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Io, capitano: il nuovo Pinocchio di Garrone in viaggio dal Senegal all’Europa

Io, capitano: il nuovo Pinocchio di Garrone in viaggio dal Senegal all’Europa



Da Wired.it :

È stato a lungo applaudito il nuovo film di Matteo Garrone Io Capitano, in concorso per la prima volta alla Mostra del Cinema di Venezia. Dopo Pinocchio, il regista di Gomorra torna a raccontare una storia strettamente legata all’attualità, scegliendo uno stile lontano dal documentario e più vicino a quello di una fiaba nera.

Il suo Pinocchio questa volta si chiama Seydou, è un adolescente senegalese e sogna di diventare un cantante famoso in Europa e aiutare così la madre e i fratelli, felici nella loro “casa che crolla”. Insieme al suo migliore amico sceglie, di nascosto da sua madre, di intraprendere l’avventuroso viaggio attraverso il deserto e poi il mare, senza immaginarne i pericoli multipli. E’ la storia dell’ingenuità di chi ha tutta la vita davanti e la voglia di costruirsela secondo i propri desideri, schiacciata dalla tragica realtà che conosciamo, fatta di soprusi, violenze, mafia libica, torture, scafisti. Garrone nel raccontare tutto questo opera almeno tre scelte interessanti: la prima, farsi aiutare sia in fase di sceneggiatura che di riprese da ragazzi africani che hanno compiuto il viaggio veramente. La seconda, dare spazio all’onirico, inserire momenti visivamente suggestivi e poetici, per raccontare le emozioni e i pensieri, oltre la fatica e la sopraffazione. La terza, concentrarsi narrativamente solo sul viaggio. Non sulle sue conseguenze, non sull’accoglienza e i centri di permanenza temporanea italiani, ma solo ed esclusivamente sull’odissea del viaggio.

GRETA DE LAZZARIS



[Fonte Wired.it]

Caldo record, il 2023 rischia di avere il primato nella storia dell’umanità

Caldo record, il 2023 rischia di avere il primato nella storia dell’umanità



Da Wired.it :

Il 2023 si appresta a diventare l’anno più caldo della storia dell’umanità. Merito, si fa per dire, del caldo estremo e delle temperature roventi dell’estate ormai agli sgoccioli, dominata dagli effetti della perturbazione El Niño.

A dare l’allarme è stata Samantha Burgess vicedirettrice di Copernicus, il programma di osservazione della Terra dell’Unione europea, che ha detto all’Agenzia France Presse (Afp) che “i tre mesi che abbiamo appena trascorso sono i più caldi degli ultimi 120.000 anni, quindi effettivamente della storia umana”. Ciò sarebbe dovuto al calore in eccesso presente sulla superficie degli oceani.

I numeri di Copernicus

Al momento, però, il primato non è ancora stato raggiunto: l’anno più caldo mai registrato resta il 2016. L’anno in corso, tuttavia, al momento risulta secondo con uno scarto di soltanto 0,01°C. Per Burgess sarà facile superare il primato anche se l’emisfero settentrionale dovesse attraversare un inverno “normale”.

Per quel che riguarda l’estate, in Europa l’anno più caldo resta il 2022, quando la temperatura media risultava di mezzo grado superiore rispetto ai mesi giugno-agosto del 2023. A livello globale, invece, i dati di Copernico indicano l’agosto appena passato come il più caldo di sempre a livello globale. Mentre il mese più caldo del 2023 è stato luglio. Se ad agosto la temperatura media globale dell’aria superficiale è stata di 16,82°C, luglio ha toccato quota 16,95°C.

Nella registrazione delle temperature agostane, poi, l’Italia compare nella classifica delle medie giornaliere più alte. A Milano si è arrivati a 33 gradi, battendo “un record risalente al 1763”, spiegano da Copernicus. In Marocco, invece, sono stati raggiunti per la prima volta i 50,4°C. Di contro, nello stesso mese ci sono state temperature vicine o addirittura inferiori alla media nell’area della Scandinavia meridionale, nei Paesi Bassi e nel Regno Unito.

