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Ai Weiwei: ora puoi alzare il suo celebre dito medio in qualunque luogo del mondo

Ai Weiwei: ora puoi alzare il suo celebre dito medio in qualunque luogo del mondo



Da Wired.it :

Nei momenti di rabbia estrema, conoscete forse un gesto più liberatorio che alzare il dito medio? Noi no. E lo stesso possiamo dire di Ai Weiwei, l’artista giapponese divenuto celebre per la trovata di alzare il dito medio contro quelli che definisce “bastioni del potere”, immortalando il gesto con uno scatto. Tutto è cominciato nel 1995 dalla piazza Tienanmen di Pechino, il luogo dove ogni anno si celebra l’anniversario del massacro degli studenti del 1989. È stato proprio qui, infatti, che Weiwei ha scattato la prima foto della serie “Study of Perspective”, a cui ha poi aggiunto altre immagini simili per esprimere “la posizione e l’atteggiamento dell’esistenza individuale” di fronte a conflitti economici, sociopolitici o culturali.

Spesso ci dimentichiamo di avere un dito medio, o facciamo a meno di usarlo. Penso sia giusto ricordare che questa parte del corpo può essere indirizzata contro qualcosa – un’istituzione o chi detiene un potere – per fargli sapere, e prendere coscienza noi stessi, che esistiamo”, scrive l’artista sul sito ufficiale del progetto. E ora, a distanza di quasi 20 anni dall’inizio della sua carriera, l’artista è pronto a lanciare una nuova iniziativa artistica, “Middle Finger”, in collaborazione con il portale Avant Arte. L’idea è quella di invitare gli utenti ad alzare il dito medio ovunque vogliano, grazie ad una piattaforma che permette di selezionare un qualunque luogo da Google Maps, di fronte a cui posizionare il medio virtuale di Weiwei. E poi, naturalmente, scattare una foto, da condividere sui social con l’hashtag #studyofperspective. Tutti gli scatti saranno poi condivisi, in forma anonima, sulla piattaforma “Middle Finger”, così da essere visibili al pubblico.

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Ma non è tutto. Ai Weiwei vuole davvero aiutarci ad esprimere tutto il nostro disappunto attraverso un gesto iconico quale quello del dito medio. Proprio per questo, ha reso disponibile una foto e una GIF del suo dito, da scaricare per essere utilizzati a piacimento degli utenti. Un’iniziativa che sembra essere piuttosto apprezzata dagli appassionate d’arte e non. Nel momento in cui state leggendo, infatti, il progetto ha raccolto oltre 15000 foto che mostrano il gesto del dito medio di fronte a luoghi iconici come la Cattedrale di San Basilio nella Piazza Rossa di Mosca, la Trump Tower di New York, un jet Ryanair in chissà quale parte del mondo e via dicendo. Insomma, da oggi in poi ricordate pure che alzare il dito medio non è maleducazione. È un’arte.





[Fonte Wired.it]

Nato, un gruppo di cybercriminali russi ha messo le mani sulle email dei funzionari
| Wired Italia

Nato, un gruppo di cybercriminali russi ha messo le mani sulle email dei funzionari | Wired Italia



Da Wired.it :

La Nato è nel mirino dei cybercriminali russi. Secondo quanto riportato da un rapporto Proofpoint, il gruppo TA473 – noto anche con il nome di “Winter Vivern” – sta sfruttando attivamente, “almeno da febbraio 2023”, la vulnerabilità CVE-2022-27926 del software applicativo Zimbra per rubare le email di funzionari, militari e diplomatici della Nato. Nel dettaglio, l’attacco segue un iter ben preciso. Per cominciare, il gruppo utilizza strumenti di scansione come Acunetix per identificare i portali webmail collegati all’organizzazione privi di patch, così da essere certo di colpire le vittime a cui è interessato.

Una volta che la fase di ricognizione è terminata, i cybercriminali inviano email di phishing spacciandosi per risorse governative, così da convincere il destinatario ad aprire il messaggio. Al suo interno, infatti, si trovano collegamenti ipertestuali che sfruttano la “vulnerabilità nota per eseguire i payload JavaScript all’interno dei portali webmail della vittima”. Questi stralci di codice consentono al gruppo TA473 di rubare nomi utente e password e archiviare token dai cookies. E una volta in possesso di queste informazioni, i cybercriminali possono accedere liberamente alle caselle di posta elettronica delle vittime.

Una strategia di successo, che sembra trovare il suo punto di forza nella diligenza del gruppo TA473 nella ricognizione pre-attacco, che si concentra sul capire quale portale utilizza il loro obiettivo prima di creare le email di phishing e impostare la funzione della pagina di destinazione. Sembra essere proprio questo a rafforzare la strategia di attacco dei cybercriminali, permettendogli di accedere a informazioni sensibili sulle webmail compromesse o rimanere collegati agli account per monitorare le comunicazioni per un certo periodo di tempo.

