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mercoledì, Feb 01

Auto: oltre ad abbassare il limite di velocità, dovremmo ridurre il numero



Da Wired.it :

La proposta del consiglio comunale di Milano di istituire un limite di velocità a 30 chilometri orari a partire dal 2024 ha generato non poche polemiche. Chi è a favore afferma che questa misura favorisce la mobilità sostenibile, chi è contrario, come il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, lamenta che “la gente vorrebbe anche lavorare”. Sottointendendo che, riducendo il limite di velocità, si arriverebbe tardi in ufficio.

Ma se il problema, più che la velocità con cui si muovono, fosse legato al fatto che nelle città italiane ci sono troppe auto? I dati dicono che siamo il secondo paese europeo con il maggior numero di automobili per abitante, col risultato che si perdono molte ore nel traffico. Proprio a Milano, sono 64 ogni anno. Non solo: il 58% delle auto private italiane ha più di dieci anni. Il che influisce in maniera negativa sulle emissioni inquinanti.

Il confronto col resto d’Europa

Nel 2020 in Italia circolavano 670 auto ogni mille abitanti. Si tratta del secondo valore più alto registrato da Eurostat, che ha pubblicato i dati, tra i paesi dell’Unione europea. In testa c’è il Lussemburgo, dove le vetture ogni mille residenti erano 682. Nel grafico sottostante il dettaglio.

In Germania erano 580, in Francia 567, in Spagna 521. Il valore più basso, l’istituto europeo di statistica lo ha riscontrato in Romania, dove le vetture erano 379 ogni mille residenti.

Il tempo perso nel traffico

Il fatto che ci sia un numero di auto in circolazione più alto contribuisce anche a congestionare il traffico. Il TomTom Traffic Index, elaborato dall’azienda che commercializza l’omonimo navigatore, permette di quantificare questa situazione, calcolando le ore perse nel traffico nelle principali città italiane. Nel grafico la situazione nel 2021.

Ogni bolla corrisponde a una delle 25 città italiane per le quali sono disponibili i dati. Le dimensioni rappresentano il numero di ore perse nel traffico ogni anno. Il dato peggiore riguarda Palermo, i cui abitanti nel 2021 hanno trascorso incolonnati qualcosa come 82 ore. Considerando orari lavorativi da 8 ore, si tratta di dieci giorni di lavoro persi nel traffico. Guardando al giorno solare, significa tre giorni e mezzo trascorsi inutilmente al volante.

Al secondo posto c’è Roma, dove le ore perse nel traffico nel 2021 sono state 75, quindi ecco Messina con 73. All’estremo opposto c’è Brescia, dove le ore sprecate nel traffico sono state 32. Si tratta di quattro giornate lavorative, 1,3 giorni solari.

L’età del parco circolante

Oltre a essere tante rispetto alla media europea e a far sprecare tempo agli automobilisti, le auto che circolano nel nostro paese sono anche vecchie. Il che, ovviamente, non incide sulla loro velocità. Ma certamente le dotazioni di sicurezza e le emissioni di un veicolo acquistato dieci anni fa sono decisamente diverse da quelle di uno immesso sul mercato di recente. La situazione italiana, nel 2020, è quella riassunta nel grafico sottostante.

Secondo Eurostat, dei 39,7 milioni di automobili che circolavano in Italia tre anni fa, 23,2 milioni erano state immatricolate dieci anni prima. Un dato che certamente si è ridotto negli ultimi anni, anche grazie agli incentivi governativi per l’acquisto di veicoli meno inquinanti. Difficilmente, però, questa misura sarà riuscita ad invertire la proporzione. Secondo la quale meno del 10% delle auto in circolazione nel 2020 aveva meno di due anni di età. Un dato che suggerisce che quello della velocità non sia l’unico problema quando si parla di automobili nel nostro paese.



[Fonte Wired.it]