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Ps5 Pro arriva a Natale e sarà tre volte più veloce

Ps5 Pro arriva a Natale e sarà tre volte più veloce



Da Wired.it :

Quando esce Ps5 Pro? La telenovela sulla console di mezza generazione aggiunge nuovo doppio capitolo che sorride agli appassionati PlayStation. Sembra infatti che ci siano forti possibilità che l’uscita di Ps5 Pro avverrà già quest’anno, in tempo per il florido periodo delle feste natalizie, da sempre uno dei propulsori più potenti per i prodotti tech. Non solo, le migliorie a livello hardware accelereranno notevolmente le performance fino a tre volte l’attuale modello in commercio, per una resa superiore nei compiti più esigenti come il ray tracing, ovvero la rappresentazione realistica di luci e ombre.

È ormai da un anno e mezzo che si parla della Ps5 Pro, ovvero di una console che faccia da ponte tra l’attuale modello e quello di nuova generazione che – salvo sorprese – si chiamerà Ps6 e che uscirà nel 2028. Negli scorsi mesi non sono mancati colpi di scena, col progetto che sembrava addirittura destinato a essere accantonato proprio per concentrare tutti gli sforzi sulla next-gen, salvo poi ritornare in auge con l’ufficiosità della consegna dei kit di sviluppo agli sviluppatori così da accelerare i tempi. Le voci sull’uscita a Natale 2024 sono sopraggiunte nelle scorse ore e si basano su documenti che sono trapelati da un portale sullo sviluppo di giochi PlayStation, sono stati raccontati dallo youtuber Moore’s Law is Dead (vedi sotto). Il sito specializzato Insider Gaming ha confermato i rumors, affermando di aver visionato la medesima documentazione ipotizzando che, se dovessero esserci ritardi (dovuti a non troppi titoli first party a corredo) il debutto slitterà al massimo di pochi mesi, quindi la finestra temporale sembra ormai decisa e andrà in ogni caso ad anticipare l’uscita del gioco più importante tra quelli in programma ovvero Gta 6.

C’è spazio anche per qualche anticipazione a livello hardware e prestazioni. Ps5 Pro migliorerà la risoluzione e la resa a 4k e alta frequenza di aggiornamento e introdurrà una nuova modalità performance a 8k. Con un nuovo SoC custom fornito da Amd e memorie più rapide, la scheda grafica potrà spingersi fino a 33.5 teraflops di potenza contro i 10,28 teraflops dell’attuale, un incremento che si noterà nei compiti complessi come il ray tracing, per una maggiore immersività. Nei documenti si cita una tecnologia chiamata PlayStation Spectral Super Resolution (PSSR) che sfrutterà il machine learning per l’upscaling delle immagini a una qualità nettamente superiore.



[Fonte Wired.it]

Anche i bombi imparano gli uni dagli altri

Anche i bombi imparano gli uni dagli altri



Da Wired.it :

Per descrivere la differenza sostanziale tra questi due universi culturali, è stato proposto di guardare al grado di innovazioni necessarie per sviluppare un determinato comportamento appreso culturalmente: la specie umana, in questi termini, sarebbe l’unica in grado di apprendere socialmente comportamenti che per essere creati da zero richiederebbero di effettuare un numero di scoperte (o innovazioni) impossibili nell’arco della vita di un singolo individuo. È per testare i limiti di questa definizione, quindi, che nasce il nuovo studio che ha per protagonisti i bombi.

I bombi

La ricerca è basata su un esperimento che ha coinvolto diverse colonie di bombi e un puzzle in due step, in cui solo spingendo nella giusta sequenza due divisori colorati gli insetti potevano avere accesso ad una ricompensa zuccherina. L’ipotesi degli autori è che il rompicapo sia abbastanza complesso da non essere risolvibile casualmente dagli insetti, perché la ricompensa si ottiene a distanza eccessiva di tempo dall’esecuzione del primo dei due compiti necessari per raggiungerla, e per questo non può agire da rinforzo per l’apprendimento dell’intera sequenza comportamentale.