Inoltre, come se non bastasse, i cybercriminali del gruppo TA374 possono anche utilizzare gli account violati per eseguire attacchi di phishing laterali e promuovere la loro infiltrazione nelle organizzazioni bersaglio. Insomma, nonostante i ricercatori ritengano che il gruppo non sia troppo sofisticato, è evidente che utilizzi un approccio operativo efficace che funziona anche contro obiettivi di alto profilo che non riescono ad aggiornare le patch di sicurezza abbastanza rapidamente. Un’abilità da non sottovalutare nella cyberguerra tra Russia e Occidente.



[Fonte Wired.it]

Ragazze elettriche è una serie d’impatto che funziona a corrente alternata
| Wired Italia

Ragazze elettriche è una serie d’impatto che funziona a corrente alternata | Wired Italia



Da Wired.it :

C’è qualcosa di squisitamente eversivo alla base della storia raccontata nella serie Ragazze elettriche (The Power), disponibile dal 31 marzo su Prime Video, e prima ancora dal romanzo omonimo di Naomi Alderman da cui è tratta: l’eventualità, cioè, che le adolescenti di tutto il mondo sviluppino la facoltà di produrre letali scariche elettriche dalle mani, ribaltando così qualsiasi equilibrio di potere prestabilito. A tutte le ragazze, quindi, viene data la possibilità di sfuggire alle situazioni più varie di sottomissione, dalla violenza sessuale alla misoginia, dalla limitazione dei diritti riproduttivi alle “banali” battute per strada. Nel libro questo rovesciamento del patriarcato viene condotto a limiti estremi, bisogna capire se la serie – di cui per ora sono disponibili i primi tre episodi – si spingerà a lambire una situazione in cui i confini tra utopia e distopia si confondono.

L’adattamento seriale, curato con buona dosa di fedeltà alla materia letteraria da parte della stessa Alderman, assieme a Raelle Tucker e Sarah Quintrell, parte con una certa lentezza a descrivere la varie protagoniste le cui storie procedono per ora parallele: incontriamo dunque Allie (Halle Bush), una ragazza che trincera dentro un mutismo selettivo la rabbia provocata da una situazione d’abuso; Tatiana (Zrinka Cvitesic), moglie del premier moldavo, insofferente al suo ruolo; Roxy (Ria Zmitrowicz), la figlia illegittima e ambiziosa di un gangster londinese; il giornalista nigeriano Tunde (Toheeb Jimoh, già visto in Ted Lasso), che si trova a raccontare il destino delle giovani donne attorno a lui; e infine Margot (la sempre impeccabile Toni Collette), sindaca di Seattle, e la figlia emotivamente ribelle Jos (Auli’i Cravalho).



[Fonte Wired.it]

ChatGPT, OpenAi lo blocca in Italia
| Wired Italia

ChatGPT, OpenAi lo blocca in Italia | Wired Italia



Da Wired.it :

OpenAi disabilita l’accesso di ChatGPT in Italia. Lo ha deciso la startup che ha sviluppato il potente chatbot conversazionale dopo che il Garante della privacy italiano ha imposto un blocco temporaneo del trattamento dei dati personali degli utenti. Wired ha contattato OpenAi, che in risposta all’attività del Garante per la protezione dei dati personali spiega: “Abbiamo disabilitato ChatGPT per gli utenti in Italia secondo la richiesta del Garante italiano. Siamo impegnati a proteggere la privacy delle persone e riteniamo di aver rispettato il Gdpr e altre leggi sulla privacy”. Da OpenAi fanno inoltre sapere: “Siamo attivamente impegnati a ridurre i dati personali nell’addestramento dei nostri sistemi di Ai come ChatGPT perché vogliamo che le nostre Ai imparino informazioni sul mondo, non rispetto a singoli individui. Crediamo che una regolamentazione sull’Ai sia necessaria, quindi intendiamo lavorare a stretto contatto con il garante ed educarli su come i nostri sistemi sono costruiti e utilizzati”. OpenAi fa infine sapere che: “I nostri utenti in Italia ci hanno fatto sapere che reputano ChatGPT utile per i compiti di ogni giorno e ci aspettiamo di poter rendere il servizio disponibile di nuovo quanto prima”.



[Fonte Wired.it]

Cie, come usarla al posto di Spid
| Wired Italia

Cie, come usarla al posto di Spid | Wired Italia



Da Wired.it :

Il governo continua a lavorare verso l’unificazione di Spid con la carta d’identità elettronica (Cie). Sul portale dedicato al documento dal ministero dell’Interno, sono stati infatti pubblicati alcuni aggiornamenti che riguardano nuove funzionalità della Cie.

