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L’intelligenza artificiale è il nuovo mantra di Samsung

L’intelligenza artificiale è il nuovo mantra di Samsung



Da Wired.it :

L’AI interviene inoltre nelle scene più dinamiche rendendo le immagini decisamente più nitide. La funzione Motion Enhancer Pro si apprezza soprattutto quando si guardano gli eventi sportivi. Interessanti anche le innovative funzioni di accessibilità: i TV Samsung Neo QLED possono infatti essere controllati con i gesti dai non udenti, mentre per i non vedenti la funzione Audio Subtitle trasforma in tempo reale i sottotitoli in audio.

Prodotti per tutti

L’azienda coreana ha rinnovato anche la sua gamma di prodotti Life Style in particolare il proiettore The Premiere 8K, il primo a supportare un sistema di trasmissione wireless in grado di trasferire senza fili i contenuti a questa risoluzione. Agli utenti premium si rivolge anche il nuovo Bespoke AI Family Hub con 4 porte. Il frigorifero monta uno schermo da 32” e dispone del sistema AI Vision Inside che utilizza una camera interna per riconoscere fino a 33 diversi alimenti, suggerendo ricette ad hoc e monitorando la scadenza dei cibi per ridurre lo spreco.

Samsung ha annunciato durante la kermesse americana anche l’arrivo della serie Galaxy Book4, la linea di laptop che integra al meglio le nuove funzioni di intelligenza artificiale, in particolare quelle di Microsoft Copilot.

Gli inaspettati

Due sono però i prodotti che hanno generato maggiore interesse e curiosità, il Micro Led trasparente e l’assistente domestico Ballie. Il display, che si presenta come un vetro trasparente, è in grado di riprodurre immagini e grafica ad alta risoluzione, inoltre disponendo di un design modulare le sue dimensioni possono essere personalizzate a seconda delle necessità. Al momento sembra essere più rivolto ad applicazioni professionali ma potrebbe essere utilizzato anche in ambienti domestici.

La casa è invece il luogo ideale dove lasciare gironzolare Ballie, il robottino tutto fare che Samsung continua a sviluppare e migliorare. La nuova edizione mostrata in fiera è chiaramente supportata da funzioni di intelligenza artificiale più robuste, soprattutto nell’interazione con gli utenti usando il linguaggio naturale, inoltre dei piccoli proiettori permettono di visualizzare su muri e pavimenti informazioni e video che aiutano a rispondere alle domande in modo più coinvolgente. Rimane però ancora un concept senza una data certa di commercializzazione.



[Fonte Wired.it]

La Cina vuole usare AirDrop per avere i dati sensibili dei cittadini

La Cina vuole usare AirDrop per avere i dati sensibili dei cittadini



Da Wired.it :

Ancora una notizia allarmante in arrivo dalla Cina sul fronte della privacy. Secondo quanto riportato ieri da Bloomberg, un istituto di ricerca sostenuto dal governo cinese è riuscito a sviluppare una tecnica per crackare il registro criptato di un iPhone ed entrare in possesso di numeri di telefono, indirizzi email e nomi dei dispositivi di tutti coloro che utilizzano AirDrop per la condivisione dei contenuti. Il risultato di un lavoro che, a detta del governo cinese, è cominciato dopo che le autorità locali hanno scoperto che la funzione dei dispositivi Apple veniva utilizzata “per diffondere in modo anonimo informazioni inappropriate in luoghi pubblici”.

La storia di AirDrop in Cina, d’altronde, è alquanto unica nel suo genere. Non richiedendo una connessione a Internet, ma limitandosi soltanto al supporto del Blueetooth, nel corso degli anni la funzione di Apple si è rivelata uno strumento particolarmente utile per aggirare le politiche di censura del governo del paese. Nel 2019, per esempio, AirDrop è stato ampiamente utilizzato dai manifestanti cinesi per condividere slogan pro-democrazia durante le proteste a Hong Kong. E nel 2022, stando a quanto riportato dal New York Times, i giovani cinesi ne hanno fatto ampio uso per diffondere messaggi di opposizione alla politica di Xi Jinping. Di lì a poco, poi, Apple rilasciò l’aggiornamento iOS 16.1.1, limitando la possibilità di inviare/ricevere contenuti tramite AirDrop solo e soltanto agli iPhone venduti in Cina – e destando così non pochi sospetti al riguardo -.