Per accertarsene hanno lasciato i bombi nella sala del rompicapo fino ad un totale di 72 ore (un terzo del tempo totale che questi insetti trascorrono a raccogliere nettare nella loro vita). E alla fine della fase di prova, nessun bombo è riuscito, effettivamente, a risolvere il puzzle per conto proprio. A questo punto, un operatore umano ha iniziato ad addestrare i singoli bombi alla soluzione del rompicapo, utilizzando come rinforzo, nelle fasi iniziali dell’addestramento, una ricompensa ottenibile anche dopo la rimozione del primo dei due divisori colorati.

La sequenza di operazioni appresa al termine dell’addestramento era quindi un comportamento che i bombi non avrebbero mai potuto scoprire da soli nella propria vita. Era quindi tempo di verificare se gli altri insetti fossero in grado di apprendere la sequenza osservando i bombi addestrati dall’uomo. E in effetti, le cose sono andare esattamente così: guardando gli insetti addestrati, gli altri hanno velocemente imparato a risolvere il rompicapo, senza bisogno di rinforzi aggiuntivi da parte dei ricercatori. “Questi risultati – scrivono gli autori dello studio – mettono in dubbio un’opinione comune in questo campo di ricerca: e cioè che la capacità di apprendimento sociale di comportamenti che non possono essere sviluppati attraverso l’innovazione per tentativi ed errori sia qualcosa di unicamente umano”.

Umano, non umano

Uno studio uscito in concomitanza con quello sui bombi, pubblicato in questo caso su Nature Human Behaviour, ha ottenuto risultati paragonabili studiando un gruppo di scimpanzé. Almeno queste due specie, quindi, sono capaci di apprendere e tramandare comportamenti troppo complessi per essere sviluppati da un singolo esemplare. Nessuno dei due esperimenti è stato svolto in un ambiente naturale, e quindi è impossibile dimostrare che qualcosa del genere sia mai accaduto al di fuori di un laboratorio di ricerca. Ma se non altro, lascia ipotizzare che alcuni dei comportamenti più complessi che si osservano in natura possano essere il frutto di un’evoluzione culturale cumulativa, alimentata dai traguardi raggiunti da rari innovatori, che vengono poi appresi e tramandati anche dal resto della popolazione. Al pari, più o meno, di quanto avviene nella nostra specie.

Quel che è certo, è che la lista di capacità ritenute erroneamente uniche della nostra specie è in costante crescita: dalla cultura, alle capacità matematiche, fino a quelle di comunicare, sono tutti esempi di abilità ben più comuni in natura di quanto si credesse. Secondo Alex Thornton, esperto di evoluzione e scienze cognitive dell’università di Exeter, è il sintomo di una tendenza degli esseri umani a sovrastimare costantemente le proprie capacità cognitive, in relazione a quelle degli altri animali, e a cercare (probabilmente sbagliando) un “proiettile d’argento”, cioè qualcosa di semplice come una determinata capacità o qualità, che distingua in modo univoco la nostra specie da tutto il resto del regno animale.

Questa ricerca suggerisce che l’abilità di apprendere dagli altri quello che non possiamo apprendere da soli deve ora raggiungere l’utilizzo di strumenti, la memoria episodica (cioè l’abilità di ricordare specifici eventi nel passato) e la comunicazione intenzionale, nella pila di proiettili d’argento ormai scartati”, conclude a proposito Thornton, in un articolo di commento uscito sulle pagine di Nature.



