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Influenza B, con la primavera è arrivato il suo momento?

Influenza B, con la primavera è arrivato il suo momento?



Da Wired.it :

La stagione dell’influenza non è ancora finita. Sebbene il numero di casi di sindromi simil-influenzali nel nostro Paese sia in diminuzione, come segnala l’ultimo aggiornamento della rete RespiVirNet, l’incidenza è ancora sostenuta. E, soprattutto in questo periodo e per i più piccoli, non va sottovalutato il contributo dei virus influenzali di tipo B. Diciamolo chiaro, però: non c’è alcun allarme.

Che cos’è l’influenza B?

Nel parlare comune usiamo il termine influenza per indicare una generica condizione di malessere che si manifesta con febbre, sintomi respiratori, dolori alle articolazioni e ai muscoli, talvolta anche disturbi gastrointestinali. Esistono tanti virus che possono provocare questa condizione, ma l’influenza vera e propria ha dei responsabili ben precisi: quattro tipi differenti di Orthomixoviridae (A, B, C e D). Di questi, quelli clinicamente rilevanti per l’essere umano sono il tipo A, che in genere guida le epidemie annuali di influenza, e il tipo B. A differenza del tipo A, i virus influenzali di tipo B (ne esistono due lignaggi chiamati B/Yamagata e B/Victoria) infettano quasi esclusivamente l’essere umano e accumulano mutazioni molto più lentamente.

Quali sono i sintomi dell’influenza B?

L’infezione da parte di un virus influenzale di tipo B si manifesta con i classici sintomi: febbre (anche alta), mal di gola, tosse, naso che cola e starnuti, stanchezza, dolori articolari e muscolari. In alcuni casi possono comparire anche dolore addominale e disturbi gastro-intestinali.

Anche se i casi di influenza da virus B sono meno frequenti, la malattia non è più lieve rispetto a quella provocata da virus di tipo A. Non va sottovalutata e può arrivare a richiedere un ricovero per complicanze. Nei casi più gravi, infatti, l’infezione può causare polmoniti, bronchiti, serie difficoltà respiratorie, infiammazioni del tessuto muscolare (miositi), miocarditi (infiammazioni del cuore) e sepsi.

Cosa fare?

Trattandosi di un’infezione virale, anche l’influenza di tipo B non si cura con gli antibiotici, ma i sintomi possono essere trattati con farmaci da banco come antipiretici e antinfiammatori. In genere la sintomatologia si attenua e scompare nell’arco di 7-10 giorni. Soprattutto in caso di febbre alta, di bambini piccoli e di persone fragili, è comunque doveroso rivolgersi al proprio pediatra o medico di famiglia che potrà indirizzare verso la terapia più opportuna.

Come si previene?

Oltre alle basilari norme igieniche, l’influenza si può prevenire attraverso la vaccinazione (attualmente in Italia sono disponibili vaccini antinfluenzali quadrivalenti che contengono 2 virus di tipo A e 2 virus di tipo B), proposta attivamente e gratuitamente a partire da ottobre alle persone più vulnerabili all’infezione e alle sue conseguenze: persone di età pari o superiore a 65 anni, donne in gravidanza o in post partum, persone dai sei mesi in su con condizioni cliniche concomitanti, etc. Il vaccino è comunque raccomandato per tutte le persone a partire dai sei mesi di età che non hanno controindicazioni al vaccino.



[Fonte Wired.it]

App di dating, un dipendente dell’Air Force arrestato per aver condiviso informazioni riservate

App di dating, un dipendente dell’Air Force arrestato per aver condiviso informazioni riservate



Da Wired.it :

Strana storia in arrivo dagli Stati Uniti. Secondo quanto riportato ieri dal Dipartimento di Giustizia, un dipendente dell’US Air Force è stato arrestato per aver condiviso informazioni militari altamente riservate su un’app di dating. Stando all’accusa, il tenente colonnello David Franklin Slater stava utilizzando l’applicazione per passare a una donna di identità dubbia informazioni estremamente sensibili sulla guerra in Ucraina. Le tempistiche della questione, a quanto pare, sono piuttosto strane. L’invasione russa, infatti, è cominciata alla fine di febbraio 2022 e, appena una settimana dopo – il 7 marzo, per l’esattezza – Slater ha ricevuto i primi messaggi di questa donna misteriosa. Che si tratti di un caso? Secondo l’accusa, assolutamente no.

