I ministri dei trasporti dell’Unione europea hanno approvato a maggioranza qualificata la possibilità per le compagnie aeree di imporre tariffe sul bagaglio a mano, una pratica già diffusa tra i principali vettori low cost come Ryanair, Wizz Air ed easyJet, ma da anni al centro di forti polemiche e contenziosi legali. Così cade l’ultimo tabù del settore aereo. La decisione, approvata nonostante l’opposizione di Germania, Spagna, Portogallo e Slovenia (e quindi con il voto a favore dell’Italia e del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini), dovrà ora essere esaminata dal Parlamento europeo che, se approverà, renderà definitiva la legalizzazione delle tariffe per i trolley riposti nei vani superiori degli aeromobili, lasciando gratuito soltanto un piccolo oggetto personale da collocare sotto il sedile del passeggero.
L’iter legislativo europeo sembra ormai avviato verso l’approvazione finale, tanto più che l’opposizione di quattro paesi su ventisette non dovrebbe essere sufficiente a bloccare una riforma che l’industria aeronautica aspetta da anni e che metterebbe fine al caos giuridico che aveva creato una situazione di incertezza normativa in tutta Europa, con alcuni stati che multavano pesantemente le compagnie aeree per pratiche che altri paesi membri consideravano perfettamente lecite.
La battaglia per il bagaglio a mano
La questione del bagaglio a mano è al centro di una battaglia legale che dura da oltre un decennio e che ha visto contrapporsi governi nazionali, compagnie aeree e associazioni di consumatori. Nel 2014, la Corte di giustizia europea aveva stabilito un principio apparentemente chiaro: il bagaglio a mano deve essere considerato parte essenziale del biglietto aereo e non dovrebbe comportare costi aggiuntivi, purché rispetti dimensioni e peso ragionevoli.
Tuttavia, quella sentenza non è mai stata applicata rigorosamente dalle autorità nazionali, creando un vuoto normativo che molte compagnie low cost hanno sfruttato per sviluppare i loro modelli di business. Queste compagnie, infatti, hanno continuato a vendere biglietti base a prezzi estremamente economici e poi ad aggiungere costi per servizi che un tempo erano considerati standard, compresi i trolley da cabina. L’organizzazione europea dei consumatori Beuc ha criticato aspramente questa evoluzione del mercato, definendo la decisione di giovedì una diminuzione sostanziale dei diritti dei passeggeri e un passo indietro nella protezione dei consumatori europei.
Le sanzioni contro le low cost
Il conflitto tra consumatori e compagnie aeree ha raggiunto, lo scorso anno, il suo punto più critico con l’azione unilaterale della Spagna, che si è opposta alle tariffe sul bagaglio a mano, dando avvio a una vera e propria battaglia con le compagnie. Nel novembre 2024, il governo spagnolo ha multato cinque compagnie low cost — Ryanair, Vueling, EasyJet, Norwegian Air e Volotea — per un totale di 179 milioni di euro. Le sanzioni non riguardavano solo le tariffe per il bagaglio da cabina, ma anche altre pratiche considerate abusive dal governo di Madrid, come la stampa a pagamento delle carte d’imbarco e la richiesta di un supplemento per la scelta del posto accanto a minori o persone con disabilità.