[Fonte Wired.it]

Cina, i mini drama sono la nuova frontiera dell’intrattenimento

Cina, i mini drama sono la nuova frontiera dell’intrattenimento



Da Wired.it :

Brevità, economicità, accessibilità, connettività. Sono le quattro parole chiave che un prodotto di intrattenimento deve possedere per avere successo in Cina. Almeno, così sembrerebbe osservano l’ascesa che pare inarrestabile di un recente formato: i mini drammi. In un mondo in cui gli smartphone hanno conquistato lo spazio urbano e pubblico, così come la loro fruizione, i sempre multiformi colossi cinesi del digitale hanno pensato di insinuarsi con una nuova offerta di prodotti in grado di generare una fruizione itinerante, casual e allo stesso tempo onnipresente. Lo spazio di un tragitto in metropolitana. Nemmeno, di una scala mobile o della coda a un ascensore degli altrettanto onnipresenti centri commerciali che contornano le grandi città cinesi.

I mini drammi sono brevi serie TV online originali distribuite attraverso piattaforme di video brevi: su tutte Douyin (la versione originaria cinese di TikTok) e Kuaishou. Ma il salto di qualità è stato compiuto con l’aumento della diffusione su WeChat, la tentacolare superapp che è insieme WhatsApp, Instagram, Facebook, un online banking e molto molto di più: una sorta di mega gestore del tempo libero.

Ogni episodio di questi mini drammi dura dai tre ai cinque minuti e non supera comunque mai i 10 minuti. Esistono anche versioni più brevi, inferiori a un minuto, particolarmente apprezzate nei programmi WeChat Mini. Nella seconda metà del 2023, la produzione di mini drammi è letteralmente esplosa. Secondo iiMedia, le dimensioni del mercato cinese delle mini fiction online hanno raggiunto i 5,1 miliardi di dollari nel 2023, con un aumento su base annua del 267,6%, e si prevede che si arriverà addirittura a 14 miliardi di dollari entro il 2027. Praticamente, un giro d’affari triplicato nel giro di tre anni.

Come nasce la moda dei mini drammi

L’idea originaria è datata ottobre 2022, quando Marubi è stato il primo marchio di bellezza cinese a lanciare un mini dramma sulla piattaforma video breve Kuaishou. La breve serie racconta una storia d’amore tra un giovane amministratore delegato e la sua segretaria ribelle. Gli episodi hanno attirato complessivamente 120 milioni di visualizzazioni. L’esempio è stato subito seguito dai marchi concorrenti. Da febbraio ad agosto 2023, Kans ha pubblicato cinque mini drama, attirando per ciascuno un pubblico enorme, che va da 650 milioni a 1,2 miliardi di visualizzazioni.

Da qui è partita una prassi ormai imperante: coinvolgere i celeberrimi KOL (Key Opinion Leader) del mercato cinese per attirare l’interesse degli utenti, aumentare l’esposizione del marchio, raggiungere potenziali nuovi clienti e ottenere conversioni di vendita in tempo reale. Kans, per esempio, ha arruolato Jiang Shiqi, che vanta 36 milioni di follower su Douyin. Durante la visione, infatti, il pubblico può fare clic sui collegamenti ipertestuali inseriti direttamente nei video per consultare e acquistare i prodotti di riferimento. Grazie al successo delle sue cinque fiction, Kans si è classificata al primo posto nelle vendite mensili di prodotti per la cura della pelle su Douyin da febbraio a settembre 2023.



[Fonte Wired.it]

Google offre 5 milioni a chi troverà il modo di usare i computer quantistici

Google offre 5 milioni a chi troverà il modo di usare i computer quantistici



Da Wired.it :

Se non avete idea di quali potrebbero essere le applicazioni dei computer quantistici, non preoccupatevi: non lo sa nemmeno Google. Proprio per questo, Big G ha organizzato un concorso in collaborazione con la fondazione XPrize per trovare degli usi concreti per questi peculiari strumenti basati sui qubit, mettendo in palio un premio del valore di cinque milioni di dollari da distribuire tra i vincitori. Sia Google che la fondazione sono convinti che il concorso, aperto a chiunque, contribuirà a far sì che la tecnologia dei computer quantistici possa essere integrata in ambiti meno astratti rispetto a quelli attuali, allontanandosi dalla risoluzione di problemi matematici e crittografici.

