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Maestro, perché si parla tanto del nuovo film di Bradley Cooper
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Maestro, perché si parla tanto del nuovo film di Bradley Cooper | Wired Italia



Da Wired.it :

Dopo A Star Is Born, Bradley Cooper è pronto per la sua seconda prova da regista, Maestro. L’attore, famoso per film come Notte da leoni, Il lato positivo e Guardiani della galassia, coltiva da tempo la sua passione per la regia e torna con un film che sarà presentato alla Mostra del cinema di Venezia 2023, esattamente 5 anni dopo la prima pellicola con Lady Gaga che gli era valsa otto nomination agli Oscar e che era stata presentata in anteprima mondiale alla kermesse lagunare. Prodotto tra gli altri anche da Martin Scorsese e Steven Spielberg, Maestro è destinato a essere uno dei film più visti, chiacchierati e probabilmente anche premiati della prossima stagione cinematografica. Ma ecco tutto ciò che c’è da sapere:

Di cosa parla Maestro

Diretto da Cooper, che ne firma anche la sceneggiatura insieme a Josh Singer (Il caso Spotlight, The Post, First Man), Maestro ricostruisce la vita di Leonard Bernstein, mitico pianista, musicista, direttore d’orchestra e compositore che è divenuto una vera e propria icona nel mondo dei musical e in generale dello spettacolo negli Stati Uniti e nel mondo. A interpretarlo sarà lo stesso Bradley Cooper. Il film, che passa da immagini in bianco e nero a scene a colori a seconda del passaggio del tempo, si concentrerà in particolare sul rapporto tra Bernstein e su quella che è stata la sua compagna per tutta la vita, l’attrice Felicia Montealegre Cohn Bernstein, interpretata da Carey Mulligan. Secondo la sinossi ufficiale, questa pellicola è “una lettera d’amore per l’arte e la vita, un ritratto epico ed emozionate sull’amore e la famiglia”. Nel cast troviamo anche Matt Bomer, Maya Hawke e Sarah Silverman.

Chi era Leonard Bernstein

Il film si concentra appunto sulla figura carismatica, geniale e controcorrente di Leonard Bernstein. Nato nel 1918 in Massachusetts da due immigrati ucraini di religione ebraica, Bernstein iniziò a suonare il piano della zia in giovanissima età, da autodidatta, per poi prendere svariate lezioni e diventare a sua volta insegnante per i ragazzi del quartiere. Le sue prime esibizioni in orchestra risalgono al 1932, tre anni prima di iscriversi a Harvard per studiare musica. Dagli anni Quaranta iniziò ufficialmente una carriera folgorante soprattutto come direttore di orchestra (nel 1946 fu invitato da Arturo Toscanini, che all’epoca viveva negli Usa, a dirigere la Nbc Symphony Orchestra). Negli anni continuò a dirigere e comporre con successo, arrivando alla fama internazionale grazie alle musiche del musical divenuto immortale West Side Story. Fino alla sua morte, nell’ottobre 1990, si dedicò anche a diverse attività filantropiche, manifestando contro la guerra in Vietman e le armi nucleari, raccogliendo fondi per la lotta contro l’Hiv e dedicando uno dei suoi ultimi concerti alla caduta del muro di Berlino. A livello privato, nonostante fosse sposato dal 1951 con Felicia Montealegre Cohn – da cui ebbe tre figli – ebbe per tutta la vita storie sia con donne sia con uomini, fatto di cui la stessa moglie era a conoscenza.



[Fonte Wired.it]

Evergrande, storia del colosso cinese che sta facendo tremare il mondo
| Wired Italia

Evergrande, storia del colosso cinese che sta facendo tremare il mondo | Wired Italia



Da Wired.it :

Con centinaia di miliardi di dollari di debito accumulati, più di qualunque altra azienda al mondo, il colosso cinese per lo sviluppo immobiliare Evergrande è stato costretto a presentare istanza di fallimento a un tribunale di New York. La società, una delle più grandi della Cina, è in crisi da 2021 e il suo collasso sta facendo aumentare i timori per un possibile crollo del settore immobiliare del Paese di mezzo e per le inevitabili ricadute su tutta l’economia cinese, già alle prese con un forte rallentamento.