Nonostante questo, la funzionalità di Apple ha continuato ad essere ampiamente utilizzata sul territorio cinese, tanto da convincere il governo ad adottare misure ben più rigide per limitare la diffusione di quei contenuti ritenuti scomodi per la sua incolumità. Di qui la volontà di supportare una ricerca per sviluppare uno strumento che gli permetta di controllare lo scambio di foto, video e documenti di ogni genere tra i cittadini. “Migliora l’efficienza e l’accuratezza della risoluzione dei casi – ha dichiarato l’ufficio giudiziario di Pechino a proposito della tecnica messa a punto per crackare l’AirDrop dei cittadini – e previene la diffusione di commenti inappropriati e di potenziali cattive influenze”.



[Fonte Wired.it]

Ecuador, perché è sull’orlo della guerra civile

Ecuador, perché è sull’orlo della guerra civile



Da Wired.it :

L’Ecuador è a un passo dalla guerra civile. Il presidente Daniel Noboa ha imposto lo stato di emergenza, dichiarando guerra ai narcotrafficanti e il “conflitto armato interno”, che prevede la mobilitazione dell’esercito in tutto il paese. La situazione è precipitata velocemente a seguito dell’evasione di José Adolfo Macias Villamar, noto come Fito e capo del gruppo criminale Los Choneros, considerato uno dei più potenti dello stato latinoamericano.

Lo stato di emergenza era già stato dichiarato meno di 4 mesi fa, durante la corsa elettorale per le presidenziali vinte da Noboa, dopo l’omicidio del candidato Fernando Villavicencio da parte dei narcotrafficanti. Una volta eletto, Noboa ha promesso un approccio molto duro nei confronti della criminalità organizzata, in particolare riprendendo il controllo delle carceri che, come riporta il New York Times, sono per un quarto in mano ai criminali.

L’evasione clamorosa

Anche per questo, l’evasione di Fito è avvenuta senza scalpore o fughe rocambolesche, le autorità si sono accorte solo all’appello serale della sua scomparsa, avvenuta pochi giorni prima del suo trasferimento in una prigione di massima sicurezza. Il governo ha immediatamente aperto una caccia all’uomo mobilitando molti soldati, ma i narcotrafficanti, probabilmente anche per coprire la fuga del boss, hanno scatenato una serie di rivolte lanciando un’ondata di violenze senza precedenti nel paese.

A partire da lunedì 8 gennaio, numerose carceri sono state prese in ostaggio dai detenuti e molti criminali sono evasi, in diverse città ci sono stati attentati contro i commissariati di polizia, saccheggi, attacchi a negozi e università, dieci persone sono state uccise e uomini armati hanno preso per alcune ore il controllo di una rete televisiva pubblica. Gli operatori hanno continuato a trasmettere le immagini dell’aggressione in diretta, che sono poi circolate tramite social in tutto il mondo, fino all’arrivo della polizia che ha arrestato tutti i responsabili.

La gran parte delle violenze, compreso l’assalto all’emittente pubblica, sono avvenute nella città costiera di Guayaquil, centro urbano più grande del paese e sede dei Los Choneros, nonché snodo per il traffico di droga internazionale. Negli ultimi anni l’Ecuador è diventato un centro sempre più importante per il narcotraffico latinoamericano, in particolare per la cocaina di cui Colombia e Perù, i due stati con cui confina a nord e a sud, sono i primi produttori al mondo. Di conseguenza sono aumentate anche le violenze, con circa 8 mila morti nel 2023, il doppio dell’anno precedente.

