno fatto pressioni per poter escludere dal divieto i veicoli alimentati con i carburanti sintetici, noti anche come e-fuels. Una tecnologia criticata dalle organizzazioni ambientaliste, per il loro impatto ambientale di filiera e per la loro produzione di emissioni da combustione.





[Fonte Wired.it]