La storia

Evergrande è stata una delle più solide e rampanti società cinesi degli ultimi 20 anni, diventata in breve tempo il principale promotore per lo sviluppo immobiliare della Cina e protagonista della crescita economica del paese, allargando i suoi affari in moltissimi altri settori, dal calcio alle automobili elettriche. La squadra della società, la Guangzhou Evergrande, è stata allenata anche da Marcello Lippi e Fabio Cannavaro.

Prima della crisi del mercato immobiliare del 2021, che ha mandato in default le società responsabili del 40% delle vendite di immobili in Cina, Evergrande era riuscita a raddoppiare il suo fatturato in meno di 3 anni, portandolo da 27 miliardi di dollari nel 2016 a 60 nel 2018, e a quadruplicare il suo risultato netto. Tuttavia, come si legge su Reuters, l’esplosione della bolla immobiliare le ha tolto il terreno sotto i piedi, colpendola con 300 miliardi di dollari di passività e una perdita complessiva di 81 miliardi tra il 2021 e il 2022.

Il tracollo

Incapace di recuperare il tracollo, anche a causa dell’ovvio rallentamento del settore e delle regole più stringenti imposte dal governo di Pechino per evitare un nuovo collasso, Evergrande non ha avuto altra scelta che dichiarare bancarotta negli Stati Uniti, per ristrutturare il suo debito all’estero da circa 3,17 miliardi di dollari, riporta il Guardian. Per farlo ha attivato il cosiddetto Chapter 15, una legge statunitense che consente alle aziende straniere in crisi di continuare a operare senza vedersi pignorati i beni per risanare i debiti, a patto di pagare i creditori statunitensi e avviare un risanamento.

La notizia riguarda tutto il mondo, perché si teme che il fallimento di Evergrande possa aggravare i problemi del settore immobiliare cinese, andando quindi a colpire altri settori economici già in fase di rallentamento e a destabilizzare l’intera economia mondiale. L’azienda ha infatti accumulato debiti con banche, privati e istituzioni pubbliche per centinaia di miliardi, che rischiano di non essere restituiti innescando una reazione a catena di ulteriori fallimenti.



[Fonte Wired.it]

Pterosauri, abbiamo trovato un nuovo antenato
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Pterosauri, abbiamo trovato un nuovo antenato | Wired Italia



Da Wired.it :

Un gruppo di scienziati ha rinvenuto il primo fossile appartenente a un antenato degli pterosauri, i rettili volanti di cui fanno parte anche gli pterodattili, presenti sulla terra insieme ai dinosauri milioni di anni fa. Venetoraptor ganessae è il nome scelto dal team per il nuovo rettile: la denominazione deriva da Vale Vêneto, in Brasile, il luogo nei pressi del quale è avvenuto il ritrovamento. La scoperta – avvenuta nel 2022 nello stato brasiliano del Rio Grande do Sul, nel sud del paese – è descritta in uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Nature: è stato Rodrigo Temp Müller, un paleontologo della Federal University di Santa Maria, a notare i resti delle ossa fossili nel terreno.

Il paleontologo argentino Martin Ezcurra del National Council of Scientific and Technical Investigations (Conicet), di fianco a una proiezione del fossile del Venetoraptor gassenae al Bernardino Rivadavia Natural Sciences Museum in Buenos Aires il 16 agosto 2023

JUAN MABROMATA/Getty Images

Il Venetoraptor ganessae fa parte del gruppo dei lagerpetidi, i “rettili-coniglio” che fino al 2020 erano considerati antentati dei dinosauri, prima che la parentela venisse smentita da uno studio che li ha associati invece ai pterosauri. Il Venetoraptor è vissuto circa 230 milioni di anni fa, in quello che viene definito il periodo del tardo Triassico, era lungo poco meno di un metro e non era in grado di volare. Oltre all’osso del femore, il primo avvistato da Müller, sono stati trovati anche i resti del becco e di un arto inferiore con alcuni artigli che, vista la forma simile a una falce, probabilmente erano utilizzati per arrampicarsi e per catturare le prede. La ricerca, a cui insieme a Müller, ha visto il coinvolgimento anche di Martín D. Ezcurra, Mauricio S. Garcia, Federico L. Agnolín, Michelle R. Stocker, Fernando E. Novas, Marina B. Soares, Alexander W. A. Kellner e da Sterling J. Nesbitt, costituisce un importante passo avanti per ricostruire l’aspetto e la struttura corporea del rettile, ma soprattutto per dimostrare come gli antenati dei dinosauri e degli pterosauri fossero effettivamente molto diversi tra di loro.