La novità principale riguarda la possibilità per i cittadini di attivare online le proprie credenziali di livello 1 e 2, da utilizzare poi per accedere ai servizi della pubblica amministrazione. Finora la carta d’identità elettronica sfruttava solo il livello 3, l’unico che richiede la presenza fisica della carta, rilevata e letta attraverso l’utilizzo di un lettore o uno smartphone dotato di tecnologia Nfc.

I primi due livelli, che bastano per usufruire di quasi tutti i servizi proposti dalla pubblica amministrazione, presentano maggiore facilità di utilizzo: il primo richiede infatti solo l’inserimento di una coppia di credenziali, un username e una password; il secondo, oltre alle prime due, anche un terzo codice otp da inviare via mail o sms o tramite app.

Queste nuove funzionalità della Cie permetteranno finalmente di utilizzare il documento d’identità nella stessa maniera in cui era finora possibile usare solo lo Spid. Grazie all’app CIEid, sarà per esempio consentito inquadrare sul sito sul quale si vuole accedere il codice qr per essere abilitato a eseguire le varie operazioni, anche senza avere la carta con sé.

Come ci si registra

Chi già dispone della carta d’identità elettronica, potrà seguire due semplici passaggi prima di poterla utilizzare al posto dello Spid. Sarà innanzitutto necessario certificare l’app CIEid, registrando la carta o manualmente, o tramite lettura dei dati nfc, mediante l’inserimento del codice pin, e verificando il dispositivo ricevendo un codice otp via sms. Questo consentirà, in un secondo momento, di procedere all’attivazione delle credenziali di livello 1 e 2.

In alternativa, la registrazione può essere effettuata direttamente sul portale stesso, inserendo il proprio codice fiscale, il numero di serie del proprio documento e alcune cifre del codice puk ricevuto insieme alla Cie.

Una novità importante riguarda infine il codice pin. Finora, in caso di smarrimento, era infatti necessario recarsi presso gli uffici del comune di residenza per richiederne uno nuovo. Adesso è possibile recuperare via app sia il pin, sia il puk: quest’ultimo, necessario per recuperare il primo, richiede per il ripristino 48 ore.



[Fonte Wired.it]

Recensione Boox Note Air2 Plus, il tablet con lo schermo e-ink

Recensione Boox Note Air2 Plus, il tablet con lo schermo e-ink



Da Wired.it :

Onyx Boox Note Air2 Plus è un tablet come tutti gli altri, ma con lo schermo diverso dagli altri. Il suo display e-ink può tornare utile per una grande varietà di usi e funzioni, proponendolo come dispositivo trasversale che interseca svariate categorie di gadget tech. Grazie alla pennina capacitiva e al suo speciale schermo che riprende il feeling della carta può infatti fungere da prendi-appunti o supporto per disegnare, è naturalmente un ampio ereader per i libri digitali, ma anche un tablet con sistema operativo Android, ben consci delle ovvie limitazioni dell’inchiostro elettronico. Onyx ha dotato Boox Note Air2 Plus di un hardware di buon livello e lo ha reso compatibile con tantissimi formati di documenti. 

Elegante e ergonomico, anche per mancini

A livello costruttivo, Boox Note Air2 Plus punta su una elegante struttura in alluminio che abbassa lo spessore a 5,8 millimetri mentre l’ingombro della facciata è di 1872 x 1404 pixel e il peso si ferma a 445 grammi, risultando ben bilanciato. Il dispositivo punta su un’asimmetria delle cornici, con un bordo più pronunciato che facilita la presa della mano non impegnata durante la scrittura; sono considerati anche i mancini, che possono favorire la mano dominante ruotando sottosopra il dispositivo che adatterà la visualizzazione grazie all’accelerometro. Sul lato con cornice più stretta c’è l’aggancio magnetico per il pennino, che viene assicurato al tablet ancora meglio con la custodia ufficiale come quella parte del bundle, in pelle, che fa anche da stand. 

La confezione d’acquisto include il cavo usb type-c per la ricarica (senza caricatore) e la penna standard Pen Plus, quella Pro con gomma è acquistabile separatamente. Lo schermo e-ink è il vero fulcro del sistema con la sua risoluzione pari a 1872×1404 pixel e densità di 227 ppi. Grande quanto un foglio A4, cerca di riprodurre l’effetto della scrittura su un foglio di carta grazie allo speciale vetro protettivo Asahi che da un lato protegge il display e dall’altro garantisce un feeling naturale. 

I vari tratti del pennino



[Fonte Wired.it]