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martedì, Mag 09

Broadcom promette 2 miliardi l’anno per la R&D di VMware, se l’affare si chiuderà

da Hardware Upgrade :

Due miliardi di dollari ogni anno per supportare l’ecosistema dei partner e la ricerca e sviluppo. Questo è il piano annunciato da Broadcom per VMware, nel caso in cui venisse dato il via libera all’acquisizione dagli enti regolatori che stanno decidendo in merito in tutto il mondo.

Broadcom promette 2 miliardi l’anno per la ricerca di VMware

L’acquisizione di VMware da parte di Broadcom ha incontrato notevoli ostacoli sin dal suo annuncio un anno fa. Sono molte le voci che si sono levate per esprimere preoccupazione circa l’intenzione di Broadcom di usare lo stesso stratagemma già impiegato con altre aziende acquisite: tagliare la ricerca e lo sviluppo alzando al contempo i prezzi per massimizzare i guadagni a breve termine, a scapito dell’innovazione e del supporto ai clienti.

Per cercare di rassicurare i clienti e i partner, Hock Tan, CEO di Broadcom, ha pubblicato un articolo in cui spiega che intende investire massicciamente in ricerca e sviluppo, nonché nell’ecosistema di partner creato da VMware nel tempo.

“VMware ha una fantastica opportunità di crescere e di espandere la sua tecnologia pionieristica di virtualizzazione, e Broadcom si impegna a innovare e a costruire la capacità di VMware di fornire servizi professionali”, scrive Tan. “Ecco perché pianifichiamo di investire 2 miliardi l’anno per offrire più valore ai nostri clienti, con metà di tale cifra concentrata sulla ricerca e lo sviluppo, e l’altra metà sull’aiutare l’impiego delle soluzioni VMware tramite la stessa VMware e i servizi professionali dei partner.”

“Estendendo la nostra strategia multi-cloud, investiremo nell’estensione dello stack software di VMware perché esegua e gestisca applicazioni su cloud pubblici e privati il che significa che qualunque impresa può eseguire le applicazioni facilmente, in sicurezza e senza intoppi on premise o in qualunque piattaforma cloud preferiscano”, prosegue Tan. “[…] Se le aziente possono eseguire VMware come cloud privato on premise, dovrebbero poter portare le stesse identiche applicazioni sul loud pubblico senza doverle riprogettare o senza doversi preoccupare di rimanere bloccati nel cloud pubblico del fornitore che scelgono.”

Tali argomenti, e in particolare quello sul “non rimanere bloccati nel cloud pubblico”, paiono molto in linea con la posizione che Broadcom aveva espresso tempo fa riguardo il ruolo di VMware come concorrente degli hyperscaler. Secondo quanto riportato da Reuters, Tan si è recato la scorsa settimana a Bruxelles per parlare con la Commissione Europea circa le obiezioni di quest’ultima all’acquisizione; l’argomento principale di questa discussione, che si è tenuta a porte chiuse, pare essere stato proprio il posizionamento di VMware come alternativa al cloud pubblico e, pertanto, la presenza di una forte competizione nel settore che non giustificherebbe quindi un intervento antitrust.

L’Unione Europea aveva infatti annunciato a metà aprile la propria opposizione all’acquisizione, affermando che “Broadcom potrebbe ridurre la competizione nei mercato globali per la fornitura di adattatori Fibre Channel e adattatori per l’archiviazione escludendo l’hardware dei concorrenti ritardandone o peggiorandone l’accesso al software di virtualizzazione per server di VMware.” La Commissione ha tempo fino al 21 giugno per prendere una decisione sul caso, mentre ci si aspetta che Broadcom offra delle concessioni e delle garanzie nel corso dei prossimi giorni. Se tali concessioni e garanzie saranno sufficienti a convincere la Commissione rimane da verificare.

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