da Hardware Upgrade :
Continua a impazzare presso la Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito lo scontro tra Sony e Microsoft con oggetto l’acquisizione di Activision Blizzard da parte della divisione Xbox. La casa nipponica teme che il passaggio di Call of Duty nelle mani della rivale possa in qualche modo danneggiarla, nonostante Microsoft abbia proposto un accordo di pubblicazione decennale (che non è stato ancora firmato) e fatto diverse concessioni.
L’ultima tesi in ordine di tempo sostenuta da Sony per portare la CMA a bloccare l’operazione è che, anche ammesso che Microsoft non renda Call of Duty un’esclusiva Xbox, permettendone l’arrivo su PlayStation e sul cloud di Sony con i medesimi contenuti, vi sono diverse cose che potrebbe fare per rendere più appetibile il gioco su Xbox, danneggiando PlayStation.
In un documento del 22 febbraio, Sony cita quanto segue: aumentare il prezzo di Call of Duty on PlayStation; degradare la qualità e le prestazioni del gioco su PlayStation rispetto a Xbox; degradare il gioco per ignorare funzionalità specifiche di PlayStation; limitare, degradare o non dare priorità agli investimenti nel multiplayer di CoD su PlayStation; rendere il gioco disponibile su un servizio in abbonamento solo su Game Pass.
Secondo la casa nipponica, Microsoft potrebbe quindi sabotare intenzionalmente la versione di PlayStation del gioco. “Ad esempio, Microsoft potrebbe rilasciare una versione PlayStation di Call of Duty in cui bug ed errori emergono solo al livello finale del gioco o dopo successivi aggiornamenti. Anche se tali degradazioni potrebbero essere rilevate rapidamente, qualsiasi rimedio arriverebbe probabilmente troppo tardi e a quel punto la comunità dei giocatori avrebbe perso la fiducia in PlayStation come luogo di riferimento per giocare a Call of Duty”, si legge nel documento.
“In effetti, come attesta Modern Warfare II, Call of Duty viene spesso acquistato solo nelle prime settimane dal debutto. Se si sapesse che le prestazioni del gioco su PlayStation sono peggiori che su Xbox, i giocatori di Call of Duty potrebbero decidere di passare a Xbox, per paura di giocare al loro titolo preferito in un luogo di seconda classe o meno competitivo”.
Non solo, Sony ritiene che Microsoft darà sempre la priorità alle versioni Xbox dei giochi. “Dopo la transazione, Microsoft dovrà fare delle scelte sul supporto che fornirà per sviluppare qualsiasi versione PlayStation di Call of Duty. Anche se Microsoft operasse in buona fede, sarebbe incentivata a supportare e dare priorità allo sviluppo della versione Xbox del titolo, ad esempio usando i suoi migliori ingegneri e un maggior numero di risorse”, si legge nel documento.
Sony rigetta la tesi per cui si sarebbe impuntata contro l’operazione per ragioni di mercato. Secondo quanto scritto nel documento, Microsoft “non ha mostrato alcun impegno reale per raggiungere un risultato frutto di un negoziato“, tanto che sarebbe stata la rivale a “imputarsi, impegnandosi solo quando ha percepito che le prospettive normative si stavano offuscando, preferendo negoziare con i media piuttosto che impegnarsi con SIE”.
La proposta di Microsoft “non riesce a fornire una protezione adeguata per l’accesso di PlayStation a Call of Duty o per la concorrenza. Al contrario, rivela la mancanza di impegno di Microsoft nel garantire un accesso pieno ed equo a Call of Duty, conferma i rischi comportamentali e rafforza la convinzione di SIE che Microsoft intenda usare Call of Duty in modo strategico per dominare il settore dei videogiochi”.
La risposta della casa di Redmond non si è fatta attendere. “Da quando la CMA ha emesso il suo parere provvisorio, abbiamo offerto soluzioni che rispondono alle sue preoccupazioni e aumentano i vantaggi dell’accordo per i giocatori e gli sviluppatori di videogiochi del Regno Unito. Tra qui la garanzia tra Xbox e PlayStation sull’accesso paritario a Call of Duty e impegni legalmente vincolanti per garantire che Call of Duty sia disponibile per almeno 150 milioni di giocatori in più su altre console e piattaforme di cloud streaming una volta concluso l’accordo”.
“La decisione che ora spetta alla CMA è se bloccare questo accordo e proteggere Sony, il leader di mercato dominante, o prendere in considerazione soluzioni che rendano disponibili più giochi a più giocatori”.
Recentemente Microsoft ha siglato un accordo di licenza decennale con Nintendo per portare CoD sulle sue console. A tal proposito, in un altro documento Microsoft rassicura la CMA sulla capacità di ottimizzare il titolo per farlo girare anche sull’hardware limitato di Nintendo Switch.
Un’intesa per portare i titoli Xbox su GeForce NOW è stata raggiunta con NVIDIA, un modo per evitare che il produttore di GPU sollevasse riserve sull’acquisizione. Secondo le ultime indiscrezioni, la Commissione europea sarebbe incline ad approvare l’operazione. Il verdetto della CMA è atteso per il 26 aprile, un giorno dopo la data ultima fissata per la decisione della Commissione Ue.