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sabato, Feb 08

Bugo lascia Morgan sul palco di Sanremo: cronaca di una lunga notte



Da Wired :

Non era mai successo nella storia del Festival: un artista che abbandona l’Ariston, con passo deciso e calma olimpica, oltre che una dignità invidiabile. Abbiamo ripercorso queste ultime ore e abbiamo capito che…

(Foto: Daniele Venturelli/Getty Images )

Sanremo – Ieri sera, durante la penultima puntata del 70esimo Festival della canzone italiana, Bugo (Cristian Bugatti) ha abbandonato il palco dell’Ariston  dopo pochi secondi dall’inizio dell’esibizione del brano Sincero. La motivazione del gesto: il suo partner musicale, Morgan (Marco Castoldi), ha iniziato a cantare (non molto bene) il pezzo modificandone il testo originario e utilizzando parole sgradevoli per colpevolizzare Bugo della brutta prestazione nella serata precedente dedicata alle cover, dove avevano eseguito Canzone per te di Sergio Endrigo, arrivando ultimi nella serata in cui la giuria votante era l’orchestra.

Morgan, sceso dalla scala in anticipo di qualche secondo rispetto a Bugo, ha iniziato a leggere/intonare la sua nuova versione: “Le brutte intenzioni, la maleducazione, la tua brutta figura di ieri sera, la tua ingratitudine, la tua arroganza, fai ciò che vuoi mettendo i piedi in testa. Certo il disordine è una forma d’arte, ma tu sai solo coltivare invidia. Ringrazia il cielo sei su questo palco, rispetta chi ti ci ha portato dentro…Ma questo sono io”.

Il testo originale, invece, recitava:

Le buone intenzioni, l’educazione
La tua foto profilo, buongiorno e buonasera
E la gratitudine, le circostanze
Bevi se vuoi ma fallo responsabilmente
Rimetti in ordine tutte le cose
Lavati i denti e non provare invidia
Non lamentarti che c’è sempre peggio
Ricorda che devi fare benzina
Ma sono solo io

L’antefatto: che cosa è successo nei giorni precedenti

Tornado solamente a poco più di qualche decina di ore prima dell’accaduto, come comunicato alle testate giornalistiche,“alle 6,26 del mattino è arrivata una lettera alla Rai firmata da un avvocato ma molto probabilmente scritta da Morgan di suo pugno, in cui si mette in forse la sua partecipazione alla puntata”, riferiva La Repubblica il 6 febbraio. Nel pomeriggio, dopo lunghe mediazioni da parte del direttore artistico Amadeus e l’orchestra, si era arrivati alla conferma della partecipazione di Marco Castoldi.

Evidentemente, ancora non contento della situazione, Morgan tramite il suo profilo Facebook, lamentava la mancanza di adeguate prove per la cover e, come scritto nel post, specificava che fosse un problema relativo agli spartiti già definiti: “avvenuto per mano di un misterioso sabotatore che per settimane ha consegnato parti insuonabili e cacofoniche appositamente piene di errori armonici e di strumento, per cui per intere settimane l’orchestra, quando leggeva per la prima volta la musica falsamente attribuita a me, reagiva protestando perché il risultato era inascoltabile e quindi mi si comunicava che il lavoro non era adeguato e si annullava la prova…”.

A tutto questo si aggiunga un ulteriore precedente: il 28 gennaio, giorno in cui si sarebbero svolte le prove della cover e in cui l’orchestra avrebbe ricevuto gli spartiti e arrangiamenti del brano di Sergio Endrigo, che erano stati scritti da Morgan, i musicisti li avrebbero definiti illeggibili e non realizzabili, quindi non adatti per la messa in musica. Ciò farebbe crollare totalmente l’idea di boicottaggio, che in ogni caso avrebbe danneggiato senza dubbio anche Bugo.

L’abbandono di Bugo

E arriviamo al momento unico, mai avvenuto sul palco del Festival di Sanremo: l’abbandono di un artista. C’è un particolare che salta all’occhio, quando i due scendono dalle scale, Morgan davanti, e Bugo leggermente indietro.

Probabilmente, quest’ultimo intuisce qualche mossa strana da parte di Morgan. Castoldi si avvicina alle tastiere e attacca a cantare leggendo sull’iPad mentre tiene però dei fogli bianchi. Bugo capisce che il testo che sta cantando il partner non è il solito, e anzi, che quello modificato lo accusa. Così, senza farsi prendere né dalla rabbia né da qualsiasi altro sentimento, con una mossa lesta si avvicina a Morgan – intento a cantare a occhi chiusi – gli porta via qualche foglio e sparisce con passo deciso e calma olimpica, oltre che una dignità invidiabile. Morgan si ferma solo dopo che l’orchestra smette, e lui finge di non capire il motivo. Nel video si sente anche una frase sussurrata da qualche tecnico: “Hanno litigato a morte”, mentre Fiorello e Amadeus a turno verificano dietro le tende che cosa sia successo e dove sia Cristian Bugatti. Nulla cambia, Bugo non rientra e la coppia non si esibisce più: automaticamente squalificati per defezione.

Sorge il pensiero che il primo a compiere un atto passibile di squalifica sia Morgan che canta un testo non approvato, mentre Bugo solo successivamente abbandona il palco. Ma essendosi presentati in tandem, tecnicamente non sarebbero scindibili e le squalifiche sarebbero per entrambi, indifferentemente da chi le abbia compiute.

Intanto, in sala stampa…

Lì per lì, al momento del fattaccio, in sala stampa non si hanno abbastanza notizie, fino a quando non tornano alcune persone dello staff della Mescal, l’etichetta che gestisce e produce solo Bugo (il nuovo album dal titolo Cristian Bugatti è uscito questo venerdì), mentre Morgan è seguito da un altro management.

Nella primissima intervista a Repubblica rilasciata da Morgan, accusa lo staff che gestisce Bugo, oltre che lo stesso per aver cantato non all’altezza la cover. Ribadisce anche il gesto: “Si, ho preso il testo originale e ne ho invertito il senso, ho semplicemente messo un sensore negativo e gliel’ho cantato. Lui si è spaventato ed è andato via. Ma poteva coglierne l’ironia”. spiega poi l’idea che aveva in testa: “Pochi minuti prima di andare in scena ho pensato che la gente la canzone l’aveva sentita una volta sola, non la sapeva, non avrebbe potuto cantarla e quello che avevo immaginato non sarebbe riuscito. Quindi, ho cambiato il testo, l’ho finito sulle scale dietro al palco. Il testo è mio, l’ho scritto io e io lo cambio come voglio…”.

È la brutto storia di un’amicizia rovinata. Poche ore prima del live Bugo raccontava a Wired: “Lasciare iniziare Morgan a cantare nel mio brano, a Sanremo, è un gesto di gratitudine verso di lui […] ed è anche un tributo a Morgan, perché c’è qualche riferimento alla sua musica”. 

La questione non è ancora risolta, ne sentiremo parlare e parlare. Ma almeno per ora restano soprattutto quei passi decisi di un artista (Bugo) che, alla prima presenza a Sanremo, vede crollare tutto. Una decina di passi, tanto semplici quanto carichi di dignità, perché l’uomo viene prima dell’artista, sempre. Anche a Sanremo.

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[Fonte Wired.it]