Le voci delle istituzioni

Nel condividere i dati di Copernicus sulla piattaforma X, il commissario dell’Unione europea per l’ambiente Virginijus Sinkevičius ha ricordato gli impegni più stringenti per Bruxelles: Green deal europeo, rispetto degli impegni della Cop15 e lotta alla deforestazione. I dati di Copernicus hanno attirato l’attenzione anche del segretario generale delle Nazioni unite Antonio Guterres che ha commentato lapidario: “Il collasso climatico è iniziato“.





[Fonte Wired.it]

Hayao Miyazaki, il teaser trailer del suo nuovo film Il ragazzo e l’airone

Hayao Miyazaki, il teaser trailer del suo nuovo film Il ragazzo e l’airone



Da Wired.it :

L’uscita in Giappone de Il ragazzo e l’airone, il nuovo film di Hayao Miyazaki, era stata accompagnata da una strategia molto precisa: nessuna anticipazione, nessuna immagine promozionale. Questo per non rovinare la sorpresa agli spettatori, ma soprattutto per fare crescere l’attesa nei confronti del nuovo lavoro del maestro dello Studio Ghibli, che dal 2013 con Si alza il vento non realizzava più un lungometraggio animato. Il suo ritorno, ora, è stato accolto con grande clamore e partecipazione da parte del pubblico e sta arrivando anche in Occidente: fortunatamente, infatti, nelle ultime ore è stato pubblicato il primo teaser trailer della nuova pellicola che ce lo svela gradualmente.

Tratto dal romanzo del 1937 E voi come vivrete? di Genzaburō Yoshino, il film di Hayao Miyazaki è ambientato durante la seconda guerra mondiale e segue la storia di Masato, un ragazzo rimasto orfano della madre, morta durante i bombardamenti che hanno devastato Tokyo. Dopo essersi trasferito in campagna, il giovane deve fare i conti con il nuovo matrimonio del padre, con la sorella incinta della defunta madre, e con la nostalgia della sua vecchia vita: proprio in questo contesto incontra un airone parlante che lo fa accedere a un mondo segreto e favoloso, dove la morte e la vita s’intrecciano, con la promessa di poter incontrare di nuovo la madre. Ovviamente ci saranno creature misteriose, animali bizzarri e altre mirabolanti meraviglie.

Il ragazzo e l’airone arriverà appunto negli Stati Uniti, all’interno della selezione del Toronto Film Festival e del New York Film Festival, arrivando nelle sale a partire dall’8 dicembre. In Italia, invece, bisognerà attendere il 1° gennaio 2024 quando sarà distribuito da Lucky Red.



[Fonte Wired.it]

Ozempic, sembra che faccia bene al cuore

Ozempic, sembra che faccia bene al cuore



Da Wired.it :

È davvero entusiasmante“, afferma Martha Gulati, direttrice di cardiologia preventiva presso lo Smidt Heart Institute del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles. Dal momento il sovrappeso o l’obesità aumentano anche il rischio di ictus e infarto, Gulati si aspetta che i pazienti che perdono peso siano meno soggetti a eventi di questo tipo. Tuttavia, la dottoressa aggiunge che “una riduzione così consistente degli eventi cardiovascolari mi fa pensare che ci sia qualcos’altro in atto“, per esempio che il semaglutide abbia un effetto antinfiammatorio: “Non credo che al momento sappiamo del tutto come funziona il farmaco“, dice.

Ma ci sono anche prove preliminari che dimostrano come l’Ozempic e il Wegovy possano attenuare il desiderio di alcol. Uno studio indipendente pubblicato a giugno da un gruppo di ricercatori svedesi ha rilevato che la somministrazione del farmaco a ratti che avevano sviluppato una dipendenza dall’alcol ha ridotto il loro consumo del 50 per cento.

