Seleziona una pagina
Funerale di Alexei Navalny controllato da sorveglianza opprimente

Funerale di Alexei Navalny controllato da sorveglianza opprimente



Da Wired.it :

La Russia e il resto del mondo si stanno preparando a subire e a osservare cosa accadrà al funerale di Alexei Navalny. Le esequie e la sepoltura del politico di opposizione, della cui morte in carcere è accusato il leader russo Vladimir Putin, si terranno nella chiesa dell’Icona della madre di Dio e al cimitero Borisovskoye a Mosca, il primo marzo 2024 a partire dalle 12, ora italiana. Un grande spiegamento di polizia in assetto antisommossa è stato radunato attorno ai due luoghi, il cui accesso è già stato limitato da recinzioni e sorvegliato da telecamere con riconoscimento facciale.

I controlli

Le operazioni di polizia sono cominciate il giorno prima del funerale di Alexei Navalny. Il quotidiano indipendente Mediazona ha segnalato l’installazione di un’antenna per le comunicazioni tra le forze di sicurezza nei pressi della chiesa e cali di connessione di rete per i cellulari. Corridoi di recinzioni metalliche hanno chiuso i marciapiedi e limitano le strade che portano delle stazioni della metropolitana alla chiesa e al cimitero.

Radio Free Europe ha riferito di controlli dei documenti e degli effetti personali di chiunque sia passato o stia passando nel quartiere periferico di Maryino, dove avverranno le funzioni e dove Navalny viveva con la sua famiglia. Alcune persone, intervistate da Associated Press nella zona il 29 febbraio, hanno detto che non torneranno per il funerale, perché troppo spaventate.

Centinaia di russi sono già stati arrestati solo per aver posato fiori davanti a monumenti dedicati alle vittime delle repressioni politiche, il giorno della morte di Navalny, e molti temono che i funerali possano essere usati dalle autorità per identificare e arrestare altri sostenitori. Le organizzazioni per i diritti umani stanno fornendo consigli su come evitare problemi con la polizia, mentre le autorità russe, tramite i media statali, hanno avvertito la popolazione di non partecipare al funerale, perché “qualcuno potrebbe farsi male e tu sarai ritenuto responsabile”.

Fake news

Per limitare ulteriormente la partecipazione all’evento, i media di stato hanno anche diffuso la voce secondo cui la cerimonia funebre sarebbe stata riservata solo ai familiari di Navalny. La notizia è stata subito smentita da Ivan Zhdanov, collaboratore di Navalny, il quale ha fatto sapere che la chiesa sarà aperta a chiunque vorrà rendere omaggio al defunto, dove tutti potranno passare al fianco della bara aperta, come vuole la tradizione cristiana ortodossa. Kira Yarmish, portavoce di Navalny che ha annunciato il luogo della cerimonia, ha scritto su X ai sostenitori di arrivare in anticipo.

La mattina del primo marzo, 40 veicoli della polizia di varie dimensioni sono apparsi attorno alla chiesa di Maryino, ma, insieme a loro, interminabili file di persone che si allungano per chilometri hanno già cominciato a riempire i marciapiede, rimanendo però ordinatamente all’interno delle recinzioni metalliche tra la neve e il freddo. Le immagini, pubblicate sempre da Yarmish, mostrano una quantità difficilmente calcolabile di partecipanti, ma secondo l’attivista si tratterebbe già di almeno 400 mila persone.





[Fonte Wired.it]

Le migliori sveglie smart e gli altri gadget per iniziare al meglio la giornata

Le migliori sveglie smart e gli altri gadget per iniziare al meglio la giornata



Da Wired.it :

(Ultimo aggiornamento: febbraio 2024)

Affidare il proprio risveglio al suono (e non solo) delle sveglie smart può rivelarsi una scelta vincente per iniziare la giornata con il piede giusto e lanciarsi nelle attività quotidiane con più entusiasmo. Partendo dai modelli che simulano il sorgere del sole fino ad arrivare a quelli gestibili tramite assistenti vocali, il mercato propone una vasta gamma di soluzioni adatte tanto ai dormiglioni incalliti quanto a chi è abituato a scattare fuori dal letto come una molla. Tra tante funzioni, scegliere il modello giusto per le proprie esigenze può non essere immediato, motivo per cui abbiamo raccolto una selezione delle migliori sveglie tecnologiche attualmente disponibili in commercio.

