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Minimarket, 10 cose che si possono fare in quelli di Taiwan

Minimarket, 10 cose che si possono fare in quelli di Taiwan



Da Wired.it :

Se WeChat è una superapp che racchiude in sé un po’ di WhatsApp, un po’ di Facebook, un po’ di Outlook e ancora tanto tanto altro, i minimarket sono il superluogo asiatico per eccellenza. Sempre aperti, sempre riforniti, presenti ovunque. Un po’ supermercato, un po’ tabaccaio, un po’ ufficio postale, un po’ banca e ancora tanto tanto altro. L’istituzione dei minimarket raggiunge forse il suo apice a Taiwan, dove le insegne delle due principali catene, 7Eleven e Family Mart, sono praticamente a qualsiasi incrocio. E spesso una al fianco dell’altra, una di fronte all’altra.

I minimarket, spesso chiamati “小超市” (xiǎo chāoshì) o “便利商店” (biànlì shāngdiàn) in mandarino, sono davvero onnipresenti a Taipei e dintorni. Si può stare certi che anche il villaggio più remoto dell’isola principale o delle isole minori ne ha almeno uno. A differenza delle loro controparti in altri luoghi del mondo, i minimarket taiwanesi non sono solo luoghi dove acquistare beni di prima necessità, ma fungono da sportello unico per una moltitudine di servizi e prodotti che soddisfano lo stile di vita frenetico degli abitanti.

Dai pasti pronti e i prodotti freschi agli articoli da toilette e all’elettronica, i minimarket hanno una vasta gamma di articoli. Oltre a questi prodotti essenziali, offrono anche servizi di fotocopiatura e stampa, assistenza per il pagamento delle bollette, sportelli bancomat, acquisto di biglietti e persino servizi di lavanderia. Questa gamma diversificata di offerte ha consolidato lo status del convenience store come componente essenziale della vita di persone di tutte le età.

Drammi o video musicali di band in vista come gli Sweet John si svolgono almeno in parte proprio all’interno di questi minimarket, che da semplici negozi qui si sono trasformati da semplici punti vendita in parte integrante della quotidianità delle città o della provincia taiwanesi, offrendo una vasta gamma di servizi e prodotti che soddisfano praticamente qualsiasi esigenza. Al di là del loro significato commerciale, i minimarket taiwanesi sono diventati dei punti di riferimento per locali e turisti. Ma sono anche una tentazione. La loro capillarità e accessibilità rende quasi impossibile resistere alla tentazione di entrare e acquistare qualcosa. Ecco che cosa si può fare dentro uno dei minimarket taiwanesi.



[Fonte Wired.it]

Esercito, gli zaini per bambini confondono le scuole per caserme

Esercito, gli zaini per bambini confondono le scuole per caserme



Da Wired.it :

La scuola non è una caserma, anche se molti la desidererebbero come tale e guardano con nostalgia alle bacchettate sulle dita. E gli studenti non sono piccole reclute da blandire fin dalla tenera età con lessico e rimandi marziali. Non si tratta ovviamente di ignorare il mondo in cui vivono – ricco di ben altri stimoli e rischi così come di oggetti e ambienti digitali ben più pericolosi – ma di contenere i danni almeno fra i banchi di scuola. Dove l’educazione ma prima ancora l’atmosfera, a partire dagli oggetti di uso quotidiano, dovrebbe essere libera da ogni riferimento anche solo lontanamente collegabile al mondo del conflitto armato. E d’altronde l’attività commerciale che vi fa riferimento non dovrebbe mai dimenticarsi di avere a che fare con dei bambini. Curioso fra l’altro che proprio in Italia, dove ci si arrovella nel fornire armi a un paese aggredito, nessuno si preoccupi di queste piccole, certo, ma improbabili derive militariste.

Non a caso, come spiega Il Fatto quotidiano, si tratta di un’iniziativa che sfida perfino il codice etico di Giochi Preziosi, che all’art.1.2 spiega di allinearsi ai principi della Dichiarazione universale dei diritti umani dell’Onu. Al quotidiano, infatti, un manager del gruppo ha sostanzialmente spiegato che l’Esercito che hanno in testa loro è quello che dà una mano durante il Covid-19, che supporta la popolazione delle attività di protezione civile o la polizia: “È parte di un lavoro più grande che stiamo facendo con tutte le forze dell’ordine del nostro paese”. Anche meno: quella falsa idea dell’Esercito come grosso organismo di Protezione civile, come forza di pace con cui abbiamo etichettato una lunga serie di missioni militari all’estero, ha dunque fatto breccia anche nell’immaginario comune, che preferisce fra l’altro tenersi a distanza dai diversi scandali che proprio quei corpi hanno percorso negli anni.

Secondo l’Osservatorio, “la ditta che distribuisce questi zaini ha fiutato il clima che c’è nel Paese: una retorica di guerra che va avanti da un po’ ed è già entrata nelle scuole. Dietro questa loro campagna non c’è alcun messaggio educativo e pedagogico. Chiediamo a mamme e papà di non cadere nell’equivocità”. Il rischio è proprio questo: perdere la giusta distanza da ciò che ha senso proporre ai più piccoli e ciò che dovrebbero conoscere, semmai, più avanti. In altri contesti e con altre parole.