[Fonte Wired.it]

Cervello, stimolarlo il durante il sonno migliora la memoria
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Cervello, stimolarlo il durante il sonno migliora la memoria | Wired Italia



Da Wired.it :

Gli scienziati si sono concentrati su due elettrodi in particolare: uno misurava l’attività delle onde vicino all’ippocampo, l’altro forniva lo stimolo nel lobo frontale del cervello. Durante lo stato attivo (“alto”) dell’onda lenta, l’elettrodo nel lobo frontale emetteva una serie di impulsi brevi e tenui. Nir la definisce la fase di ascolto” dell’ippocampo, in cui si studiano le sue forme d’onda quando cerca di trasmettere informazioni ad altre parti del cervello. “Dopodiché abbiamo trasmesso nella corteccia stimoli leggeri e molto mirati, una specie di pizzicotto, per svegliarla e renderla attenta a ricevere il messaggio dell’ippocampo”, aggiunge.

I ricercatori la chiamano “stimolazione sincronizzata”. Ma il team ha testato anche un’altra forma di stimolazione, detta “a fase mista”, in cui l’elettrodo trasmetteva impulsi al lobo frontale indipendentemente dall’attività dell’ippocampo.

Per capire se le stimolazioni avevano effetti sulla memoria, gli scienziati hanno utilizzato un test in cui ai pazienti venivano mostrate immagini di personaggi famosi, abbinate a foto di animali domestici. I pazienti trascorrevano poi una notte ricevendo stimolazioni durante il sonno, e una notte senza alcun tipo di intervento. Dopo ciascuna notte, rivedevano le immagini dei personaggi famosi della sera precedente, insieme a a immagini “esca” di persone che non avevano mai visto. Gli scienziati valutavano quindi se il paziente era in grado di riconoscere i personaggi famosi, abbinarli al relativo animale domestico e scartare le immagini esca.

Gli studiosi hanno scoperto che, dopo la notte di stimolazione sincronizzata, la capacità di riconoscere i personaggi famosi già visti migliorava rispetto alla notte senza interventi. Il miglioramento non si riscontrava nei pazienti esposti alla stimolazione a fase mista, indice del fatto che per migliorare la memoria il tempismo della stimolazione era essenziale.

L’aspetto più interessante tra quelli non previsti è stato l’aumento della capacità di individuare e scartare le immagini estranee”, spiega Maya Geva-Sagiv, già borsista post-dottorato presso il laboratorio di Fried, e oggi coautrice dello studio. Significa che, ricevendo una stimolazione sincronizzata durante il sonno notturno, i pazienti non abboccavano alle immagini-esca. Nel complesso i risultati indicavano che la memoria, dopo una stimolazione sincronizzata, migliorava.

E i miglioramenti si estendevano alla fisiologia del cervello. Il team ha infatti scoperto che la stimolazione sincronizzata aumentava la frequenza dei fusi del sonno, picchi di attività neurale (simili, non a caso, ai fusi di un elettroencefalogramma) che notoriamente hanno un ruolo nel consolidamento della memoria. A sentire Geva-Sagiv, i pazienti che presentavano i maggiori miglioramenti nella memoria erano anche quelli con il più marcato aumento dei fusi del sonno. Il team ha inoltre scoperto che dopo la stimolazione sincronizzata il cervello era più coordinato: le increspature ippocampali si producevano in sincrono con le onde lente e i fusi del sonno.