Come svegliarsi bene la mattina

Una buona sveglia non è sufficiente per aprire gli occhi e guardare al mondo con il massimo dell’entusiasmo. Una volta abbandonate le coperte e poggiati i piedi sul pavimento, tutta una serie di accessori smart sono pronti a entrare in gioco per facilitare ulteriormente la vita, e automatizzare una serie di incombenze quali, per esempio, il funzionamento delle tapparelle, la regolazione del riscaldamento e l’accensione di elettrodomestici per prepararsi una bevanda calda. Sfruttando la connettività bluetooth o wifi per interfacciarsi con app dedicate per smartphone o con i più popolari sistemi di domotica, tutti questi gadget si rivelano tanto utili quanto semplici da gestire non solo di prima mattina ma durante tutto l’arco della giornata, e si propongono come veri e propri assistenti tecnologici da cui, una volta presa la mano, è davvero difficile staccarsi.

Le nostre scelte

Nel nostro viaggio in diciotto tappe a tema risveglio abbiamo cercato di selezionare tutta una serie di gadget (sveglie smart, bollitori, lampade, prese di corrente) che possano aiutare a rendere più confortevoli e rilassanti i primi minuti di una giornata, e che permettano di affrontare con lo spirito giusto le sfide quotidiane. Dal traumatico suono che preannuncia l’abbandono di cuscino, coperte e materasso all’accensione delle luci e di elettrodomestici per preparare un caffè o una bevanda calda, la nostra galleria comprende soluzioni smart in grado di facilitare non poco la vita. In aggiunta, agli appassionati di domotica alla ricerca di suggerimenti per potenziare la propria dotazione domestica, consigliamo di dare un’occhiata alle nostre guide dedicate alle migliori lampadine smart, alle migliori prese di corrente e ai display smart.


Iscriviti alla newsletter Gadgetland!

Vuoi sapere tutto sui prodotti più interessanti da acquistare nei negozi, online e non solo? Gadgetland è la newsletter di Wired che ti aggiorna sulle uscite imperdibili del momento, ma anche sulle novità in fatto di libri, film, fumetti, serie tv e tanto altro.

Arrow



[Fonte Wired.it]

Microplastiche, la piaga non risparmia nemmeno la placenta

Microplastiche, la piaga non risparmia nemmeno la placenta



Da Wired.it :

Un gruppo di ricercatori dell’Università del New Mexico ha trovato tracce di microplastica in ciascuna delle 62 placente umane esaminate nell’ambito di nuova ricerca. Le conclusioni dello studio, considerato il più ampio mai condotto sull’argomento, sollevano nuove preoccupazioni sugli effetti dell’inquinamento da plastica sulla salute degli esseri umani e di altri mammiferi.

Il team dell’ateneo americano, guidato dal biologo Matthew Campen, ha utilizzato dei microscopi a fluorescenza per rilevare le particelle di plastica di dimensioni superiori a un micron nei tessuti biologici. Utilizzando processi chimici avanzati e una centrifuga ad altissima velocità i ricercatori sono quindi riusciti a separare i polimeri dai campioni biologici per poi identificare la natura dei minuscoli frammenti grazie alla spettroscopia infrarossa.

La nuova ricerca

L’analisi ha confermato che le 62 placente prese in esame contenevano dai 6,5 ai 685 microgrammi di microplastica per grammo di materiale placentare, dei livelli superiori a quelli rilevati nel flusso sanguigno da studi precedenti.

Il 54% delle microplastiche individuate dalla ricerca è rappresentato da polietilene, seguito da polivinilcloruro (pvc) e nylon con il 10% ciascuno; il restante 26% delle particelle era costituito da nove diversi tipi di polimeri. Gli scienziati sottolineano che “i fattori che determinano questi intervalli di concentrazione estremi non sono noti e non è chiaro se questi livelli contribuiscano negativamente alla crescita e allo sviluppo della placenta o del feto, o se abbiano altre conseguenze sulla salute materna”, indicando però come possibile causa un mix di fattori ambientali, alimentari, genetici, oltre all’età delle madri e al loro stile di vita.

Il team dell’Università del New Mexico sottolinea che in combinazione con metadati clinici il metodo può stimolare ulteriori ricerche finalizzate a valutare i potenziali rischi durante la gravidanza derivanti dalla presenza di microplastiche. In particolare, Campen ha posto l’accento sulla necessità di accelerare gli sforzi nel campo. “Se la concentrazione di microparticelle continua ad aumentare e si riscontrano effetti negativi sulla placenta, allora potrebbe risentirne tutta la vita dei mammiferi su questo pianeta“, ha dichiarato.

I precedenti

Gli specialisti dell’Ospedale Fatebenefratelli di Roma e dell’Università Politecnica delle Marche sono stati i primi a documentare la presenza di microplastiche nella placenta umana, analizzando i campioni di quattro donne italiane che avevano avuto gravidanze e parti senza complicazioni nel 2020. All’epoca i ricercatori conclusero che i minuscoli frammenti di plastica “portano con sé sostanze che, agendo come interferenti endocrini, potrebbero causare effetti a lungo termine sulla salute umana”.