[Fonte Wired.it]

A voce nuda: presentato a Venezia il corto sul tema della sextortion

A voce nuda: presentato a Venezia il corto sul tema della sextortion



Da Wired.it :

Dalla vittoria di un contest a un cortometraggio presentato alla 80ma Mostra del cinema di Venezia. È il percorso che ha fatto il progetto transmediale A voce nuda, vincitore della quinta edizione del Contest La realtà che NON esiste lanciato nel 2019 dalla produttrice Manuela Cacciamani e realizzato da One More Pictures in collaborazione con Rai Cinema. Il corto, diretto dall’esordiente Mattia Lobosco e disponibile su Rai Play, è tutto incentrato sul reato di sextortion (estorsione e ricatto a sfondo sessuale) ai danni di adolescenti attraverso i social network, rappresentati dalla protagonista Ginevra Francesconi, nei panni di una ragazza che ama cantare ed è molto seguita sui social network. Un giorno riceve i complimenti di un suo follower, tale Daniel, con cui inizia a chattare. Tutto sembra romantico, fino alla richiesta di qualche scatto intimo. A quel punto Ginevra cede e lui la ricatta: se non la paga divulgherà i suoi scatti in Rete.

A sostenerla ci saranno il compagno di scuola interpretato da Luigi Fedele e la sua insegnante di musica, interpretata da Andrea Delogu, che la incita a buttare fuori la rabbia e reagire con coraggio. Vedrete come andrà a finire, vale la pena intanto sottolineare che il corto si chiude sulle note della canzone Supereroi – con tanto di Mr. Rain in video – e con un appello chiaro: “Non cedere al ricatto perché non sei solo”, seguito dal seguente link: www.commissariatodips.it. La Polizia di Stato ha collaborato, con la Polizia Postale, alla realizzazione del corto, facendo sapere che nel solo mese di agosto 2023 sono state raccolte oltre 200 segnalazioni per questo reato.

La sextortion è un tema che i ragazzi devono conoscere, per potersi tutelare adeguatamente”, sottolinea la produttrice di A voce nuda Manuela Cacciamani. Le fa eco Mattia Lobosco: “Abbiamo voluto raccontare come una ragazza possa uscire da un incubo e superare un trauma che per alcuni può essere devastante, soffermandoci non tanto sul fatto in sé quanto sulle conseguenze, sul modo in cui si può superare davvero questo trauma, facendosi aiutare dagli altri”. Concorda Ginevra Francesconi, vent’anni, premio Bonacchi ai Nastri d’Argento: “Mi sento tanto vulnerabile: quello dei social e tutto quello che possono occultare è un mondo enorme che va maneggiato con cura”. Andrea Delogu si rivolge agli adulti: “Noi adulti dobbiamo sentirci responsabilizzati nel raccontare i pericoli della rete, sensibilizzare tanti ragazzi e ragazze che sono vittime ma non sanno di esserlo”.

Chiedere aiuto è il primo passo”, sottolinea Mr. Rain. “Non c’è da vergognarsi, in casi del genere dobbiamo essere egoisti, pensare solo a noi stessi e chiedere aiuto. Ho due sorelle piccole, da fratelcctallicctallilo maggiore ho sposato ancora più volentieri questo progetto”.



[Fonte Wired.it]

Venezia, il Comune vuole far pagare un ticket per entrare in città

Venezia, il Comune vuole far pagare un ticket per entrare in città



Da Wired.it :

La giunta comunale di Venezia ha deciso: si dovrà pagare un ticket di 5 euro per le visite giornaliere alla città lagunare e alle sue isole minori. La misura è stata concepita per “disincentivare il turismo straniero in alcuni periodi, in linea con la delicatezza e l’unicità della cCittà” e, come ha affermato ad Adnkronos l’assessore al bilancio Michele Zuin, “gestire al meglio l’equilibrio tra residenzialità e turismo”.

Sul sito del comune di Venezia si legge che la delibera votata ieri istituisce il Regolamento per l’istituzione e la disciplina del contributo di accesso, con o senza vettore, alla Città antica del Comune di Venezia e alle altre isole minori della Laguna. Per un’approvazione definitiva del provvedimento bisognerà però attendere il parere del Consiglio comunale, che voterà il 12 settembre.

Cosa sappiamo:

  1. Il biglietto sarà un qr code
  2. Da quando si dovrà acquistare il ticket
  3. Chi dovrà pagare e chi no

Il biglietto sarà un qr code

Il Corriere della Sera ricorda che questa prima approvazione da parte della giunta arriva dopo quattro anni di polemiche, confronti e bozze presentate. E spiega anche che, per entrare a Venezia, i turisti giornalieri dovranno collegarsi all’apposito sito, registrare la prenotazione e pagare. Il ticket consisterà in un qr code da esibire al momento dell’ingresso.