La reazione

Come riporta France 24, dopo l’assalto alla televisione pubblica, Noboa ha dichiarato il “conflitto armato interno”, un preludio alla guerra civile, indicando 22 cartelli di narcotrafficanti come “organizzazioni terroristiche e gruppi belligeranti non statali”. Di conseguenza, Parlamento e uffici pubblici sono stati evacuati, chiusi i negozi e le scuole, è stato introdotto il coprifuoco nelle ore serali e sospeso il diritto di assemblea per 2 mesi. Sono stati bloccati tutti i trasporti e la circolazione dei mezzi nelle strade, mentre l’aeroporto resta attivo solo per chi già munito di biglietto ed è circondato dalle forze dell’ordine.

Gli Stati Uniti hanno già offerto la loro assistenza alle autorità dell’Ecuador, che già contava sul supporto di Washington per avviare il cosiddetto Piano Phoenix del presidente Noboa, volto ad aumentare la sicurezza nel paese ma ancora non attuato, essendo passati solo tre mesi dalla sua elezione. Il piano consiste in un investimento di 800 milioni di dollari per creare una nuova unità di intelligence, costruire nuove prigioni di massima sicurezza, rafforzare i controlli nei porti e negli aeroporti e dotare di armi tattiche le forze di polizia. Di questi 800 milioni, si legge su Reuters, 200 saranno forniti dagli Stati Uniti sotto forma di aiuti militari, di cui le autorità dell’Ecuador hanno disperatamente bisogno.



[Fonte Wired.it]

Abuso d’ufficio, che cos’è il reato che il governo vuole cancellare

Abuso d’ufficio, che cos’è il reato che il governo vuole cancellare



Da Wired.it :

In vigore in Italia dagli anni Trenta, il reato di abuso d’ufficio è codificato dall’articolo 323 del codice penale e serve a punire chi approfitta del proprio incarico pubblico per avvantaggiare se stesso, o altri, o per danneggiare qualcuno. Il reato riguarda quindi i funzionari di qualunque tipo, come sindaci e amministratori, e prevede la reclusione del colpevole da uno a quattro anni. Il governo Meloni è intenzionato ad abolirlo, tramite la riforma della Giustizia proposta dal ministro Carlo Nordio.

L’articolo recita “salvo che il fatto non costituisca un più grave reato, il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio che, nello svolgimento delle funzioni o del servizio, in violazione di specifiche regole di condotta espressamente previste dalla legge o da atti aventi forza di legge e dalle quali non residuino margini di discrezionalità, ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti, intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto, è punito con la reclusione da uno a quattro anni. La pena è aumentata nei casi in cui il vantaggio o il danno hanno carattere di rilevante gravità”.

La sua funzione è quella di impedire agli amministratori di abusare, appunto, dei propri poteri o delle proprie prerogative, per migliorare le proprie condizioni economiche, avvantaggiare parenti o amici o danneggiare soggetti terzi, come i rivali politici. Essendo formulato per avere ambiti d’applicazione ampi e poco definiti, permette di aprire indagini più facilmente rispetto ad altri reati più gravi, come quello di corruzione, consentendo così alle autorità di poter individuare sia violazioni che altrimenti non verrebbero segnalate, sia a scoprire eventuali reati più gravi, che potrebbero passare inosservati senza la frequente apertura di indagini.

Allo stesso tempo, queste stesse caratteristiche hanno reso l’abuso d’ufficio oggetto di critica, in particolare da parte degli stessi funzionari pubblici che sostengono li esponga continuamente a procedimenti giudiziari rispetto a tutti i provvedimenti, anche più banali, che abbiano carattere discrezionale. Secondo loro, la facilità di aprire indagini sui provvedimenti, andrebbe anche a causare eccessi burocratici che rallenterebbero la pubblica amministrazione.



