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Da Wired.it :

Seppur non ci sia nulla di confermato ufficialmente, ci sono molti indizi che puntano al fatto che qualcosa sia andato storto nella catena di montaggio dei COD, e gli indiziati numero uno di quanto accaduto sono i piani alti di Activision Blizzard, come specificato nel report. D’altronde questi negli ultimi anni sono stati travolti da diversi scandali, verificati poi come reali, sia per il trattamento dei lavoratori che persino per casi di molestie sessuali sul lavoro. L’azienda è infatti stata dipinta come un inferno in cui lavorare da moltissimi ex dipendenti. Basti pensare che Il CEO di Activision Blizzard, Bobby Kotick, era stato persino accusato di aver insabbiato diversi casi di molestie, arrivando addirittura a minacciare di morte una sua assistente secondo diverse accuse. Senza contare le tante volte in cui si è assegnato da solo cospicui bonus da milioni di dollari mentre licenziava centinaia di suoi dipendenti.

Il futuro con Microsoft

Fortunatamente – almeno per i dipendenti di Activision Blizzard – l’acquisizione dell’azienda da parte di Microsoft è proprio di recente andata a buon fine. Bobby Kotick se ne andrà a fine anno e la gestione passerà in mano a Phil Spencer e al suo team che si occupa di Xbox. Probabilmente non vedremo grossi cambiamenti nel breve tempo, dato che il Call of Duty del prossimo anno è sicuramente già in sviluppo da tempo, ma la speranza è che qualcosa possa cambiare in futuro, sia nella gestione della saga, che soprattutto del trattamento dei dipendenti, dopo i tanti tumulti successi con il management attuale.

Microsoft ha sempre cercato di dare i propri spazi ai team acquisiti, come si è visto con Bethesda ad esempio, cercando di supportarli il più possibile senza grossi stravolgimenti alle dinamiche interne. In questo caso, con l’abbandono di Kotick, è evidente che ci sarà almeno in parte una ristrutturazione di Activision Blizzard, specialmente per dare un’immagine pubblica di un luogo di lavoro cambiato e più pulito dopo la pessima reputazione costruita negli ultimi anni.

L’ideale per quanto riguarda Call of Duty sarebbe una maggior attenzione alla pianificazione dei vari capitoli, magari azzardando anche a saltare le uscite annuali in caso fosse necessario più tempo. Essendo però ormai diventata una tradizione che frutta milioni di dollari, sarà difficile che questo cambi: la speranza è che almeno in futuro non si ripetano casi come questo Modern Warfare III, così da poter dare il giusto tempo agli sviluppatori per creare il loro gioco senza troppo stress.



[Fonte Wired.it]