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giovedì, Set 07

Caldo record, il 2023 rischia di avere il primato nella storia dell’umanità



Da Wired.it :

Il 2023 si appresta a diventare l’anno più caldo della storia dell’umanità. Merito, si fa per dire, del caldo estremo e delle temperature roventi dell’estate ormai agli sgoccioli, dominata dagli effetti della perturbazione El Niño.

A dare l’allarme è stata Samantha Burgess vicedirettrice di Copernicus, il programma di osservazione della Terra dell’Unione europea, che ha detto all’Agenzia France Presse (Afp) che “i tre mesi che abbiamo appena trascorso sono i più caldi degli ultimi 120.000 anni, quindi effettivamente della storia umana”. Ciò sarebbe dovuto al calore in eccesso presente sulla superficie degli oceani.

I numeri di Copernicus

Al momento, però, il primato non è ancora stato raggiunto: l’anno più caldo mai registrato resta il 2016. L’anno in corso, tuttavia, al momento risulta secondo con uno scarto di soltanto 0,01°C. Per Burgess sarà facile superare il primato anche se l’emisfero settentrionale dovesse attraversare un inverno “normale”.

Per quel che riguarda l’estate, in Europa l’anno più caldo resta il 2022, quando la temperatura media risultava di mezzo grado superiore rispetto ai mesi giugno-agosto del 2023. A livello globale, invece, i dati di Copernico indicano l’agosto appena passato come il più caldo di sempre a livello globale. Mentre il mese più caldo del 2023 è stato luglio. Se ad agosto la temperatura media globale dell’aria superficiale è stata di 16,82°C, luglio ha toccato quota 16,95°C.

Nella registrazione delle temperature agostane, poi, l’Italia compare nella classifica delle medie giornaliere più alte. A Milano si è arrivati a 33 gradi, battendo “un record risalente al 1763”, spiegano da Copernicus. In Marocco, invece, sono stati raggiunti per la prima volta i 50,4°C. Di contro, nello stesso mese ci sono state temperature vicine o addirittura inferiori alla media nell’area della Scandinavia meridionale, nei Paesi Bassi e nel Regno Unito.

Le voci delle istituzioni

Nel condividere i dati di Copernicus sulla piattaforma X, il commissario dell’Unione europea per l’ambiente Virginijus Sinkevičius ha ricordato gli impegni più stringenti per Bruxelles: Green deal europeo, rispetto degli impegni della Cop15 e lotta alla deforestazione. I dati di Copernicus hanno attirato l’attenzione anche del segretario generale delle Nazioni unite Antonio Guterres che ha commentato lapidario: “Il collasso climatico è iniziato“.





[Fonte Wired.it]