Nathan Wong, direttore del Programma di Prevenzione delle Malattie Cardiache presso la Facoltà di medicina dell’Università della California a Irvine, definisce promettenti i risultati dello studio sull’insufficienza cardiaca e il recente annuncio di Novo Nordisk: “Questo amplia la potenziale utilità di questo farmaco“, afferma.

Le ultime scoperte si basano sui risultati di una sperimentazione pubblicata nel 2021, secondo la quale nelle persone in sovrappeso o obese il farmaco riduceva il peso corporeo in media del 14,9 per cento e portava a una riduzione di alcuni fattori di rischio cardiovascolare, come la pressione sanguigna e il livello di lipidi, i composti grassi nel sangue.

Sulla base dell’articolo del 2021, Wong e i suoi colleghi hanno utilizzato una modello statistico per stimare quanti americani potrebbero beneficiare del semaglutide. Lo studio, pubblicato ad agosto, ha concluso che se il farmaco venisse prescritto a tutti i 93 milioni di adulti statunitensi in sovrappeso e obesi, le persone affette da obesità potrebbero essere 43 milioni in meno e che nell’arco di 10 anni sarebbe possibile prevenire fino a 1,5 milioni di infarti, ictus e altri eventi cardiovascolari avversi.

Attualmente il farmaco più utilizzato per ridurre il rischio di infarto e ictus sono le statine, che agiscono riducendo il colesterolo Ldl, o “cattivo”, e hanno dimostrato di poter ridurre i rischi cardiovascolari. Il semaglutide potrebbe offrire ulteriori benefici a chi già assume il farmaco.

Benefici maggiori a livello cardiaco potrebbero portare più persone a voler assumere l’Ozempic e il Wegovy. Novo Nordisk ha in programma di chiedere l’approvazione per altri usi del semaglutide sia negli Stati Uniti che in Europa. Una volta che un farmaco è già in commercio, solitamente il processo di approvazione per applicazioni ulteriori è più rapido, dal momento che la sicurezza del prodotto è già stata dimostrata. Tuttavia è bene sottolineare che al momento in Italia il semaglutide “è indicato esclusivamente per il trattamento di adulti affetti da diabete mellito di tipo 2 e che “ogni altro utilizzo, inclusa la gestione del peso, rappresenta un uso off-label e attualmente mette a rischio la disponibilità di Ozempic®”, come riporta l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa).

Questo articolo è apparso originariamente su Wired US.



[Fonte Wired.it]

Interstellar – L’amore oltre lo spazio (e il tempo)

Interstellar – L’amore oltre lo spazio (e il tempo)



Da Wired.it :

Un capolavoro dell’arte del XXI secolo come **Interstellar ** può nascere da un appuntamento al buio? Certo, dipende da chi sono le persone interessate.

In un qualche punto del tempo decenni fa, il grande cosmologo, astronomo, divulgatore e scrittore Carl Sagan pensò fosse il caso di organizzare un blind date per due persone che conosceva. Lei era Lynda Obst, la produttrice di Flashdance e Insonnia d’amore. Lui Kip Thorne, un fisico teorico specializzato in gravitazione, astrofisica e teoria della relatività generale.

L’incontro fu, almeno dal punto di vista cinematografico, assai fruttuoso: anni dopo, nel 1997, proprio a partire da un libro di Sagan, la Obst produsse Contact, film ritenuto uno dei punti massimi della “fantascienza intelligente” – e cui AstroWired dedicherà la seconda puntata di questa seconda stagione. Thorne collaborò al film come consulente.

Tuttavia, anche dopo il successo del film interpretato da Jodie Foster, qualcosa era rimasto in sospeso secondo la strana coppia formata dalla produttrice e dall’astrofisico. Cominciarono a pensare a una storia in cui l’Umanità avrebbe raggiunto gli angoli dell’universo più inaccessibili, che, va da sé, sono i buchi neri. Il duo produsse un trattamento di otto pagine, che subito suscitò l’interesse di Steven Spielberg e della Paramount Pictures, così entusiasti da annunciarne, nel 2006, un film e affidarne la scrittura a Jonathan Nolan, sceneggiatore e fratello del ben più noto regista Christopher, reduce dal successo planetario di film come Memento, Inception e la trilogia dedicata a Batman.