[Fonte Wired.it]

Centrali idroelettriche, come usarle come batterie

Centrali idroelettriche, come usarle come batterie



Da Wired.it :

La Commissione europea ha raccomandato un drastico taglio del 90% delle emissioni entro il 2040, ribadendo l’importanza centrale in questo processo delle fonti rinnovabili. Tuttavia, un mix energetico incentrato su eolico e solare è troppo instabile a causa della dipendenza dalle condizioni meteorologiche. Durante periodi di sovrapproduzione, l’eccesso di energia dovrebbe essere immagazzinato da qualche parte per evitare sprechi, poiché la rete elettrica non è in grado di assorbile il surplus. Allo stesso modo, durante periodi di produzione insufficiente bisogna disporre di una fonte esterna di energia per soddisfare la domanda e prevenire interruzioni di corrente.

Le rinnovabili, insomma, hanno bisogno di essere affiancate da sistemi di stoccaggio. Il dispositivo più popolare è la batteria, che però non riesce a conservare l’energia per più di qualche ora: può essere una buona soluzione per lo stoccaggio giornaliero, ma non per quello stagionale (dall’autunno all’inverno, poniamo). Secondo molti, la risposta migliore ai limiti dei dispositivi elettrochimici, oltre alla diversificazione della tecnologia, è il pompaggio idroelettrico. Una tecnologia di accumulo particolarmente efficace – nota da tempo in verità –, ma che sta venendo “riscoperta” grazie alla transizione ecologica.

Come funziona il pompaggio idroelettrico

Un impianto di pompaggio è un tipo di centrale idroelettrica che funziona in due direzioni (dall’alto verso il basso, e viceversa) e che possiede due bacini d’acqua (detti invasi), posizionati uno a valle e uno a monte. Di norma, una centrale idroelettrica produce elettricità pulita sfruttando la discesa dell’acqua da un bacino a monte che, durante il flusso, aziona delle turbine. In una centrale a pompaggio, invece, le turbine fungono anche da pompe. Utilizzando il surplus energetico di un parco eolico o fotovoltaico, poniamo, l’acqua viene spinta dal basso verso l’alto, riempiendo il bacino a monte, dove viene conservata come fosse una batteria. Al momento del bisogno, l’acqua viene fatta riscendere a valle, azionando le turbine e generando elettricità. L’intero ciclo, ripetibile, è a emissioni zero e lo stoccaggio può durare per settimane o mesi.

Questi impianti consentono sia di evitare lo spreco del surplus di rinnovabile, sia di bilanciare la variabilità di eolico e solare, ma offrono anche altri vantaggi: permettono di accumulare grandi quantità di energia, hanno una lunga vita operativa e non dipendono da metalli estratti e raffinati in paesi poco affidabili. Le principali criticità sono invece i costi elevati, i percorsi autorizzativi spesso complicati per via dell’impatto ambientale e i lunghi tempi di costruzione.

Il grande progetto di Tâmega

La speranza degli operatori del settore è che la transizione ecologica abbia migliorato le prospettive economiche del pompaggio idroelettrico, considerato che al crescere della produzione di energia rinnovabile aumenterà anche la necessità di sistemi di stoccaggio su larga scala. Il progetto europeo più promettente è quello di Tâmega, nel nord del Portogallo. Si tratta di tre dighe, tre centrali elettriche da 1158 megawatt e due parchi eolici da 300 megawatt che forniranno l’energia per pompare l’acqua a monte: la capacità di accumulo degli invasi sarà di 40 milioni di chilowattora, quanto basta a coprire il fabbisogno domestico giornaliero di undici milioni di persone. Sviluppato dalla società spagnola Iberdrola, Tâmega richiede un investimento di oltre 1,5 miliardi di euro, che sarà sostenuto anche dalla banca dell’Unione europea con un finanziamento di 650 milioni. L’intero complesso dovrebbe entrare in funzione nella primavera del 2024.

La situazione in Italia

Iberdrola ha in programma di realizzare nuove centrali a pompaggio in Portogallo e Spagna per 170 gigawattora di capacità. Ma anche in Italia esistono delle possibilità di sviluppo per questa tecnologia, vista la presenza di una filiera nazionale per l’idroelettrico. Uno studio di The european house Ambrosetti stima che un investimento da 10,5 miliardi di euro nei pompaggi al 2030 genererebbe un ritorno economico di 31 miliardi.



[Fonte Wired.it]

Influencer, chi partecipa alle riunioni per scrivere le regole

Influencer, chi partecipa alle riunioni per scrivere le regole



Da Wired.it :

Nel novero rientrano anche 40 degree, Shibumi, Orbita, Blendistrict, la filiale italiana del gruppo americano Open Influence, Derev (analisi dei dati), Graffagnini management (che ha in mano molti nomi dello spettacolo, come Francesco Arca e Federica Nargi), Good Vibration (che rappresenta pop star del calibro di Tiziano Ferro, Elodie e Nina Zilli), Brad&K prod, Buzzoole, Team World, Filmedia, One shot agency, Magno Hack, Sense Makers, Uniarts, Assem, Jungler, We are era, Realize agency, Digital agency, Studio Woow, Gallery group, l’agenzia di comunicazione My pr, Open Box, Mirimeo, 611 lab, Cosmic Tech, Influaction, Trade Doubler.

