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Luna, il Giappone si prepara allo sbarco con la sonda Slim

Luna, il Giappone si prepara allo sbarco con la sonda Slim



Da Wired.it :

Anche Tokyo tenta l’allunaggio. Venerdì 19 gennaio, alle ore 16:00 (ora italiana) il lander giapponese Slim (abbreviazione di Smart lander for investigating moon) inizierà le operazioni per toccare il suolo della Luna. Se avrà successo, il Giappone sarà la quinta nazione a riuscirci, dopo Stati Uniti, Russia, Cina e India. La sonda della agenzia spaziale giapponese Jaxa, soprannominata “Moon sniper” (ovvero cecchino lunare), doveva essere lanciata nel 2021, assieme al telescopio spaziale X-ray Imaging and spectroscopy mission, tuttavia a causa di alcuni ritardi il lancio è stato posticipato al 2023 ed è stato effettuato il 6 settembre 2023. Dopo un viaggio di alcuni mesi Slim è arrivata correttamente in orbita lunare, il 25 dicembre 2023.

La missione

La missione della sonda Slim, costata 18 miliardi di yen, inizierà una fase di touchdown di 20 minuti, cercando di atterrare entro 100 metri dal suo obiettivo su un pendio di un cratere appena a sud dell’equatore lunare. Una precisione mai vista prima; praticamente niente in confronto all’area di atterraggio del modulo lunare Eagle dell’Apollo 11, che era un’ellisse di 20 chilometri di lunghezza e 5 chilometri di larghezza. La tecnologia di atterraggio di precisione targata Jaxa pare sia davvero innovativa. Già nel 2016 l’agenzia spaziale giapponese, all’inizio del progetto, ambiva a rivoluzionare la storia degli allunaggi: “Realizzando Slim, noi esseri umani otterremo un cambiamento qualitativo del tradizionale atterraggio: si passerà dallo scendere solo dove è facile, a poterlo fare dove veramente vogliamo”. Sfruttando tecnologie analoghe al riconoscimento facciale, il lander sarà in grado di identificare crateri lunari e determinare la sua posizione in tempo reale grazie ai dati registrati dalla ormai conclusa missione orbitale Kaguya.

La verifica dell’esito della missione richiederà circa un mese, durante il quale Slim utilizzerà anche le due mini-sonde che ha in dotazione per scattare foto della navicella spaziale, che saranno sviluppate in collaborazione con il colosso tecnologico Sony Group e diverse università giapponesi. Il primo, LEV-1, è un rover che si sposterà tramite un meccanismo di salto ed è dotato di un termometro e un misuratore delle radiazioni. LEV-2 (o Sora-Q) invece è un robot trasformabile rotolante ultracompatto di 250 grammi di peso e con due videocamere a bordo.



[Fonte Wired.it]

Google, perché funziona sempre peggio

Google, perché funziona sempre peggio



Da Wired.it :

Google è in difficoltà. L’azienda americana non riesce a risolvere il problema delle recensioni fasulle di prodotti che sfruttano astutamente le tecniche di ottimizzazione dei motori di ricerca (Seo) per migliorare l’indicizzazione e posizionarsi tra i primi risultati. Lo dimostra un recente studio realizzato da un gruppo di ricercatori dell’Università di Lipsia e l’Università Bauhaus di Weimar. Lo studio, intitolato Google sta peggiorando? Un’indagine longitudinale sullo spam Seo nei principali motori di ricerca”, è il frutto di un anno di analisi e osservazione su Google, Bing e DuckDuckGo.

Il team ha scoperto che “le pagine con il ranking più alto sono in media più ottimizzate e più monetizzate attraverso il marketing di affiliazione“. L’affiliate linking è un meccanismo che consente agli editori o possessori di siti web di guadagnare una percentuale sugli acquisti effettuati dai loro lettori. Ogni volta che un utente clicca su un link di un prodotto presente in una guida all’acquisto o una recensione viene rinviato direttamente su un sito e-commerce o il negozio online di un marchio. Se procede all’acquisto di qualsiasi oggetto presente su tali siti, l’editore riceve una piccola percentuale della cifra pagata. Questa attività consente da anni a molti magazine online il sostentamento. Niente di illegale o sbagliato: il problema sorge quando però si abusa di questa pratica. Il web si sta popolando sempre di più di contenuti editoriali scadenti solo per incrementare i ricavi ottenuti in questo modo. Il punto nevralgico è quindi il Seo e la costante ricerca di stratagemmi per ingannare Google e conquistare la cima delle pagine dei risultati. Tutti i motori di ricerca modificano regolarmente gli algoritmi per bloccare il fenomeno, ma di solito gli effetti sono solo temporanei, perché si trovano sempre nuovi modi per finire in cima alle ricerche.