Nonostante le conversazioni tra i due abbiano un tono senza dubbio intimo, è abbastanza chiaro che l’interlocutrice del tenente colonnello non puntasse ad altro che a carpirgli informazioni utili. Non a caso, tra i messaggi presentati dall’accusa ce ne sono alcuni che contengono anche domande piuttosto specifiche, come questo: “L’intelligence americana afferma che già il 100% delle truppe russe si trova sul territorio dell’Ucraina. Pensi che ci si possa fidare di queste informazioni?”. A preoccupare, però, sono state soprattutto le risposte di Slater, che ha condiviso con la sua interlocutrice informazioni riservate, inclusi gli obiettivi militari in Russia.

“Le persone che hanno accesso a informazioni Top Secret hanno determinate responsabilità. Le accuse contro il signor Slater mettono in discussione il fatto che egli abbia tradito tali responsabilità”, ha dichiarato il Procuratore degli Stati Uniti per il Distretto del Nebraska Susan Lehr, precisando che continuerà a lavorare con l’FBI e “l’Ufficio investigativo speciale dell’aeronautica per garantire la sicurezza” del paese. Nel frattempo David Franklin Slater è in attesa di comparire di fronte a un tribunale, che potrebbe decidere di punirlo con 10 anni di carcere e una multa fino a 250.000 dollari. Una punizione abbastanza severa per qualche conversazione su un’app di dating.



[Fonte Wired.it]

Economia di guerra, come funziona quella dell’Europa

Economia di guerra, come funziona quella dell’Europa



Da Wired.it :

La Commissione europea ha presentato la prima strategia industriale di difesa a livello comunitario. Un piano da “economia di guerra”. La mossa rappresenta una pietra miliare della politica estera europea, nata in reazione alle minacce poste dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e al crescente bellicismo di Mosca. Prevede di aumentare la preparazione alla guerra, con sussidi per far crescere la capacità produttiva, accumulare scorte, incoraggiare gli investimenti e uno stretto coinvolgimento dell’Ucraina.

La Strategia industriale di difesa europea (European defence technological and industrial base) delinea un piano decennale per garantire la disponibilità e il rifornimento tempestivo di prodotti per la difesa, in grado di tutelare l’Unione e i suoi partner dalle minacce esterne. In particolare, la Strategia mira a velocizzare e migliorare gli investimenti degli stati membri coordinandoli a livello comunitario.

Per farlo, la Commissione prevede sovvenzioni per motivare la cooperazione nel settore, sostenere l’industrializzazione e il rafforzamento della crescita industriale del blocco, nonché misure specifiche per garantire un regime di sicurezza per le forniture. Come detto dal commissario per il Mercato interno, Thierry Breton, a Euractiv la strategia segna l’ingresso dell’Unione europea a una “modalità di economia di guerra”.

Cosa cambia, in pratica

A livello pratico, la strategia prevede di incentivare la cooperazione tra stati nella fase di approvvigionamento dei sistemi di difesa, garantire la disponibilità immediata dei prodotti necessari “in qualsiasi circostanza e orizzonte temporale”, attraverso maggiori investimenti in ricerca e sviluppo e produzione, e assicurare che i bilanci nazionali e dell’Unione riescano a sostenere l’adattamento dell’industria europea della difesa al nuovo contesto di sicurezza.

Inoltre, con un cambio di direzione che trasforma radicalmente l’approccio europeo alle politiche di difesa avuto fino a questo momento, la Strategia prevede di riformare l’attuale politica di prestito della Banca europea per gli investimenti, aprendola anche al settore degli armamenti. Infine, si rafforzeranno i legami con l’Ucraina, permettendo la sua partecipazione alle iniziative industriali europee e stimolando la cooperazione tra l’Unione e le industrie di difesa ucraine, e si rafforzerà la cooperazione con gli altri membri della Nato.

