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martedì, Nov 09

Bitcoin, perché il mercato delle criptovalute ha raggiunto i 3mila miliardi di capitalizzazione



Da Wired.it :

Un mercato nato poco più di dieci anni fa, che ha già raggiunto una capitalizzazione di mercato di 3mila miliardi di dollari, quadruplicando il proprio valore rispetto a fine 2020: il mondo delle criptovalute ha superato un’altra soglia record, secondo le metriche di CoinGecko. Bitcoin ed ethereum hanno raggiunto martedì nuovi massimi storici, rispettivamente a 68.841,57 dollari e 4.856,25 dollari, ma dietro i token più famosi si muove un universo di monete virtuali e finanza decentralizzata, in grado di muovere grandi capitali.

New entry sul mercato

Binance Coin e Solana, terza e quarta maggior moneta virtuale, sono cresciute di oltre il 20% nell’ultima settimana. Solana ha registrato un incremento di quasi il 12.000% in un anno e sabato ha raggiunto i massimi di sempre (259,96 dollari). Lanciata nel marzo 2020 dal fondatore Anatoly Yakovenko, è considerata il principale competitor di Ethereum, potendo implementare smart contract sulla blockchain, commissioni inferiori e transazioni nell’ordine delle decine di migliaia al secondo. Il modello si basa su una validazione proof of history e proof of stake (PoS), mentre Ethereum è ancora proof of work e passerà al PoS nel 2022 (Ethereum 2.0).

Di recente, il rally del bitcoin è stato favorito anche dal lancio del primo exchange-traded fund (etf) e il mondo cripto potrà trovare alimento dalla crescente attenzione al mondo del metaverso, dove gli acquisti di item digitali avvengono sotto forma di token. Il mercato ha collocato 31,2 miliardi di dollari anche negli oltre 549mila miliardi di memecoin circolanti di Shiba Inu, “parodia della parodia” dogecoin. Tale quantità riflette il valore infinitesimale di 0,00005 dollari della criptovaluta che al momento non ha alcun utilizzo pratico. A fine ottobre ha superato dogecoin (valutato 0,28 dollari) in quanto a capitalizzazione di mercato, tornando poi all’11esimo posto nella classifica.

Le decisioni negli Stati Uniti

Nel frattempo, le istituzioni prendono posizione negli Stati Uniti sul mondo cripto. Il piano infrastrutture da 1.200 miliardi di dollari approvato dalla Camera dei rappresentanti a Washington include un controverso requisito per la dichiarazione fiscale. I “broker” dovranno riportare le informazioni sulle transazioni dei trader per un valore di oltre 10mila dollari all’Internal revenue service. Tale provvedimento dovrebbe compensare i costi degli interventi infrastrutturali per un ammontare di 28 miliardi di dollari, in dieci anni. Il dibattito tuttavia si è aperto sulla definizione di broker, ritenuta “troppo ampia e vaga”, che potrebbe imporre nuovi obblighi a miner e sviluppatori di wallet, non solo per operatori come gli exchange decentralizzati. Sarà il dipartimento del Tesoro a dover sciogliere il nodo a livello operativo, nei prossimi anni.

A New York intanto, il prossimo sindaco Eric Adams, in carica dal primo gennaio 2022, ha dichiarato il suo entusiasmo per le criptovalute, dichiarando che il bitcoin è “il nuovo modo di pagare beni e servizi in tutto il mondo” e che le scuole “devono” insegnare questa tecnologia agli studenti. Inoltre, ha promesso su Twitter: “A New York facciamo sempre le cose in grande, quindi prenderò i miei primi tre stipendi in bitcoin, quando diventerò sindaco. New York diventerà il centro del mondo delle criptovalute e di altri settori innovativi in rapida crescita! Dovete solo aspettare!”.



[Fonte Wired.it]