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martedì, Gen 07

Bitcoin, 7 previsioni sul prezzo nel 2020


Per qualcuno è scattata l’ora dei rialzi milionari, per altri è destinato a perdere ancora valore. Cosa dicono gli esperti sull’anno che verrà per la criptovaluta per antonomasia

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An image of Bitcoin and US currencies is displayed on a screen as delegates listen to a panel of speakers during the Interpol World Congress in Singapore on July 4, 2017.
The three-day conference on fostering innovation for future security challenges is taking place from July 4 to 6. / AFP PHOTO / ROSLAN RAHMAN (Photo credit should read ROSLAN RAHMAN/AFP/Getty Images)

Prevedere l’andamento dei bitcoin? Impossibile o quasi. Troppe sono le variabili che, da quando è nata, condizionano il valore della madre di tutte le criptovalute. Eppure, nonostante buona parte delle previsioni finora si siano rivelate fallaci, sul finire dell’anno è consuetudine che il loro numero aumenti. Proprio come quello degli oroscopi.

E come gli oroscopi, anche le previsioni sull’andamento dei bitcoin cambiano di segno a seconda di chi se ne fa portatore, il che potrebbe far sospettare che alcuni vaticinii nascondano un pizzico di opportunismo. Ma tant’è, qui abbiamo raccolto alcune tra le previsioni su che ne sarà dei bitcoin nel 2020 più diffuse e citate. Tutte più che ottimistiche, ve lo diciamo subito. Tranne una.

1. Oltre il milione di euro (se non addirittura 2)

John McAfee, creatore dell’omonimo software antivirus, ne è così convinto da averlo scritto su Twitter e ribadito in varie interviste: entro la fine del 2020 la quotazione dei bitcoin sarà milionaria, visto che in giro ce ne saranno sempre meno. McAfee afferma che la sua previsione da 1 milione si basa su un personale modello di previsione dei prezzi, che tuttavia, nessuno conosce. Se avesse ragione, il bitcoin vedrebbe aumentare il suo valore di oltre il 4.900% dal suo massimo storico di 20.000 dollari.

2. Bitcoin a 20 mila euro

Questa previsione, decisamente meno sbilanciata di quella di McAfee, è abbastanza diffusa tra gli analisti, comprese alcune firme del giornale Bitcoinist. A portare il bitcoin verso i 20 mila dollari dovrebbe essere soprattutto l’halving, cioè il dimezzamento del numero di bitcoin che si possono estrarre, previsto a maggio del 2020. A dare forza all’ipotesi, c’è il fatto che i precedenti halving, del 2012 e del 2016, hanno generato un aumento del valore dei bitcoin.

Questa teoria, come altra poggia sul modello stock-to-flow, un valore che indica il rapporto fra la quantità di un determinato asset detenuto all’interno di riserve e l’ammontare che viene prodotto ogni anno (in pratica il prezzo di bitcoin, secondo questo modello, è destinato a salire man mano che le ricompense provenienti dal mining diminuiscono). Ma andrà così anche stavolta? Non è assolutamente detto. Anche se in occasione dell’halving un po’ di movimento attorno alle criptovalute è probabile.

3. Recessione globale

Questa teoria vede nel bitcoin uno dei pochi sprazzi di luce nella tempesta economica che ci aspetta (obbligatori gli scongiuri): in sintesi, il peggioramento delle condizioni economiche globali, dovuto al debito monstre degli Stati Uniti e alla guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina creerà sempre più pessimismo nei mercati, rallentando la domanda. Da qui una recessione e il ricorso al bitcoin come potenziale copertura. Ma… non sarà troppo facile?

4. Bitcoin a 90 mila euro

Un gigante bancario di Monaco, la Bayerische Landesbank (Bayern Lb) ha recentemente pubblicato un rapporto sulla previsione dei prezzi dei bitcoin per il 2020. Il rapporto, scritto da un analista senior, Manuel Andersch, spiega che il bitcoin ha caratteristiche simili all’oro. E per questo il prezzo nel 2020 può essere previsto in base al modello stock-to-flow. Scrive Andersch: “Se il rapporto stock-flow di Bitcoin del maggio 2020 viene preso in considerazione, emerge un prezzo vertiginoso di circa 90.000 dollari. Ciò implicherebbe che il prossimo effetto di dimezzamento non è stato valutato nel prezzo attuale del bitcoin di circa 8.000 dollari”. Tuttavia, gli autori dello studio precisano che anche i migliori modelli statistici non possono fare reali previsioni.

5. Bitcoin a 91 mila euro

Tom Lee, responsabile della ricerca di Fundstrat Global Advisors, ritiene che il bitcoin potrebbe salire a 91mila dollari entro marzo 2020. Fundstrat e Lee hanno realizzato un imponente database, con statistiche e grafici su bitcoin che aiutano a visualizzare le tendenze a breve e lungo termine. Includono il costo del mining di bitcoin, le tendenze di trading orarie, giornaliere e mensili e l’analisi tecnica. “Leesi legge su Forbesha anche introdotto il Bitcoin misery index, o Bmi. È un indicatore contrarian, il che significa che più basso è, più positive sono le prospettive per bitcoin di salire di prezzo”.

6. Bitcoin a 55 mila euro

Anche PlanB, un profilo molto popolare su Medium, ha effettuato la sua analisi basata sullo stock-to-flow e sull’halving. Ma i risultati sono diversi da quelli finora citati. L’autore, si concentra sull’elemento di scarsità come forza trainante della crescente valutazione di bitcoin e ipotizza che nel 2020 il bitcoin potrebbe raggiungere quota 55mila euro.

7. Bitcoin a 4.000 dollari

Se è vero che gli ottimisti sono la maggior parte e dominano il campo delle previsioni, non manca però chi invece pensa che il 2020 riserverà brutte sorprese ai bitcoiner. Peter Schiff, commentatore finanziario e stock broker assai noto negli Stati Uniti, anche per il suo impegno politico con i Repubblican, è sempre stato critico verso le criptovalute. Secondo lui molto presto, dunque entro il 2020, il bitcoin scenderà a 4.000 dollari. A farglielo pensare, il recente crollo del prezzo del bitcoin da circa 9.700 dollari ad un minimo di 7.990 dollari. Il valore si è successivamente corretto attorno agli 8.500 dollari. Ma la ripresa non ha convinto Schiff, secondo cui la perdita in poche ore di 1.800 dollari non è casuale, bensì l’inizio di una contrazione molto più profonda. Chi avrà ragione?

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