Per raggiungere gli obiettivi posti dalla strategia di “economia di guerra”, gli stati membri dovranno acquistare congiuntamente almeno il 40% delle attrezzature per la difesa entro il 2030, rendere gli scambi commerciali interni nel settore della difesa pari al 35% del valore dell’intero mercato della difesa dell’Unione, sempre entro il 2030, e spendere almeno il 50% dell’intero budget per la difesa all’interno dell’Unione entro il 2030 e almeno il 60% entro il 2035.

Inoltre, la strategia prevede di mobilitare 1,5 miliardi di euro del bilancio europeo tra il 2025 e il 2027 e mettere a disposizione un nuovo quadro normativo, la Struttura per il programma di armamento europeo, per facilitare e incrementare la cooperazione degli stati membri in materia di equipaggiamenti di difesa. Infine, la Strategia istituirà una struttura di governance, il Defence industrial readiness board, in cui gli Stati membri siano pienamente coinvolti, per garantire la coerenza generale dell’azione europea nel settore dell’industria della difesa.



[Fonte Wired.it]

730, arriva l’alternativa: cosa cambia con l’Agenzia delle entrate

730, arriva l’alternativa: cosa cambia con l’Agenzia delle entrate



Da Wired.it :

I contribuenti italiani diranno presto trovare una alternativa al 730. L’Agenzia delle entrate da quest’anno, e quindi per l’anno d’imposta 2023, metterà a disposizione dei cittadini anche un modello di dichiarazione precompilata “semplificato”. Lo riporta Il Messaggero, specificando che tale modalità non prevedrà riquadri da riempire, codici tributo da memorizzare o complicate istruzioni, ma solo una sorta di questionario basato sulle informazioni già a disposizione del fisco.

Con l’introduzione per adesso sperimentale del nuovo meccanismo, “il contribuente – ha spiegato il direttore dell’Agenzia Ernesto Maria Ruffini in una memoria consegnata dalla stessa agenzia alla commissione Finanze e Tesoro del senato qualche giorno fa – potrà verificare, ed eventualmente integrare, le informazioni di dettaglio proposte dall’Agenzia nell’applicativo web dedicato alla dichiarazione precompilata, con un percorso guidato, che non richiede l’individuazione dei campi del modello dichiarativo, e con un linguaggio semplificato”. Servirà un via libera del Garante della privacy all’uso delle informazioni per la versione alternativa del 730.

Il funzionamento (per ora)

Il sistema chiederà per esempio al contribuente se ha sostenuto una determinata spesa sanitaria, se sta pagando un certo mutuo, se ha sostenuto spese per ristrutturare un proprio immobile. Tutti i dati ricavati di conseguenza saranno inseriti automaticamente nei campi corrispondenti della dichiarazione. Nel corso della procedura guidata, appositi avvisi faranno sì che il contribuente sia consapevole di star confermando o modificando le informazioni proposte dall’agenzia.

La sperimentazione della nuova modalità affiancherà almeno per quest’anno la classica dichiarazione dei redditi precompilata. In questo senso, sarà data libertà ai cittadini di scegliere quale sistema utilizzare. D’altronde da quando è partita nel 2015, la precompilata ha avuto un successo crescente, più che triplicando le trasmissioni dirette (da 1,4 a 4,5 milioni). I dati utilizzati sono invece passati da 157 milioni a 1,3 miliardi (più di uno dei quali rappresentato dai dati relativi alle spese sanitarie).

Una grande novità riguarderà infine quest’anno le partite Iva: la dichiarazione dei redditi precompilata sarà disponibile per la prima volta anche per i contribuenti sotto tale regime.

Cos’è il 730

Il 730 è il modello per la dichiarazione dei redditi che è destinato ai lavoratori dipendenti e ai pensionati. Il modello 730 non richiede che il contribuente effettui calcoli. E prevede che il rimborso dell’imposta avvenga direttamente nella busta paga o nella rata di pensione, o, se deve versare una somma al fisco, che questa sia trattenuta dalla retribuzione o dalla pensione.

Secondo quanto scrive l’Agenzia delle entrate sul suo sito, “possono utilizzare il modello 730 i contribuenti che nel 2023 hanno percepito: redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (per esempio contratti di lavoro a progetto); redditi dei terreni e dei fabbricati; redditi di capitale; redditi di lavoro autonomo per i quali non è richiesta la partita Iva (per esempio prestazioni di lavoro autonomo non esercitate abitualmente); redditi diversi (per esempio, redditi di terreni e fabbricati situati all’estero); alcuni dei redditi assoggettabili a tassazione separata (per esempio, i redditi percepiti dagli eredi – a esclusione dei redditi fondiari, d’impresa e derivanti dall’esercizio di arti e professioni); redditi di capitale di fonte estera, diversi da quelli che concorrono a formare il reddito complessivo, percepiti direttamente dal contribuente senza l’intervento di intermediari residenti”.



