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lunedì, Mag 10

Bitcoin: e se fosse un bene per l’ambiente? Ecco il parere dello youtuber che smonta le critiche



da Hardware Upgrade :

Il consumo energetico del mining di critpovalute tema spesso dibattuto e che rappresenta per lo pi un’argomentazione a cui i detrattori e critici ricorrono per sostanziare le loro posizioni contro il mondo delle monetine virtuali. Recentemente abbiamo parlato della proposta di legge dello stato di New York in USA che mira ad introdurre una moratoria di tre anni per i miner di criptovalute che non rispettano determinati requisiti nell’uso di fonti rinnovabili. Il consumo delle attivit di mining ha portato inoltre alla nascita di Chia, una criptovaluta che basa il proprio essere su principi completamente differenti e meno onerosi, in termini energetici, rispetto alla Proof of Work di Bitcoin.

Insomma le criptovalute sarebbero una vera e propria piaga per l’ambiente, colpevoli di consumare la stessa energia di una piccola nazione per uno scopo fondamentalmente, secondo i detrattori, inesistente. Secondo Guy, lo youtuber del canale Coin Bureau da 871 mila iscritti, si tratterebbe per di accuse e posizioni fuorvianti e infondate e, anzi, in ultima istanza le criptovalute giocherebbero un ruolo positivo per il pianeta.

Bitcoin consuma troppo? Tutto nasce da stime sbagliate

Guy afferma che la narrativa secondo cui il mining di criptovalute sarebbe dannoso per l’ambiente basata su un articolo accademico del 2018 che stimava come le emissioni legate al mining di Bitcoin avrebbero contribuito al riscaldamento globale innalzando le temperature di 2C. Articolo che, puntualizza Guy, conterrebbe diverse assunzioni imprecise e inesatte tra cui la proiezione secondo la quale la blockchain di Bitcoin sarebbe arrivata a processare 1 miliardo di transazioni al giorno, laddove il protocollo di Bitcoin prevede la possibilit di processare alcune centinaia di migliaia di transazioni al giorno (il limite oggi di circa 7 transazioni al secondo, ma nel concreto la rete processa attualmente circa 3-4 transazioni al secondo)


Un’altra asserzione fondamentalmente sbagliata quella secondo cui l’energia necessaria per processare una singola transazione sarebbe uguale a quella per la creazione di un intero blocco, quando sappiamo che cos non : ogni blocco della blockchain di Bitcoin contiene un numero variabile di transazioni, indicativamente tra le 1500 e le 2500 con un massimo teorico attorno alle 3000. Tutto ci avrebbe quindi portato all’errata conclusione che una singola transazione di Bitcoin produce emissioni di CO2 pari a quelle di 750 mila “strisciate” di carta di credito.

Guy osserva poi che attualmente comunque difficile poter valutare quale sia il consumo della rete Bitcoin e le varie stime su quanto sia il consumo effettivo del mining di Bitcoin sarebbero tutte basate su valori superiori rispetto all’energia minima per il funzionamento del sistema. Ma anche nel caso in cui si considerasse la parte superiore della forbice, “tutte le luci, computer, televisori, macchinette per il caff negli Stati Uniti utilizzano pi elettricit rispetto al mining di Bitcoin anche quando sono inattive, cio collegate alla rete ma non effettivamente in funzione” afferma Guy.

Bitcoin efficiente e incoraggia il risparmio

Bitcoin per non “una macchina del caff inattiva”, ma un “sistema di trasferimento del valore” e quindi la giusta comparazione va fatta con il sistema finanziario tradizionale. “Tutta l’infrastruttura (uffici, sportelli automatici, server, veicoli di trasporto valore – ndr) non richiesta per le criptovalute. Se confrontiamo mele con mele, le criptovalute offrono il sistema finanziario pi efficiente al mondo dal punto di vista energetico”.

E, in ogni caso, le stime non prendono in considerazione il fatto che i miner tendono nel corso del tempo ad usare strumenti sempre pi efficienti e ad avvalersi di fonti rinnovabili: dopotutto minare criptovalute un business, ed nell’interesse dei miner portarlo avanti in maniera il pi remunerativa possibile.

Lo youtuber esprime poi alcune considerazioni secondo le quali la natura deflazionistica di Bitcoin (cio il suo acquistare valore nel tempo) incoraggia il risparmio laddove invece la natura inflazionistica di tutte le valute fiat spinge il consumo e, di conseguenza, contribuisce al cambiamento climatico e al degrado dell’ambiente.

“Segnatevi le mie parole: una volta che tutto queste chiacchiere sulle criptovalute e il clima diventeranno obsolete, l’establishment trover qualcosa d’altro per cui lamentarsi. Sembra che a loro piaccia lo status quo, ma l’adozione di massa di questo magico internet money gi iniziata e non c’ nulla che possano fare o dire per fermarla”.


La posizione che Guy esprime nel suo canale Coin Bureau suffragata, tra l’altro, da una serie di analisi condotte dal Cambridge Center for Alternative Finance della University of Cambridge e richiama una tesi gi espressa nel 2017 da Jeff Booth, imprenditore visionario e sostenitore della necessit che il sistema finanziario si sposti verso la decentralizzazione.

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