[Fonte Wired.it]

Fantacalcio, 4 app per fare l’asta da remoto
| Wired Italia

Fantacalcio, 4 app per fare l’asta da remoto | Wired Italia



Da Wired.it :

Con l’inizio del campionato ormai alle porte si avvicina il momento dell’asta del fantacalcio. Negli ultimi anni ormai il fischio di inizio della stagione di Serie A è stato anticipato di settimana in settimana: addirittura lo scorso anno la prima giornata è stata disputata prima di Ferragosto. Questo ha complicato non di poco i progetti dei fantacalcisti italiani, che hanno dovuto fare i conti non solo con la difficile decisione di iniziare o meno il proprio torneo prima della fine del calciomercato, ma anche con le difficoltà gestionali di organizzare l’asta in pieno agosto. Tra vacanze, partenze e rientri, il momento più bello di chi ama questo gioco è diventato uno stress insormontabile per i presidenti di Lega che si ritrovano a dover provare a incastrare una data che vada bene a tutti i partecipanti. Per questo abbiamo trovato quattro valide alternative per riuscire a portare a termine l’asta da remoto senza problemi.

Le app:

  1. FantaAsta Live
  2. FantaAsta Desktop
  3. Fantapazz
  4. Fantalab
Uno stadio prima di una partita di Serie A

Breve guida per orientarsi tra i pacchetti televisivi offerti dai broadcaster ufficiali per seguire la stagione 2023/2024

FantaAsta Live

Fantacalcio.it permette, esclusivamente da mobile, di svolgere l’asta da remoto grazie al servizio FantaAsta Live, presente nell’app Leghe Fantacalcio Serie A Tim. La funzione simula l’esperienza dell’asta casalinga tramite un’interazione con l’app di gioco e modalità che, in buona parte, ricordano le dinamiche del poker on line. FantaAsta Live, almeno fin quando in versione Beta, sarà gratuitamente disponibile per qualsiasi lega, classic o mantra che sia, che abbia un numero di partecipanti all’asta compreso tra le 4 e le 14 persone. Il servizio permette di chiamare in tre modi di versi i giocatori da aggiudicarsi:

  • Uno totalmente random;
  • Il classico a chiamata;
  • In ordine alfabetico
  • Quotazione decrescente (dal più costoso al meno costoso).

Un timer sostituirà il banditore d’asta: un settaggio di default pari a 20 secondi (i tempi di digitazione rendono improponibile il classico “1-2-3” delle aste casalinghe). Sarà poi facoltà del gestore, dal suo pannello modificare il default con un qualsiasi valore in un range che va da 15 a 60 secondi. Se si sceglie invece l’asta “a chiamata” ci sarà un secondo timer, quello di scelta del calciatore da battere. Il settaggio di default sarà di 30 secondi (modificabile dal gestore nel range da 20 a 90 secondi). Inoltre l’app permetterà di visualizzare un pannello con i pulsanti “passa” e “lascia” oltre a quello “rilancia”, accanto al quale può essere inserita l’offerta. A margine del tavolo da gioco ogni partecipante ha a disposizione anche una chat che fungerà da canale comunicativo in corso d’asta.

FantaAsta Desktop

Sempre sotto il marchio Fantacalcio.it c’è FantaAsta Desktop. Si tratta dell’unico software ufficiale di gestione dell’asta Fantacalcio. Anche qui, come per la versione mobile, è possibile svolgere l’asta in base alle esigenze della propria lega con aste a chiamata, random, per nome, per quotazione. I database dei calciatori (Fantacalcio Serie A o EuroLeghe) sono scaricabili o importabili da file, e lo stato dell’asta salvato in tempo reale. Il tutto completamente gratuito.

Fantapazz

Anche Fantapazz.com permette di fare l’asta del fantacalcio in tempo reale direttamente sul web. In maniera molto simile a quella di FantAsta Live, il portale permette di svolgere l’asta da remoto tramite un’app la cui interfaccia è simile a quella del poker online. Asta Live si compone di 4 schermate: il Tavolo virtuale dei partecipanti con crediti residui e l’offerta massima potenziale, quella della lista svincolati, quella delle rose e infine la chat. Sono tre le modalità d’asta: oltre quella in stile poker, infatti, ci sono l’asta selvaggia e le buste chiuse:



[Fonte Wired.it]

Caldo estremo: fa male anche all’economia

Caldo estremo: fa male anche all’economia



Da Wired.it :

Una giornata di caldo particolarmente intenso può rallentare un cantiere o addirittura portare alla sua chiusura temporanea. La stessa cosa accade per esempio nell’agricoltura, dove le condizioni di lavoro possono diventare insopportabili. Le alte temperature danneggiano la produttività, e con l’ingresso della Terra in quella che il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha definito “l’era dell’ebollizione globale, i danni al sistema economico mondiale saranno presto visibili. Gli analisti di Allianz, multinazionale colosso dei servizi assicurativi e finanziari, hanno esaminato il costo delle ondate di caldo che hanno colpito gli Stati Uniti, la Cina e l’Europa meridionale tra il 1 maggio e il 4 agosto, concludendo che il prodotto interno lordo globale sia diminuito dello 0,6%.

