Da Wired.it :
Tutti i cinefili hanno un film che ha fatto capir loro, nella tenera infanzia, che avrebbero amato il cinema per sempre: per chi scrive – perdonate il momento autoreferenziale – quel film è Beetlejuice, opera indimenticabile tra horror, commedia nera e grottesca del 1988 di un giovane Tim Burton che torna su grande schermo dal 23 al 25 ottobre per festeggiare i cento anni di Warner. Per ogni bimba del paesello che ha preso il bus verso la città per andare a vedere il primo film al cinema senza i genitori c’è un altro piccolo amante della pellicola che se ne è innamorato in altre circostanze e per altre ragioni, ma i motivi per ricordare Beetlejuice – favola nera di una coppia di fantasmi che cerca di liberarsi dei nuovi inquilini di casa con l’aiuto di uno spirito dispettoso – sono universali: non solo ha per la prima volta fissato l’immaginario caratteristico e macabro di Burton nella cultura popolare, ma ha anche abilmente sovvertito il genere horror in modi che nessuno aveva mai usato prima. Burton non aveva dalla sua solo una fantasia unica e lunare, ma anche un attore, Michael Keaton, senza il quale il volgare e logorroico spirito che dà il nome al film non sarebbe mai potuto essere irresistibile e iconico com’è. Per l’occasione, ecco i nostri momenti preferiti di Beetlejuice – Spiritello porcello.