Chi avrebbe mai immaginato che un panino potesse dirci così tanto sull’economia globale? Basta guardare quanto costa un Big Mac nei vari paesi del mondo per rendersene conto. Sì, proprio lui, il simbolo per eccellenza del fast food, il panino più celebre del McDonald’s si è trasformato in uno strumento efficace per osservare da vicino l’andamento delle valute internazionali. Negli anni Ottanta, gli analisti e gli esperti del settimanale britannico The Economist hanno inventato il “Big Mac Index”. Hanno scelto quel panino, uguale in ogni angolo del pianeta, per confrontarne il prezzo nei diversi mercati.
Così facendo, è nato un modo alternativo e intuitivo per valutare il potere d’acquisto delle varie valute e osservare come si comportano i tassi di cambio nel mondo. Se ci si sposta da Londra a Zurigo, da Il Cairo a Tokyo, si nota subito come il prezzo del Big Mac cambi in modo significativo. Secondo i dati aggiornati a luglio 2025, la Svizzera si conferma in cima alla classifica: qui l’hamburger a due piani costa più di 8 dollari, il prezzo più alto registrato a livello globale. Ma quanto varia davvero il costo di un Big Mac nel mondo?