[Fonte Wired.it]

Luna, la Nasa ha rinviato le missioni Artemis

Luna, la Nasa ha rinviato le missioni Artemis



Da Wired.it :

Il progetto Artemis rappresenta anche un banco di prova per le tecnologie sviluppate nell’ambito di partnership pubblico-privato. La Nasa ha collaborato con Terran Orbital e Rocket Lab per lanciare la navicella Capstone, che attualmente sta esplorando la futura orbita di Gateway. Maxar Technologies fornirà invece l’energia e la propulsione alla stazione, mentre Northrop Grumman sta lavorando al modulo Halo, dove i primi astronauti di Gateway risiederanno e condurranno le loro ricerche. A SpaceX, infine, il compito di lanciare i moduli con un razzo Falcon Heavy alla fine del 2024.

Lo Space launch system della Nasa

Joel Kowsky/NASA

I programmi saranno anche un’opportunità per promuovere la diplomazia globale e le relazioni con le agenzie spaziali di tutto il globo. La Nasa sta collaborando con numerosi partner internazionali su Artemis: l’Agenzia spaziale europea (Esa) con il modulo di servizio Orion su Artemis 1 e l’I-Hab di Gateway (dove risiederanno gli astronauti), l’agenzia spaziale giapponese, che sta sviluppando una navicella di rifornimento merci per Gateway e sta progettando un rover lunare pressurizzato e l’agenzia spaziale canadese che sta costruendo un braccio robotico per la stazione. Sono in tutto ventuno i paesi hanno firmato gli Accordi Artemis, un tentativo del governo statunitense di stabilire rapporti di collaborazione per la futura esplorazione lunare internazionale.

Tuttavia, un progetto così ambizioso come il ritorno sulla Luna deve fare i conti anche con sfide politiche ed economiche. In primo luogo, i costi esorbitanti. Alcuni critici, come l’ex vice amministratore della Nasa Lori Garver, sottolineano l’elevato costo dello Space launch system dell’agenzia rispetto al più economico razzo Super heavy e Starship di SpaceX. Inoltre, i programmi spaziali a lungo termine, che passano attraverso governi americani con priorità diverse, possono rivelarsi vulnerabili ai cambiamenti politici. Capita che un programma non sopravviva a una transizione alla Casa Bianca. Se per esempio ex presidenti statunitensi come George W. Bush e Donald Trump hanno favorito le missioni lunari, Barack Obama si è concentrato maggiormente sui progetti legati a Marte. Bisogna considerare, però, che “Artemis ha attraversato indenne diverse amministrazioni presidenziali, il che è promettente. Ma ci sono ancora incertezze, considerando l’ingente investimento“, osserva Teasel Muir-Harmony, storico dello spazio e curatore del National air and space museum dello Smithsonian a Washington.

Questo articolo è precedentemente apparso su Wired en español



[Fonte Wired.it]

Echo è la serie Marvel che cambia le cose

Echo è la serie Marvel che cambia le cose



Da Wired.it :

È una (ex) villain, è disabile, discende dalla popolazione indigena Choctaw d’America: è Maya Lopez, (anti)eroina della serie Marvel Echo, dal 9 gennaio su Disney+. La più chiara indicazione che lo spinoff di Hawkeye si rifà allo stile e ai toni più cupi e ambigui delle serie su Daredevil & co che debuttarono su Netflix nel 2015 è intuibile non solo dal fatto che Echo fa parte dell’universo di Matt Murdock, ma anche e soprattutto perché all’inizio conosciamo la protagonista come una dei cattivi: “Credo che una delle cose più interessanti del personaggio sia il fatto che sia una villain” ha spiegato la regista e produttrice Sydney Freeland,Questo, secondo me, è il punto più attraente del progetto, uno degli aspetti più intriganti da esplorare”. Alaqua Cox riprende il ruolo di Maya Lopez, l’assassina incontrata da Occhio di Falco, in una serie che inequivocabilmente si dimostra molto più vicina alle serie Marvel di Netflix che agli spinoff degli Avengers. Lo fa eliminando brutalmente gli schemi ormai battuti di questi ultimi e la loro stucchevolezza, presentandosi come la storia tragica, violenta, drammatica e al contempo rinvigorente di una donna dal passato difficile.



[Fonte Wired.it]