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venerdì, Nov 06

Campari ko a causa di un attacco ransomware



Da Wired.it :

All’inizio di novembre l’attacco che ha messo fuori uso i sistemi informatici della multinazionale dell’aperitivo e chiesto un riscatto. Ripristinati i siti

Il logo di Campari fuori dalla sede del gruppo (Miguel Medina/Afp via Getty Images)
Il logo di Campari fuori dalla sede del gruppo (Miguel Medina/Afp via Getty Images)

Campari, il colosso italiano dell’aperitivo, è rimasto vittima di un attacco ransomware che ha messo ko gran parte della rete informatica. La società si unisce così alla lista di grandi aziende italiane finite nel mirino del crimine informatico, tra cui Enel, Luxoottica, Geox e Carraro.

L’attacco che ha interessato l’infrastruttura informatica della multinazionale produttrice di vini, liquori e bibite dal 1860 è avvenuto nel primo fine settimana di novembre. La stessa azienda ha prontamente diramato un comunicato stampa nel quale informa che presumibilmente il 1° novembre la società è stata vittima di quello che definiscono un attacco malware. Il virus responsabile dell’attacco sarebbe il ransomware Ragnar Locker.

La società di cybersecurity inglese Sophos spiega che, dopo essere stato scaricato dalla vittima, il ransomware si nasconde sfruttando una virtualbox che consente al sistema operativo ospite di condividere cartelle e unità come se si trattasse di una semplice condivisione di rete all’interno di una macchina virtuale.

Con questo stratagemma gli aggressori affermano di aver sottratto 2 Terabyte di file non crittografati e hanno avanzato una richiesta di riscatto del valore di 15 milioni di dollari. Inoltre, tramite il ransomware, gli aggressori avrebbero crittografato la maggior parte dei server di Campari, bloccando la rete informatica in 24 paesi.

L’azienda ha sospeso temporaneamente i suoi servizi informatici e ora è al lavoro su quello che hanno definito un “progressivo riavvio in condizioni di sicurezza”. Nel frattempo l’azienda sta collaborando con le autorità competenti per far luce sull’accaduto come richiesto da norme nazionali e internazionali. Nel frattempo i siti del gruppo Campari sono tornati online e l’emergenza sembra essere rientrata.

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[Fonte Wired.it]