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martedì, Ott 26

Cantine Ferrari, Telepass e Philips IIG raccontano la rivoluzione digitale



Da Wired.it :

Giuseppe Stigliano, esperto di Retail Marketing Innovation e Business Innovation, ha intervistato i più alti dirigenti di Cantine Ferrari, Telepass e Philips IIG per fare il punto sulle sfide digitali che stanno affrontando le imprese italiane

Italian Leaders and Dreamers

Al solo pronunciare “Italian Leaders and Dreamers” si coglie un’assonanza di attributi che è in realtà la chiave di volta per comprendere come le migliori imprese italiane stiano affrontando questa fase di transizione e rivoluzione digitale. La nuova produzione di One More Pictures e Videocittà, disponibile online da oggi, è un viaggio attraverso storie aziendali, nuovi modelli di business, rivoluzioni marketing e la concretezza dei manager che stanno conducendo Cantine Ferrari, Telepass e Philips IIG verso le nuove opportunità emergenti.

Il conduttore di eccellenza per questo appuntamento è Giuseppe Stigliano, AD di Spring Studios e docente di Retail Marketing Innovation presso IULM, nonché professore di Business Innovation prezzo l’Università Cattolica. In sintesi, un noto formatore-imprenditore per altro autore con il guru internazionale Philip Kotler di “Retail 4.0 – 10 Regole per l’Era Digitale” (Mondadori, 2018)” e “Onlife Fashion – 10 regole per un mondo senza regole” (Hoepli, 2021).

rivoluzione digitale
Giuseppe Stigliano, Matteo Bruno Lunelli, Simona Comandè, Gabriele Benedetto

Come sopravvivere in un mondo dominato dall’intelligenza artificiale?

Quando si parla di aziende storiche o tradizionali il pensiero non può che correre alle sfide digitali del presente e del futuro. Anche se in verità ci si dimentica che un’impresa di lungo corso è tale poiché ha saputo sempre adattarsi al cambiamento; chi lo subisce passivamente di solito si coniuga al passato remoto.

Bisogna però riconoscere che l’accelerazione digitale e il lock-down hanno cambiato molti dei presupposti su cui le aziende avevano fondato i propri modelli di business e processi operativi. Anche solo la comunicazione oggi tende a essere fortemente bi-direzionale e sempre più in tempo reale.

Come ricorda Stigliano “il mercato è diventato più orizzontale, inclusivo e social; le informazioni circolano a una velocità straordinaria e coloro che fino al recente passato si potevano definire destinatari delle campagne di marketing e comunicazione oggi ne sono co-autori“. Siamo in una fase dove i beni e i servizi in molti casi vengono co-prodotti, co-creati, co-disegnati.

È una sorta di carosello delle parti dome le aziende e le marche hanno un ruolo diverso rispetto al passato. “È divenuto indispensabile offrire prodotti e servizi che corrispondano sempre alle aspettative, dimostrare correttezza e trasparenza verso tutti gli attori della catena del valore, agire in armonia con l’ambiente e le persone, essere presenti in modo significativo in tutti i punti di contatto“, sottolinea Stigliano.

Comunicare in modo coinvolgente, saper dialogare (e quindi saper dare ascolto), personalizzare la relazione con i clienti senza invadere la loro privacy, valorizzare chi dimostra fedeltà, favorire e ricompensare l’advocacy, ossia coloro che segnalano e raccomandano ad altri il brand e i suoi prodotti“.

Si è passati praticamente da una voce di impresa tendente al monologo a un dialogo su piani e dimensioni diverse; a volte anche con registri eterogenei. Evidente quindi l’esigenza di nuove competenze e strumenti da integrare a quelli tradizionali.

I manager di tutto il mondo sono chiamati a comprendere appieno gli effetti della cosiddetta trasformazione digitale, e quindi a padroneggiarne le dinamiche, individuando le ripercussioni e le opportunità per la propria azienda“, ricorda Stigliano.

I leaders-dreamers

Giuseppe Stigliano nel format “Italian Leaders and Dreamers” domanda agli amministratori delegati di alcune fra le più importanti aziende internazionali quali possano essere le strade da percorrere “per restare rilevanti in un mondo dominato da algoritmi e intelligenze artificiali“. E così ha approfondito aspetti come la sostenibilità ambientale, i dati, la tecnologia e l’innovazione con Matteo Bruno Lunelli, Presidente e Amministratore Delegato delle Cantine Ferrari; Gabriele Benedetto, Amministratore Delegato di Telepass; e Simona Comandè, General Manager di Philips IIG.

Matteo Bruno Lunelli è il Presidente e AD delle Cantine Ferrari e Presidente di Fondazione Altagamma, che riunisce le imprese dell’alta industria culturale e creativa italiana. Bocconiano, ex Goldman Sachs ma anche appassionato d’arte e membro del board della Fondazione Arnaldo Pomodoro. Nel 2016 ha assunto la Presidenza di The International Wine & Spirit Competition di Londra (IWSC); una carica riservata alle figure influenti del mondo del vino e dei liquori. “Come avete fatto a scalzare dal podio della Formula 1 lo champagne con la bollicina italiana”, ha scherzosamente domandato Giuseppe Stigliano.

Gabriele Benedetto dal 2016 è il CEO di Telepass, il primo enabler italiano per una mobilità integrata, sicura e sostenibile. Bocconiano, esperto nella consulenza direzionale con solide esperienze in Sony Europe, Capgemini e Value Partners. È sotto la sua gestione che viene varato Telepass Pay, il circuito sicuro e veloce per il pagamento di tutti i servizi legati alla mobilità personale. “Come diavolo avete fatto?”, gli ha chiesto schiettamente Giuseppe Stigliano.

Simona Comandè dal primo febbraio 2019 è il General Manager di Philips IIG ( Israele e Grecia). Chimica, giovane e con un percorso professionale di oltre 20 anni all’interno di aziende multinazionali leader nell’Healthcare come J&J Medical e Cardinal Health. Il suo mandato è complesso ma la priorità è portare a compimento il processo di trasformazione puntando su innovazione e customer first. “Che cos’è Philips oggi?”, ha posto come prima domanda Giuseppe Stigliano.

 





[Fonte Wired.it]