[Fonte Wired.it]

Facebook e Instagram down: i social di Meta non funzionano

Facebook e Instagram down: i social di Meta non funzionano



Da Wired.it :

Facebook down e Instagram down oggi 5 marzo 2024, con un disservizio che è iniziato attorno alle ore 16 e che ha coinvolto i due social network di Meta oltre che la piattaforma Messenger e l’app Threads. Se Instagram e Facebook non funzionano e non permettono l’accesso né le normali attività, l’app di messaggistica istantanea WhatsApp continua a rimanere accessibile da app per smartphone Android e iPhone e anche da desktop. Non sono ancora chiare le motivazioni di questa problematica che sembra estendersi a tutto il mondo visto che le segnalazioni giungono da ogni continente.

L’immagine di copertina si riferisce all’accesso a Facebook con il messaggio di errore e di impossibilità di effettuare il login, mentre qui sotto è quanto si può osservare su Instagram, con l’avviso “Si è verificato un errore”. Anche la pagina di Downdetector di Facebook e di Instagram sta raccogliendo sempre più sengalazioni.

Facebook e Instagram down i social di Meta non funzionano

Articolo in aggiornamento



[Fonte Wired.it]

Dune, Javier Bardem e il suo personaggio sono come il giorno e la notte

Dune, Javier Bardem e il suo personaggio sono come il giorno e la notte



Da Wired.it :

Com’è stato il rapporto con gli altri attori? Ha passato molto tempo con Timothée Chalamet e Zendaya.

Beh, c’è un divario generazionale. Io ho 54 anni, loro quanti ne hanno, 27?

Una ventina, sì.

Ero più vicino a Josh Brolin, che conosco da più tempo. Nel caso di Timothée, Zendaya, Florence Pugh e Austin Butler ho ammirato da spettatore la loro bellissima energia, il loro impegno, il modo in cui legavano attraverso la loro gioia. Sono stato testimone di quello spirito che ti può dare la giovinezza. Alla fine pensi: “Wow, che bello. Posso prenderne un po’”.

Lei condivide molto tempo sullo schermo con Timothée, soprattutto perché Stilgar è il mentore del suo personaggio, Paul Atreides.

Dico sempre che Timothée deve avere un quoziente intellettivo molto alto. È intelligentissimo. Il modo in cui si comporta sul set e con gli altri, il modo in cui si pone, è molto sano. È di grande ispirazione, nel senso che non vedo incertezza, non vedo manipolazione. Lo stesso vale per Zendaya. In loro non vedo il lato della medaglia oscuro che comporta il successo a quel livello. Al contrario: vedo chiarezza, onestà, trasparenza, impegno e molta gratitudine in entrambi.

Parliamo ancora di Stilgar. È un uomo di fede, devoto. Quasi un fanatico.

È, in effetti, un fanatico. Si concentra sul desiderio di costruire questa figura [Paul], in modo che la sua gente, la sua tribù, il suo villaggio, il suo gruppo, possano avere qualcosa in cui sperare e per cui lottare, perché si sentono abbandonati.

Lo sta quasi fabbricando. Come se gli stesse dando vita con la forza della sua volontà.

Sì. Ed è una cosa con cui non sono d’accordo. È fanatismo, e qualsiasi forma di fanatismo è negativa. Tuttavia, è molto affascinante interpretare un personaggio del genere perché a un certo punto non se ne trova più la logica o il buon senso.

Non so neanche se come spettatori facciamo il tifo per Paul per tutto il film.

Credo che la storia ci porti a chiederci se il messia è reale o se è costruito, creato su misura per soddisfare delle esigenze. È perché abbiamo un bisogno fortissimo di creare qualcuno in cui riporre la nostra fiducia? Questa è un’ottima domanda in generale, quando si parla di religione.



[Fonte Wired.it]