La Cina è stata colpita in modo particolarmente duro, visto che l’1,3% del suo pil è letteralmente “evaporato”, mentre il fenomeno ha interessato molto meno gli Stati Uniti, che hanno perso “solo” lo 0,3%. L’Europa si trova a metà strada: Grecia e Spagna hanno perso rispettivamente lo 0,9% e l’1% del loro pil, più dell’Italia (0,5%) e della Francia (0,1%). Secondo il report, le perdite macroeconomiche nette sono complessivamente negative, ma è probabile che siano più contenute per le grandi economie sviluppate, perché maggiormente in grado di far fronte a shock di produzione negativi, per esempio compensando la perdita di produzione in un luogo con un aumento della stessa in un altro Paese in cui operano. Gli impatti economici indiretti, di contro, sono generalmente più gravi per i Paesi a basso reddito e le economie più piccole e meno diversificate.

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Il caldo può comportare seri rischi per alcune categorie di lavoratori. Se la temperatura supera i 35 gradi, per l’Inps è possibile sospendere l’attività lavorativa e richiedere l’integrazione salariale ordinaria

Lavorare con il caldo

Per stessa ammissione di Allianz, si tratta di calcoli però incompleti, che non considerano i costi associati ai disastri naturali, come gli incendi boschivi, la siccità o le gravi inondazioni che si accompagnano al surriscaldamento globale, e tengono conto soltanto degli effetti del caldo sulla produttività. In Italia, per esempio, le temperature da record del mese di luglio hanno riacceso il dibattito sulla possibilità dei lavoratori di richiedere la cassa integrazione al di sopra dei 35 gradi percepiti e in assenza di misure in grado di ridurre il rischio di colpo di calore. I dipendenti sottoposti a temperature troppo elevate riducono il proprio orario di lavoro, rallentano nelle loro mansioni e sono più propensi a commettere errori.

Secondo una ricerca dello scorso dicembre pubblicata su PubMed, la capacità di eseguire un lavoro fisico diminuisce di circa il 40% quando le temperature raggiungono i 32 gradi e precipita di due terzi quando queste sfondano quota 38°C. L’Institute of Phisics americano ha calcolato che una giornata con più 32°C percepiti abbassa il libro paga annuale dello 0,04%, pari al 2.1% della retribuzione settimanale media. A livello globale, l’International labour organization prevede che lo stress da calore ridurrà le ore di lavoro potenziali del 2,2%, l’equivalente di 80 milioni di posti di lavoro a tempo pieno.

Contenere gli effetti negativi

Secondo il rapporto del 2022 di Lancet Countdown, nel 2021 sono state perse 470 miliardi di potenziali ore lavorative, una media di 139 ore a persona, in aumento del 37% rispetto alla media annuale nel decennio dal 1990 al 1999. Di positivo c’è che le ondate di calore, a differenza di molti altri eventi estremi naturali, sono maggiormente prevedibili. L’adattamento diventa quindi fondamentale: le perdite di produttività dovute a questi fenomeni possono essere mitigate migliorando le condizioni dei lavoratori attraverso diversi approcci tecnologici, infrastrutturali, normativi e comportamentali, che possono essere impiegati da individui, aziende e governi.

Strategie come l’ottimizzazione degli orari, il lavoro mattutino o serale e l’utilizzo di meccanismi di raffreddamento passivo possono dare risultati promettenti nell’immediato, mentre a lungo raggio dovrebbero essere integrate con misure di adattamento strutturale volte a preparare le città al cambiamento climatico, come, per esempio, l’inverdimento urbano. Interrogativi che la società deve porsi in fretta se vuole prevenire l’ennesimo effetto negativo del cambiamento climatico sul benessere comune.



[Fonte Wired.it]