Quando Spielberg, nel 2009, iniziò le trattative che avrebbero portato il suo studio, la Dreamworks, dalla Paramount alla Disney, il progetto si trovò orfano del suo direttore d’orchestra. Comprensibile, a quel punto, che il suggerimento di Jonathan Nolan cadesse sul regista che conosceva meglio. Da lì in poi, Interstellar diventò il nuovo film di Christopher Nolan, che volle subito contattare l’astrofisico Thorne per le tante possibilità che il progetto cominciò a fargli intravedere. Per esempio quella di incoraggiare i viaggi spaziali, un tema che, fino a pochi anni prima, aveva stancato il pubblico e stremato le casse delle nazioni che avevano partecipato alla corsa oltre il cielo dei decenni precedenti.

Considerato uno dei film più importanti dell’era recente – niente male come esito di un incontro al buio – inevitabile Interstellar apra la seconda stagione di AstroWired, il nostro podcast dedicato alla relazione tra fantascienza e spazio (qui per riascoltare l’intera prima stagione). Altrettanto opportuno è che, dopo una panoramica sul film, a parlarne sia Luca Parmitano, astronauta dell’Agenzia spaziale europea e primo comandante italiano della Stazione spaziale internazionale, nonché uno dei nove candidati dell’Esa a partecipare alle prossime missioni lunari del programma internazionale Artemis.

In studio Emilio Cozzi, in produzione Livio Magnini. Coordinamento di Luca Zorloni.

Buon ascolto. E per aspera ad astra.



[Fonte Wired.it]

Silicon Valley, l’ennesima città dei sogni dei milionari

Silicon Valley, l’ennesima città dei sogni dei milionari



Da Wired.it :

Dopo aver rivoluzionato internet, tramite app e social network che utilizziamo ogni giorno, i milionari della Silicon Valley desiderano cambiare anche il mondo reale. Un gruppo di manager che fa parte dell’élite della regione californiana ha già speso 800 milioni di dollari per acquistare oltre 20mila ettari di terra fra Sacramento e San Francisco con l’obiettivo di costruire una nuova città ecologica e futuristica. Non si tratta del primo progetto di metropoli pensato dalle alte sfere del settore tech, ma in questo caso il sogno sembra più vicino a diventare realtà data la politica incessante di acquisti realizzata dagli imprenditori coinvolti. Come nei casi precedenti, non mancano polemiche e discussioni sull’utilità di una nuova città costruita da zero e sui costi dell’operazione.

La visione di Solano

La città del futuro si trova vicino alla Silicon Valley e a San Francisco, all’estremità settentrionale della baia di San Pablo, e verrebbe creata nella contea di Solano. L’iniziativa è guidata da una misteriosa società nota come Flannery Associates, guidata dal fondatore ed ex trader di Goldman Sachs Jan Sramek. Oltre a Sramek, tra gli investitori figurano il cofondatore di LinkedIn Reid Hoffman, il venture capitalist Michael Moritz e Laurene Powell Jobs, moglie del defunto capo della Apple Steve Jobs. Non è chiaro quanto ciascuno di loro abbia investito singolarmente, ma le intenzioni sembrano serie. Per spiegare il progetto Flannery ha già lanciato un sito dal nome promettente: California Forever. “Invece di vedere i nostri figli andarsene, abbiamo l’opportunità di costruire una nuova comunità che attragga nuovi datori di lavoro, crei impieghi locali ben retribuiti, costruisca case in quartieri percorribili a piedi, sia all’avanguardia nella gestione dell’ambiente e alimenti una base imponibile in crescita per servire la contea in generale”, si legge nel sito.

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[Fonte Wired.it]