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Un recente verdetto della Corte negli Stati Uniti ha respinto il tentativo dell’amministrazione Biden di ripristinare le regole sulla “neutralità della rete”, sostenendo che il governo federale non ha il potere di regolamentare i fornitori di servizi Internet come servizi pubblici. Questa decisione rappresenta una sconfitta significativa per i democratici, che hanno lungamente lottato per ristabilire le regole introdotte per la prima volta dalla Federal Communications Commission durante il mandato dell’ex presidente Barack Obama e poi eliminate durante il primo mandato di Donald Trump.

D’altra parte, l’associazione industriale UsTelecom, che include i principali fornitori di servizi Internet americani come AT&T e Verizon, ha accolto favorevolmente la decisione della Corte. Un portavoce del gruppo ha dichiarato: “Questa è una vittoria per i consumatori americani e porterà a maggiori investimenti, innovazione e concorrenza nel vivace mercato digitale”.

La sentenza ha suscitato reazioni contrastanti e continuerà ad avere conseguenze significative nel settore delle telecomunicazioni. Resta da vedere quale sarà il prossimo passo dell’amministrazione Biden e di altre parti interessate in questo dibattito in corso.

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