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martedì, Mar 28

Brevetti, l’Italia genera il 2,5% nel mondo



Da Wired.it :

“Quello che vediamo rispecchia l’attività innovativa dell’economia italiana: al primo posto c’è una compagnia che ha sviluppato un tipo di imballaggio molto innovativo; poi c’è il trasporto che è calato in maniera importante per la frenata del motore termico che non sta andando benissimo. Bene i macchinari elettrici che hanno un aumento del 5,4% i loro depositi e la farmaceutica, dove l’Italia – ricorda Romano Götsch – è molto forte e continua a innovare: i depositi sono aumentati del 12,3%, molto meglio di quanto sia avvenuto nel resto del mondo dove ci si è fermati al +1%”

Chi brevetta ha più probabilità di crescere

A livello territoriale poche sorprese: comandano la Lombardia (1.547 brevetti), l’Emilia Romagna (788) e il Veneto (680). “Al Sud – evidenzia la Cso – la Campania è cresciuta del 20% e ha superato i 100 brevetti, con molte piccole compagnie che presentano 1 o 2 brevetti. Una dinamica decisamente positiva, perché indica che mentre prima si guardava al brevetto come monopolio ora è considerato uno strumento utile per raccogliere fondi e investire”. Accelerazione anche per l’Umbria: “Cresce dell’82% nel 2022, sono primi segnali promettenti e bisogna vedere se riesce a mantenere la spinta”, aggiunge Romano Götsch. 

Segnali “promettenti” che permettono di “diffondere la cultura del brevetto” che fa bene all’economia: “Le pmi che hanno depositato almeno un brevetto hanno il 22% di probabilità in più di avere un periodo seguente di crescita e il 9% in più di avere una crescita elevata”, spiega la Cso dell’Epo. “Il deposito di un brevetto europeo è un indicatore positivo della disponibilità di una piccola e media impresa a crescere a livello europeo”. Un volano per i conti aziendali, ma anche per chi lavora nell’impresa: una ricerca dell’Epo spiega che le industrie che fanno un uso intenso di brevetti innovativi garantiscono paghe decisamente più alte degli altri: con aumenti in media del 41% rispetto agli altri settori dell’economia.

Nel mondo le imprese che investono di più in brevetti europei, evidenzia l’Epo, sono tutte concentrate nell’elettronica-telecomunicazioni. Huawei si conferma  al primo posto quale principale richiedente di brevetti presso l’Epo nel 2022 con 4.505 brevetti. Al secondo posto si trova LG (salita dal terzo posto del 2021, 3.510) e al terzo Qualcomm (che passa dal settimo posto del 2021, 2.966). Chiudono la cinquina Samsung (2.874) ed Ericsson (1.827). La top ten comprende quattro aziende europee, due della Repubblica di Corea, due statunitensi, una cinese e una giapponese.



[Fonte Wired.it]