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domenica, Gen 22

Capodanno cinese, 10 cose da sapere



Da Wired.it :

Quando i componenti più anziani della famiglia aprono le hongbao, significa che il capodanno cinese è ormai arrivato. Dentro quelle buste rosse ci sono delle banconote, infilate dalle figlie e dai figli in età lavorativa. Buste che vengono aperte anche dai componenti più piccoli, anche se in quel caso le banconote dentro le buste sono un po’ meno. Sono passate già alcune settimane dall’inizio del 2023, eppure c’è una parte di mondo (e pure bella grossa) che festeggia solo in questi giorni l’inizio del nuovo anno. Si tratta di quella parte di mondo che celebra il cosiddetto capodanno lunare.

  1. Perché si chiama capodanno lunare o cinese?
  2. Dove si festeggia?
  3. Quando si festeggia?
  4. Qual è la storia?
  5. Perché questo è l’anno del coniglio (ma in Vietnam del gatto)?
  6. Qual è la leggenda alla base dei segni zodiacali?
  7. Come si festeggia?
  8. Che cos’è il festival delle lanterne?
  9. Che cosa si mangia?
  10. Perché in Giappone non si festeggia ma a Okinawa sì?

Perché si chiama capodanno lunare o cinese?

La festività si chiama capodanno lunare perché segue il calendario lunisolare, i cui mesi sono cicli lunari. In Asia orientale si individua la data seguendo il calendario cinese ed è per questo che molto spesso nel mondo ci si riferisce alla festività chiamandola capodanno cinese, pur venendo celebrata non solo nella Repubblica popolare cinese ma anche altrove.

Dove si festeggia?

Il capodanno lunare si celebra in gran parte dei paesi dell’Asia orientale, seppure molto spesso con tradizioni, rituali e simbologie diverse. Oltre alla Cina continentale, si festeggia ovviamente anche a Taiwan, il cui nome ufficiale è d’altronde ancora Repubblica di Cina e ha talvolta preservato persino tradizioni più antiche della cultura cinese. Fuochi d’artificio anche in Corea del Sud e in Vietnam. Non in Giappone, che ha abbandonato la tradizione già nel 1873.

Quando si festeggia?

Si festeggia ogni anno tra il 21 gennaio e il 20 febbraio del calendario gregoriano. Per il 2023 cade molto presto, domenica 22 gennaio. 

Qual è la sua storia?

In ogni luogo ci sono racconti diversi. Il capodanno cinese ha una storia di circa 3.500 anni. Si ritiene che possa aver avuto origine nella dinastia Shang (1600-1046 a.C.), quando le persone tenevano cerimonie sacrificali in onore di divinità e antenati all’inizio o alla fine di ogni anno. Era diventata soprattutto un’usanza per benedire i raccolti al volgere del cambio delle stagioni. Nel corso dei secoli si aggiungono nuove tradizioni, come quelle di mandare biglietti di auguri, consegnare torte e soldi ai parenti. In due riprese, i governi cinesi hanno cercato di eliminare la tradizione, salvo poi reintrodurla. 

La prima volta è successo nel 1928, quando nell’allora Repubblica di Cina (che a quel tempo governava tutta la Cina continentale ma non Taiwan, colonizzata dal Giappone) il governo nazionalista del Kuomintang decretò che il capodanno sarebbe caduto il 1 gennaio del calendario gregoriano. La decisione fu abbandonata a causa della schiacciante opposizione popolare. Nel 1967, durante la Rivoluzione culturale lanciata da Mao Zedong, le celebrazioni ufficiali furono vietate ma le vecchie abitudini furono ripristinate nel 1980, quando Deng Xiaoping lanciò l’epoca di riforma e apertura.

Perché questo è l’anno del coniglio (ma in Vietnam del gatto)?

Così come si è abituati in Occidente, anche in Asia ci sono 12 segni zodiacali. Non sono però gli stessi. E soprattutto la logica con i quali vengono assegnati è diversa: non variano a seconda del periodo dell’anno in cui si nasce, ma proprio dall’anno. Cioè a ogni anno corrisponde un segno diverso. E il ciclo si ripete dunque ogni 12 anni. L’anno che si apre il 22 gennaio sarà appunto quello del coniglio, mentre il precedente era quello della tigre. Nel 2024 toccherà al dragone. Non dappertutto però è così. Vietnam e Cina condividono 10 dei 12 segni del calendario zodiacale, ma i vietnamiti onorano il gatto invece del coniglio e il bufalo invece del bue. Quest’anno, infatti, ad Hanoi e dintorni si festeggia non l’anno del coniglio, ma quello del gatto.

Qual è la leggenda alla base dei segni zodiacali?

Secondo il mito, i 12 animali dello zodiaco cinese sono stati selezionati attraverso una gara. Per vincere, gli animali dovevano attraversare un fiume a corrente rapida e raggiungere il traguardo sulla riva. Dopo varie peripezie, ad arrivare per primi sono in questo ordine: topo, bue, tigre, coniglio, dragone, serpente, cavallo, capra, scimmia, gallo, cane e maiale. L’ordine del calendario lunare segue l’esito della gara, dove il topo è il primo animale a iniziare la sequenza e il maiale è l’ultimo. 

Come si festeggia?

La notte dell’ultimo dell’anno è caratterizzata da un ricco banchetto. Dopo cena, è tradizione comune andare nel tempio più vicino. Anche per i tanti non religiosi, in molti casi si tratta più di un rito che di un atto di fede. Le celebrazioni si snodano poi lungo ben 15 giorni, con un calendario più denso nei primi giorni. A partire dal capodanno vero e proprio, noto come Festa di primavera in cui si è chiamati all’accoglienza delle divinità del cielo e della Terra a mezzanotte. È una pratica tradizionale quella di accendere fuochi d’artificio, bruciare bastoncini di bambù e petardi. Ci sono poi (anche all’estero) gruppi di danza del leone, nati per allontanare gli spiriti maligni. È il giorno anche in cui si scambiano le buste rosse



[Fonte Wired.it]