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mercoledì, Giu 10

Bologna: le auto ibride non potranno passare nelle aree ZTL

Da Punto-Informatico.it :

Arrivano nuove regole per i cittadini a Bologna; il Governo locale ha comunicato lo stop ufficiale al transito di auto ibride per i residenti nella zona T. Dal 30 giugno arriverà una nuova misura prevista all’interno del Piano Generale del Traffico Urbano approvata dal Consiglio comunale diversi mesi or sono. Fra le novità segnaliamo che i cittadini residenti nell’area dovranno firmare un permesso virtuale che implica il passaggio, il transito e la sosta con un mezzo ibrido ; le nuove procedure riguarderanno i bolognesi che abitano nella zona T, in prossimità di piazza San Francesco e delle zone U.

Auto ibride: pass virtuale per il transito in zona T

Dal documento locale si nota che i cittadini che possiedono una vettura ibrida potranno accedere solo con il pass e in modalità elettrica; l’accesso sarà vietato ai veicoli non elettrici, auto, moto, scooter che siano. Fino al 30 giugno sarà ancora consentito, poi scatterà ufficialmente il divieto ma con una puntualizzazione: la zona T di via Rizzoli, Ugo Bassi, Indipendenza vieterà l’accesso anche ai residenti (tranne chi possiede un garage),

La zona U e piazza San Francesco

Anche nelle zone U e in prossimità di piazza an Francesco scatterà il divieto; i non residenti dovranno fare richiesta di un contrassegno specifico, ma ciò non varrà per i residenti. È fondamentale tale disanima, in quanto i possessori di auto ibrida finora non aveva necessità di un pass, che però ora diventa obbligatorio per tutti per non vedersi una multa nella propria cassetta delle lettere. I pass virtuali avranno durata biennale e saranno attivati per i mezzi ecologici : così sarà garantito sia l’accesso all’area ZTL che il parcheggio gratuito nelle strisce blu.

Lo scorso marzo, per via dell’emergenza sanitaria, Palazzo d’Accursio ha prorogato le tempistiche per il permesso virtuale fino al 15 ottobre ; per i residenti le misure restrittive partiranno dal rinnovo post-autunnale.

Bologna si colloca in prima linea in questa direzione di limitazione dell’inquinamento con regole severe ma volte a rendere la città più “green”; proprio in questi giorni inoltre, l’assessore alla mobilità Mazzanti ha annunciato di voler aumentare le aree per le piste ciclabili e per i mezzi ecosostenibili (monopattini, eBike, etc). Sia in centro che fuori porta. I lavori sono già iniziati in via Saragozza e proseguiranno su via Casarini, Galliera e Nosadella. Intanto nell’area T l’ingresso è consentito per i mezzi privati (ciclomotori, motoveicoli, auto) elettrici e a chi ha un pass H.

La zona U e piazza San Francesco d’altro canto, sono vietate a qualsiasi ciclomotore e motoveicolo, anche gli elettrici. Il rinnovo si fonda in un momento in cui la richiesta di pedonalizzazione delle aree del centro è diventata più forte che mai. Tuttavia questa potrebbe rivelarsi come una cartina tornasole, ai danni delle stesse attività. Come spiega Loris Folegatti , consigliere FDI del quartiere Santo Stefano:

Capisco l’esigenza della mobilità dolce e delle ciclabili, ma così si rischia di esagerare. Si continua a dare strette sulle auto, ma le macchine non sono un passatempo. E questo provvedimento pare una presa in giro nei confronti ti tante persone che hanno investito denari a fronte di regolamenti vigenti. L’assenza di circolazione ha sempre un impatto negativo su artigiani e commercianti delle aree delle zone soggette ai provvedimenti. Meno passaggio di auto, significa meno possibilità di affari. Al contrario, in zone U e piazza San Francesco, già soggette al problema della movida, azioni che riducono il passaggio rischiano di aumentare problematiche legate a alla movida e, problemi seri in tempi di Covid”



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