Da quando si dovrà acquistare il ticket

Se anche il consiglio comunale dovesse approvare il regolamento, questo sarà effettivo a partire dalla primavera del 2024. Ci saranno 30 giornate di sperimentazione della nuova norma, che saranno stabilite nelle prossime settimane proprio dalla giunta comunale. La maggior parte di queste giornate di sperimentazione, si legge sulla comunicazione ufficiale del comune, “si concentrerà sui ponti primaverili e sui weekend estivi”.

Chi dovrà pagare e chi no

A pagare per fare ingresso saranno i turisti giornalieri di età superiore ai 14 anni. Saranno esclusi dal pagamento del ticket i residenti nel Comune di Venezia, i lavoratori (anche pendolari), gli studenti di scuole e università situati nella Città antica di Venezia o nelle Isole minori, nonché “i soggetti e i componenti dei nuclei familiari di chi risulta aver pagato l’Imu nel Comune di Venezia”.

Trattandosi di una misura rivolta ai visitatori giornalieri, per quel che riguarda le esenzioni dal pagamento, per ora si parla principalmente di persone che pernottano nel territorio comunale, chi vi si reca per motivi di salute o per partecipare a manifestazioni sportive. Le “categorie di esenzione”, tra cui i residenti in Veneto, pur non pagando dovranno prenotare online la loro visita. Per chiarire meglio tutti gli aspetti legati alle esenzioni, comunque, si attende di vedere l’esito del voto da parte del consiglio comunale. Dopodiché, una nuova delibera della giunta definirà “specifici dettagli e declinazioni” in materia, appunto, di esenzione.



[Fonte Wired.it]

Justified City Primeval: i pro e i contro della serie sequel

Justified City Primeval: i pro e i contro della serie sequel



Da Wired.it :

Tra il 2010 e il 2015 il canale americano Fx (lo stesso di Sons of Anarchy) ha consegnato alla storia della televisione una delle migliori serie di sempre, Justified. City Primeval è il sequel che raccoglie l’eredità del neo-western ispirato ai personaggi creati da Elmore Leonard nei suoi romanzi. È dal 6 settembre su Disney+, e segna il ritorno di Timothy Olyphant nei panni del serafico marshal Raylan Givens, diventato una figura iconica grazie a una morale contorta, ai metodi bruschi e a un umorismo pungente in sei stagioni scandite dalla presenza di villain memorabili. Lo ritroviamo alle prese con una figlia adolescente disubbidiente e una nuova località, Detroit, dove confrontarsi con un criminale bieco, psicopatico e scaltro: Clement Mansall impersonato da Boyd Holbrook (Sandman). Justified: City Primeval ha diviso critica (entusiasta) e pubblico (scontento): la prima ha giudicato prevalentemente lo show come un prodotto a sé stante, mentre i fan non hanno potuto evitare il confronto con ls serie cult poliziesca in salsa western. Da che parte schierarsi? Ecco i pro e contro di Justified: City Primeval.



[Fonte Wired.it]

Sonos Move 2 è il nuovo speaker portatile smart perfetto per l’outdoor

Sonos Move 2 è il nuovo speaker portatile smart perfetto per l’outdoor



Da Wired.it :

Sonos ha presentato il nuovo speaker portatile e smart Move 2 che migliora i già ottimi punti di partenza del primo popolare modello puntando sempre sull’uso in mobilità così come a casa. Sul piatto ci sono un’autonomia da 24 ore grazie all’ampia batteria, una struttura robusta e impermeabile perfetta per l’outdoor e un campo sonoro ampio e ricco. Non manca la piena compatibilità con l’assistente vocale Alexa e con la piattaforma AirPlay 2 di Apple.

Come sottolineato dallo stesso ceo di Sonos, Patrick Spence, Move è lo speaker più venduto della sua categoria sin dal lancio ormai nel 2019 e per la seconda versione si è deciso di migliorare il design costruttivo e la componentistica interna per ottenere più prestazioni, autonomia e un migliore ascolto anche grazie all’audio stereo. L’architettura acustica di nuova generazione è la stessa sviluppata per la serie di speaker Era, si trovano a bordo due tweeter così da migliorare la resa della voce ora più nitida e un woofer ottimizzato che si occupa dei bassi. Per la connessione senza fili ci si può poggiare al wifi e al bluetooth (anche simultaneamente), la batteria da 24 ore di autonomia ottimizza i consumi e può coprire senza problemi un weekend di musica e può anche fare da powerbank con connessione tramite interfaccia usb type-c.

Si potrà trovare Move 2 nelle colorazioni classiche bianca e nera così come nella nuova sfumature oliva. La struttura ha ottenuto la certificazione ip56 per la resistenza ad acqua e sporco e infatti non teme cadute accidentali, pioggia, schizzi, ma anche l’uso sotto i raggi solari diretti, inoltre contiene plastiche riciclate e rende più semplice sostituire la batteria. Il prezzo è in linea con gli speaker di alto livello e infatti è di 499 euro con la disponibilità che sarà globale dal prossimo 20 settembre.



[Fonte Wired.it]