Numero di pagine di un sito attraverso diverse scansioni

Cosa sta succedendo

I ricercatori sostengono che Google, Bing e DuckDuckGo condividono lo stesso problema e che di fatto stanno perdendo la battaglia con lo spam Seo. E la preoccupazione in relazione al futuro non può che montare ulteriormente soprattutto se si considera l’efficienza dell’intelligenza artificiale generativa. Si tratta dell’ennesimo campanello di allarme. Nel novembre scorso The Verge è stato fra i primi a puntare il dito sugli esperti Seo responsabili di questa falla nel sistema. Ovviamente non ha senso prendersela con l’intera categoria di professionisti, ma bisogna rendersi conto che il problema esiste e non è di facile risoluzione.

“Un gran numero di utenti social pensa che i motori di ricerca stiano diventando sempre meno capaci di trovare contenuti genuini e utili”, scrivono i ricercatori. “Un flusso di contenuti di bassa qualità continua a sommergere qualsiasi tipo di informazione utile nei risultati di ricerca”. In effetti l’analisi approfondita ha svelato che spesso le query nella stringa di ricerca producono nei risultati elenchi di contenuti editoriali scadenti, che, in alcuni casi, fanno pensare ci sia pure lo zampino dell’intelligenza artificiale.

Abbiamo scoperto che la maggior parte delle recensioni di prodotti meglio indicizzate nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca commerciali utilizzano il marketing di affiliazione, e quantità significative sono veri e propri Seo spam di recensioni di prodotti. Troviamo anche forti correlazioni tra il posizionamento nei motori di ricerca e il marketing di affiliazione, nonché una tendenza verso contenuti semplificati, ripetitivi e potenzialmente generati dall’intelligenza artificiale”.



[Fonte Wired.it]

Geolier, perché è l’artista più atteso di Sanremo 2024

Geolier, perché è l’artista più atteso di Sanremo 2024



Da Wired.it :

Il primo singolo che pubblica all’età di 18 anni è P Secondigliano con il cantante Nicola Siciliano. E da lì qualcosa ha iniziato a cambiare, fino ad arrivare al primo album, Emanuele. A oggi dopo i grandi sold out al PalaPartenope nel 2023, per il 2024 ci sono fra le varie date, anche quelle – 2 di queste già sold out – allo stadio Maradona (21-22-23 giugno 2024). Sarà il primo in assoluto a esibirsi live con 3 date allo Stadio del Napoli. Tutto questo porta a un’estrema popolarità e di conseguenza per molti, a tante preoccupazioni in più che per Geolier però, per ora, non sembrano interessarlo e nemmeno preoccuparlo:

Quando ti chiedono le foto non è un problema, quello è bello ma pure quando faccio le interviste mi chiedono “Sei stanco?”. È stanco il muratore, è stanco chi si rompa la schiena non io che sono stato a rispondere alle domande. Io sto sempre in studio, alla fine me la vivo molto bene poi quando, specialmente a Napoli, le persone mi trattano come come una star, come una persona di famiglia.

Ovviamente si pone anche qualche domanda e immagina come può essere accolto a Sanremo:

Tanta gente non mi conosce, arrivo lì e… Io spero solo che la gente capisca. Spero solo che la gente si sieda e dica ‘voglio sentire un po’ questo che c’ha da dire’.

L’importanza di portare un brano in napoletano è una responsabilità molto grande:

Per me è già una vittoria, ora può succedere di tutto, ne parlavo prima con altri: dovessi perdere o dovessi vincere, io quello che volevo fare l’ho fatto, volevo andare sul palco e cantare in napoletano. Sicuramente ho una responsabilità, io voglio portare la storia di Napoli. In questo momento stare sul palco e cantare in napoletano è una cosa storica. E anche per il periodo storico che stiamo affrontando, Napoli è sempre stata piena, Napoli h sempre seminato: ora stiamo raccogliendo i frutti.



