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mercoledì, Mar 08

Biotech, da 3 anni abbiamo un fondo da 500 milioni che non usa i soldi che ha



Da Wired.it :

Neanche un anno ed Enea Tech e Biomedical torna alla casella del via. E con essa i fondi che ha in pancia. Le occasioni per investire non sono mancate. A fine dicembre la fondazione si era interessata per il salvataggio del centro di ricerca per i bambini farfalla di Modena, dopo che la società parmigiana Chiesi Farmaceutica aveva comunicato la liquidazione della Holostem Terapie Avanzate, che sovrintendeva alle operazione del centro dedicato alle cellule staminali. Enea Tech e Biomedical si era interessata per subentrare nella gestione di Holostem, mantenendo in vita il centro di ricerca. Proprio con l’Emilia Romagna aveva già firmato un accordo per sostenere il tessuto innovativo regionale.

La storia

Varata dal governo Conte bis nel 2020 con il decreto Rilancio, la fondazione era sembrata da subito un clone del Fondo nazionale innovazione di Cassa depositi e prestiti (Cdp). Allora si chiamava Enea Tech ed era guidata dalla presidente Anna Tampieri e dal direttore Salvo Mizzi (considerato vicino al Movimento 5 Stelle). Avrebbe dovuto investire in deep tech, economia circolare, robotica. 

Sotto il governo Draghi l’ex ministro allo Sviluppo economico cambia missione e stabilisce che Enea Biomedical Tech (questo il nuovo nome) debba occuparsi di finanziare l’innovazione nelle biotecnologie, nella telemedicina, nella produzione di dispositivi medicali e nella prevenzione delle emergenze sanitarie. All’epoca l’idea è di avviare una filiera del vaccino italiano. Un pallino di Giorgetti, che, per esempio, si era interessato ai fermentatori della startup delle bioplastiche Bio-on

L’ente a quel punto non fa più capo solo all’Enea (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) e al ministero dello Sviluppo economico (Mise), ma anche al dicastero della Salute e a quello dell’Università e della ricerca. E cambiano i vertici, con l’arrivo di Tria. Neanche due mesi, luglio 2021, e cambia ancora la situazione. Nuovo nome: Enea Tech e Biomedical. Più soldi: 900 milioni, di cui 250 vincolati al sostegno delle startup e il resto al biomedicale. A settembre 2021 un decreto del Mise scippa 400 milioni per restituirli a Invitalia, perché non risultano esigenze che giustifichino quei fondi in più.

L’ultimo e unico bilancio disponibile è quello del 2021. L’ente ha 29 dipendenti in carico, 37 accordi di collaborazione sottoscritti con enti e aziende che vanno dall’Istituto italiano di tecnologia allo Human Technopole insediato nell’area ex Expo di Milano, dal Consiglio nazionale delle ricerche all’Agenzia europea dello spazio, dall’Enel all’Eni. Nel 2021 l’Enea Tech aveva anche lanciato un bando che aveva raccolto mille proposte. E nel bilancio 2021 dice di essere rimasta fondamentalmente ferma perché le “risorse, inizialmente previste nell’ammontare di euro 500 milioni, non sono state mai trasferite alla fondazione”. In compenso tra stipendi, gettoni per il consiglio e gestione operativa nel primo anno ha speso 3,5 milioni.



[Fonte Wired.it]