Caso di transfobia: l’influencer femminista Isabella Cêpa ottiene asilo politico in Europa
Una causa per transfobia presentata dalla deputata transgender brasiliana Erika Hilton è stata alla base della richiesta di asilo politico dell’influencer femminista Isabella Cêpa in un Paese dell’Europa orientale. Il caso è iniziato nel 2020, dopo che Cêpa aveva pubblicato commenti sui social in merito all’elezione di Hilton al Consiglio comunale di San Paolo.
Il post di Cêpa criticava il fatto che la donna più votata della megalopoli “fosse un uomo”, riferendosi alla condizione transgender di Hilton. Questo commento ha portato Hilton, del Partito socialismo e libertà (Psol, di sinistra radicale), a intentare una causa per transfobia ai sensi della Legge antirazzismo, in vigore dal 1989.
Dopo la presentazione della causa, Cêpa ha lasciato il Brasile e si è recata in diverse nazioni europee, fino a formalizzare la sua richiesta di protezione internazionale. Il processo, guidato dall’Agenzia dell’Unione europea per l’asilo, si è concluso in circa un mese.
Per motivi di sicurezza, il Paese che ha concesso l’asilo non è stato reso noto. Nel frattempo, la causa, dopo essere stata archiviata a San Paolo, è stata riaperta presso la Corte suprema ed è ora sotto la supervisione del giudice Gilmar Mendes.
Questo caso solleva questioni importanti sulla libertà di espressione, la tolleranza e la protezione dei diritti umani, in particolare per le persone transgender. La decisione di concedere asilo politico a Cêpa riflette la volontà dell’Unione europea di proteggere coloro che sono perseguitati per le loro opinioni o la loro identità.
FP