[Fonte Wired.it]

Alieni, cosa farà la nuova missione per trovarli

Alieni, cosa farà la nuova missione per trovarli



Da Wired.it :

Cosmic è stato progettato per portare a termine una delle più grandi ricerche di intelligenza extraterrestre mai tentate, sfruttando le competenze di un gruppo globale di ingegneri del software, ingegneri di sistema e scienziati”, si legge sul sito del Seti.

Una delle caratteristiche più importanti della nuova architettura è che non interrompe le attività scientifiche del Vla. Le antenne dell’osservatorio continueranno a scandagliare il cielo alla ricerca di oggetti specifici come pulsar e supernove, mentre Cosmic si occuperà di analizzare e filtrare i dati. La configurazione del progetto inoltre incoraggia la collaborazione interistituzionale, permettendo a centri di ricerca in diverse parti del mondo di accedere e studiare le informazioni ottenute. La natura open source di Cosmic, infine, garantisce che il sistema possa integrare con facilità aggiornamenti futuri.

Le firme tecnologiche degli alieni

La ricerca di “tecnofirme” extraterrestri si basa sul presupposto che qualsiasi civiltà sufficientemente sviluppata emetta onde radio che possono essere captate da un dispositivo di ricezione.

La comunità scientifica si è rivolta agli algoritmi e all’apprendimento automatico per identificare queste firme tecnologiche, che rappresentano un ago nel pagliaio cosmico. Non sono mancati nemmeno sforzi per risolvere il problema della sovrabbondanza di dati, come nel caso del software sperimentale Blipss dalla Cornell University, che genera un “imbuto di segnali” utilizzando un algoritmo.

L’Istituto Seti ha in cantiere altri progetti che potrebbero tornare molto utili nel caso di un imminente contatto extraterrestre. Una delle iniziative più importanti in questo senso si basa sullo studio del linguaggio delle balene per creare un sistema di traduzione universale in grado di imparare in tempo reale in base alle onde emesse e ai tempi di risposta.

Questo articolo è apparso originariamente su Wired en español.



[Fonte Wired.it]

Sciopero 24 gennaio, i trasporti che si fermano, quando e dove

Sciopero 24 gennaio, i trasporti che si fermano, quando e dove



Da Wired.it :

Si preannuncia un tilt dei trasporti per il 24 gennaio, quando varie sigle sindacali hanno proclamato uno sciopero nazionale. Come riporta il sito della Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, per ventiquattro ore incroceranno le braccia i lavoratori del servizio pubblico locale iscritti a diverse sigle sindacali (esclusi quelli delle aziende Busitalia – Sita Nord dell’Umbria e Gruppo Arriva Italia di Udine) e quelli dell’Enav iscritti a Fit Cgil e Uiltrasporti (a Brindisi, Bologna e Verona anche quelli di altre sigle).

Quali saranno invece gli scioperi che interesseranno le singole regioni del paese?

  1. Toscana
  2. Trentino-Alto Adige
  3. Lombardia
  4. Lazio
  5. Emilia Romagna
  6. Marche
  7. Campania
  8. Sardegna
  9. Aeroporti ed Enav

Toscana

A Pisa dalle 17.30 alle 21.30 sciopereranno i dipendenti di Autolinee Toscane, per una mobilitazione proclamata da Fast Confsal. Il personale viaggiante di tutte le province della stessa azienda si fermerà invece da inizio servizio alle ore 4.14, dalle ore 8.15 alle ore 12.29, dalle ore 14.30 a termine del servizio (il personale restante per l’intero turno di lavoro).

Trentino-Alto Adige

A Bolzano, l’astensione dal lavoro interesserà dalle 15 alle 19 il personale della Sasa Spa.

Lombardia

Dalle ore 16.31 alle ore 20.31 l’Usb Lavoro Privato ha indetto lo sciopero del personale di Movibus di Milano. A Milano a rischio anche i mezzi di Atm, l’azienda dei trasporti pubblici cittadini.

Lazio

Usb Lavoro Privato ha invitato ad astenersi dal lavoro i lavoratori di Cialone Tour Spa di Frosinone, dalle ore 10.30 alle ore 14.30. A Roma sciopera il personale Atac. Il servizio sarà garantito esclusivamente durante le fasce di legge (da inizio del servizio diurno alle ore 8.29 e dalle ore 17.00 alle ore 19.59). Lo sciopero riguarda l’intera rete Atac (compresi  i collegamenti eseguiti da altri operatori in regime di subaffidamento) e l’intera rete dei gestori RomaTpl e Ati Autoservizi Troiani/Sap nel territorio di Roma Capitale e nei comuni della città metropolitana serviti.