Al tavolo sono state convocate anche 17 associazioni di categoria, tra cui il sindacato degli influencer Assoinfluencer, quello dei social media manager Ansmm, l’Associazione italiana dei content e digital creator (Aicdc) e il Siicc, ma anche realtà del molto della pubblicità (come Iab, Istituto di autodisciplina pubblicitaria, Unacom, Osservatorio branded entertainment, Onima, Web3Alliance e Upa) ma anche Fimi, il sindacato dei discografici, Federvini (che rappresenta l’industria del vino), Anitec-Assinform (digitale), Consorzio Netcomm (ecommerce), Anica (cinema), Indicam (che tutela dalla contraffazione). Poi ci sono due editori (Gedi e Mondadori), l’ufficio del sottosegretario all’Innovazione tecnologica di Palazzo Chigi, la società di affari legali Ld Public affairs expertise, la docente universataria di media e marketing Stella Romagnoli e Virginia Messina, fondatrice e ad dell’agenzia Blue Monkey Studio

Sei sono gli avvocati e studi legali coinvolti, vicini al settore: Alberta Antonucci, fondatrice di On the web side (specializzato in diritto e informatica); Cathy La Torre, da sempre attenta ai temi del digitale; Arturo Leone, a capo del dipartimento telecomunicazioni dello studio internazionale Bird & Bird; Giuseppe Croari di Fc Lex; Lavinia Scannerini, cofondatrice di Willwoosh srl, società legata a Guglielmo Scilla (creator digitale e conduttore); Vincenzo Gallotto, che si occupa di diritto dell’informatica. Infine ci sono le big tech: TikTok, Google e LinkedIn. Un messaggio di posta elettronica certificata è stato mandato anche all’indirizzo di Twitter.

Gli influencer hanno le antenne drizzate. Mauri Valente, vicepresidente di Aicdc, all’indomani della stretta di Agcom aveva sottolineato che occorre “affrontare tutte le questioni parallelamente. Influencer e content creator non possono essere considerati a prescindere editori: non possiedono né hanno facoltà decisionale sui social all’interno dei quali operano. Per questo chiediamo di coinvolgere tutte le piattaforme e di valutare le metriche che delimitano il perimetro dei professionisti inclusi. Ogni social network ha regole differenti, e 1 milione di follower e il 2% di engagement rate non sono necessariamente metriche indicative: content creator con molti meno seguaci ma con un rapporto più solido con la community potrebbero influenzare il consumatore in maniera più circoscritta ma più significativa. Allo stesso tempo, un piccolo content creator potrebbe realizzare un contenuto che diventa virale“. Mentre Carlo Noseda, presidente di Iab Italia, osservava: “L’esigenza di un quadro di norme di riferimento o di autoregolamentazione chiare iniziava a percepirsi da tempo, così come la necessità di considerare quella dell’influencer una professione a tutti gli effetti. Sia l’Agcom sia associazioni come la nostra hanno quindi avviato piani di studio e consultazione già dallo scorso anno per rispondere a questa richiesta”.



[Fonte Wired.it]

Le serie tv da guardare a marzo

Le serie tv da guardare a marzo



Da Wired.it :

David Benioff e D.B. Weiss, showrunner di Game of Thrones, firmano con Alexander Woo (The Terror: Infamy, True Blood), questa ambiziosa serie fantascientifica adatta sullo schermo il complesso romanzo di Liu Cixin. Quando le leggi della natura si sgretolano inspiegabilmente davanti ai loro occhi, alcuni brillanti e affiatati scienziati uniscono le forze con un detective anticonformista per affrontare la più grande minaccia nella storia dell’umanità.

Call My Agent Italia – seconda stagione dal 22 marzo su Sky e Now

Dopo il clamoroso successo della prima stagione, torna la serie originale Sky che a sua volta adatta il successo seriale internazionale Dix pour cent. Tornano dunque le avventure della CMA, l’agenzia delle star che devono fare i conti in ogni episodio con le bizze di diverse celebrità. Nella nuova stagione ci saranno guest star del calibro di Valeria Golino, Valeria Bruni Tedeschi, Gabriele Muccino, Gianmarco Tognazzi, Claudio Santamaria, Serena Rossi, Davide Devenuto, Elodie e Sabrina Impacciatore.

Call the Midwife – undicesima stagione dal 23 marzo su Sky e Now



[Fonte Wired.it]