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martedì, Mag 23

Blizzard ha usato un generatore di immagini basato su IA per realizzare alcuni dei suoi giochi

da Hardware Upgrade :

Si chiama Blizzard Diffusion non a caso, visto il nome di uno dei generatori di immagini basati su IA pi famosi, ovvero Stable Diffusion. Blizzard lo ha usato per generare concept art per gli ambienti di gioco, nonch per i personaggi e i loro abiti, di alcuni suoi titoli gi pubblici. In futuro, potr essere ampliato per generare personaggi non giocanti dotati di comportamento autonomo, per level design assistito proceduralmente, per la clonazione della voce, e anche per scrivere parti dello stesso codice di gioco o realizzare gli strumenti per combattere la tossicit nei giochi multiplayer competitivi.


Le informazioni provengono da un’email mandata dalla dirigenza di Blizzard agli impiegati, secondo quanto riporta il New York Times. “Siamo alla vigilia di un’importante evoluzione nel modo in cui costruiamo e gestiamo i nostri giochi”, si legge nell’e-mail. Negli ultimi giorni, inoltre, anche i dipendenti di Activision Blizzard avrebbero ricevuto un’email simile, nella quale per si raccomanda di non utilizzare strumenti di generazione delle immagini esterni. “Questi strumenti comportano rischi nuovi e sconosciuti e procederemo con attenzione per evitare insidie” ha scritto in quest’ultima email Michael Vance, direttore tecnico dell’azienda.



Gli strumenti di intelligenza artificiale basati sul deep learning possono potenziare in maniera considerevole i videogiochi del futuro, e migliorare la resa dei personaggi non giocanti. Del resto, Blizzard e Activision non sono i primi ad aver creato tecnologie del genere per supportare lo sviluppo dei propri giochi. A marzo, Ubisoft ha acceso il dibattito mostrando il suo strumento Ghostwriter, progettato per aiutare gli scrittori a creare dialoghi per gli NPC in maniera automatica (sebbene poi necessitino di rivisitazioni).


Non tutti, per, sono d’accordo con i propositi di queste software house, perch si ritiene che un eccessivo affidamento alle risorse di intelligenza artificiale possa ridurre il contenuto creativo dei giochi e svilire l’apporto degli artisti e degli scrittori. Fra chi la pensa diversamente anche Strauss Zelnick, CEO di Take-Two, che recentemente ha dichiarato che “l’intelligenza artificiale non avrebbe reso Grand Theft Auto un gioco migliore”.

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