Emilia Romagna

A Parma Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Orsa hanno proclamato dalle 17 alle 21 uno sciopero dei dipendenti della Tep Spa. A Bologna, i servizi automobilistici e filoviari Tper dei bacini di servizio di Bologna e Ferrara (bus e corriere) osserveranno le fasce di garanzia dalle ore 8.30 alle ore 16.30 e dalle ore 19.30 a fine servizio.

Marche

A Fermo a incrociare le braccia dalle ore 8.30 alle ore 17 e dalle ore 20 sino a fine servizio sarà il personale della Steat.

Campania

Il personale dell’Eav a Napoli si fermerà per tutta la giornata, fermo restando il rispetto delle fasce di garanzia. Lo stesso, nelle medesime modalità, accadrà a Salerno con i lavoratori di Busitalia Campania.

Sardegna

Nota a margine che non riguarda il settore dei trasporti, ma quello dell’energia: Ugl Chimici-Energia ha infatti proclamato anche dalle 11 alle 12 del 24 gennaio lo sciopero dei lavoratori di E-Distribuzione.

Aeroporti ed Enav

Per quanto riguarda il personale Enav, lo sciopero nazionale è di 4 ore, dalle ore 13 alle 17. La stessa fascia osserveranno anche i controllori di volo degli aeroporti Valerio Catullo di Verona, Marconi di Bologna e Brindisi.



[Fonte Wired.it]

Tumore al colon e al retto, aumento dei casi tra i più giovani

Tumore al colon e al retto, aumento dei casi tra i più giovani



Da Wired.it :

Negli Stati Uniti i casi di tumore al colon e al retto stanno aumentando in maniera drammatica tra le persone con meno di 50 anni. Fino a vent’anni fa, nella fascia di popolazione tra i 30 e i 50 anni, il tumore al colon era la quarta causa di morte per cancro sia tra gli uomini che tra le donne, mentre oggi è diventato la prima causa di morte per gli uomini e la seconda per le donne, dopo il cancro al seno. Gli scienziati non hanno ancora individuato una causa, ma sospettano possa essere causato da fattori ambientali.

La nuova tendenza è stata osservata dal report annuale dell’American cancer society, in cui viene evidenziato come al diminuire dei casi di cancro tra le persone con più di 65 anni, stia corrispondendo un incremento della malattia nelle fasce di età inferiori ai 50 anni e in particolare tra le persone tra i 30 e i 40 anni. Inoltre, il calo dipende soprattutto alla diminuzione dei tumori alla prostata e di quelli legati al fumo, mentre è stata registrata un’insorgenza di quelli al colon e al retto.

“Da un paio di decenni notiamo che i pazienti della nostra clinica sembrano essere sempre più giovani”, ha dichiarato alla Nbc la dottoressa Kimmie Ng, direttrice del Young onset colorectal cancer center di Boston, che ha contribuito alla stesura della ricerca: “Questo rapporto conferma la realtà di queste osservazioni”. La situazione è particolarmente grave perché le persone giovani tendono ad accorgersi della malattia solo in stadi avanzati, rendendo il tumore più difficile da curare e aumentando quindi i casi letali.

I sintomi si presentano con dolori addominali, sangue nelle feci, perdita di peso involontaria e cambiamenti nelle abitudini intestinali, che spesso possono essere scambiati per problemi meno gravi, come emorroidi o indigestioni e quindi essere sottovalutati. Inoltre, secondo la dottoressa Ng, molti pazienti diagnosticati con questa malattia sono persone che non corrispondono ai profili a rischio, quindi sedentarie o con problemi di obesità, ma che al contrario hanno stili di vita molto salutari, fanno sport o altre attività all’aperto.

Così, le cause di questa insorgenza di casi sono ancora un mistero per i medici, che hanno escluso anche i fattori ereditari, dato che solo un terzo delle persone diagnosticate hanno una qualche storia familiare tumorale o predisposizioni alla malattia. Per questo, secondo Ng e i suoi colleghi, si tratterebbe di “una combinazione di fattori ambientali” che “probabilmente sta cambiando il nostro microbioma o il nostro sistema immunitario, portandoci a diventare più suscettibili a questi tumori in età più giovane”.



[Fonte Wired.it]