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Carrozzine elettriche, perché il Servizio sanitario nazionale sta negando il rimborso delle batterie

da | Giu 18, 2025 | Tecnologia


Da gennaio 2025 è entrato in vigore il nuovo decreto tariffe, che ha aggiornato – dopo oltre vent’anni – le tariffe relative ai Livelli essenziali di assistenza (Lea). Un provvedimento atteso da anni, che però sta generando incertezze e difficoltà in molte Regioni, soprattutto per quanto riguarda gli ausili alla mobilità delle persone con disabilità, come le batterie per le carrozzine elettriche.

Uno dei primi casi si è registrato in Veneto, dove alcune aziende sanitarie hanno cominciato a negare i rimborsi per la sostituzione delle batterie, un tempo coperte dal Servizio sanitario nazionale. L’assenza di indicazioni chiare nel nuovo decreto, unita a una documentazione frammentaria e poco accessibile, ha aperto un vuoto normativo che rischia di tradursi in un grave danno economico e sociale per le persone con disabilità.

“Il problema nasce dal fatto che se prendi un decreto scritto nel 2017 e adotti le nuove tariffe per dare attuazione a quel decreto tale e quale nel 2025, senza tener conto dell’evoluzione del sistema e dei bisogni della popolazione, inevitabilmente emergono delle incongruenze”, spiega Lisa Noja, consigliera regionale in Lombardia, avvocata e attivista che ha depositato un’interrogazione per chiedere alla Giunta chiarimenti e interventi urgenti.

Il quadro incerto

Nel precedente decreto tariffe del 1999, rimasto in vigore fino al 2024, erano previste voci di spesa specifiche per le riparazioni degli ausili, tra cui anche la sostituzione delle batterie. Il nuovo decreto, invece, prevede che le Regioni acquistino le carrozzine elettriche tramite gare pubbliche, includendo nei contratti anche manutenzione e riparazioni. Tuttavia, questa modalità si scontra con la realtà dei fatti: ormai le carrozzine elettriche non sono prodotti standardizzabili come sedie da ufficio, ma dispositivi personalizzati che devono adattarsi alle esigenze fisiche di ogni persona.

Nel frattempo, le Regioni si trovano in una situazione di stallo. Senza le gare, non possono garantire la copertura delle riparazioni. Ma le gare stesse sono difficili da impostare, soprattutto per ausili ad alta adattabilità come le carrozzine motorizzate. Il risultato è che ogni Regione agisce in autonomia, anche se non tutte hanno le stesse disponibilità economiche, cosa che aumenta disomogeneità e diseguaglianze.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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