Nel mondo dell’informatica tradizionale, l’unità fondamentale è il bit, che può esistere in uno dei due stati: acceso (1) o spento (0). Al contrario, la tecnologia quantistica adotta il concetto di qubit, che può trovarsi in più stati simultaneamente (1 e 0 allo stesso tempo, quindi). I computer di questo tipo utilizzano i principi della meccanica quantistica per eseguire calcoli complessi a velocità superiori alla norma o in modi che non sarebbero possibili utilizzando i bit.

L’informatica quantistica e le basi del futuro

Il campo dell’informatica quantistica dispone già di strumenti e piattaforme per sperimentare ed esplorare problemi pratici che hanno un impatto reale sul mondo, che però sono ancora poco integrati. Xprize e Google sperano che i partecipanti al concorso sviluppino nuovi algoritmi, applicazioni e modelli dei computer a qubit per fare in modo che i computer quantistici riescano ad affrontare sfide globali complesse, come la crisi del clima, la sostenibilità o la salute.

Nonostante i notevoli sforzi nel settore, a oggi non esiste ancora un computer quantistico in grado di risolvere un problema in modo migliore rispetto a uno convenzionale. L’obiettivo della competizione è quello di gettare delle basi teoriche per applicazioni reali, per poi valutarne la fattibilità una volta che saranno disponibili strumenti sufficientemente potenti. Tra gli esempi citati sul sito di Xprize ci sono il miglioramento del processo che porta alla scoperta di nuovi farmaci, simulazioni più efficienti dei carichi sostenibili da una rete elettrica o la modellizzazione di nuovi materiali per ridurre le emissioni di anidride carbonica.



[Fonte Wired.it]

Gigafactory, le 5 più grandi d’Europa

Gigafactory, le 5 più grandi d’Europa



Da Wired.it :

Nel 2019, la Volkswagen ha investito 900 milioni di euro in Northvolt, ottenendo una quota del 20% e un posto nel consiglio di amministrazione. La società ha sempre fatto affidamento sui fondi europei: nell’ambito del piano di investimenti per l’Europa, Northvolt ha ricevuto un prestito di 350 milioni di dollari dalla Banca europea per gli investimenti (Bei) per la sua fabbrica di SkellefteÃ¥, utilizzando la garanzia del Fondo europeo per gli investimenti strategici. L’investimento totale per questa struttura è stato di 4 miliardi di euro. Inoltre, la società ha annunciato di recente un progetto di finanziamento non ricorsivo da 5 miliardi di dollari per consentire l’espansione. Questo accordo rappresenta il più grande prestito verde raccolto fino ad oggi in Europa, secondo una nota della società.

Riciclo delle batterie in Cina

Il prezzo elevato delle batterie agli ioni di litio minaccia di rallentare la transizione ecologica nelle nazioni in via di sviluppo. La ricerca di alternative meno care punta anche all’indipendenza dalla Cina. Ma il Dragone potrebbe dominare anche la nuova tecnologia al sodio

Gigafactory Catl a Debrecen (Ungheria)

Dopo l’apertura dello stabilimento produttivo di batterie in Germania, il gigante cinese delle batterie Catl sta costruendo una gigafactory anche a Debrecen, in Ungheria, prevista per essere completata nel 2025. Con una capacità produttiva di 70 gigawattora, l’impianto fornirà celle e batterie agli ioni di litio per veicoli elettrici, incluso quelli di marchi come Bmw, Mercedes-Benz e Stellantis. L’investimento totale per questa struttura è pari a 7,4 miliardi di euro, e si prevede che impiegherà circa 9mila dipendenti una volta completata, diventando così tra le più grandi gigafactory in Europa e consolidando l’Ungheria come centro di produzione di batterie.

Tra i paesi emergenti, l’Ungheria infatti si sta conquistando un posto al sole soprattutto come meta preferita degli investitori cinesi. Il progetto più importante in arrivo è infatti quello della cinese Byd che costruirà la sua prima fabbrica europea a Szeged, nel sud del paese, con l’obiettivo di diventare il maggior produttore di veicoli elettrici in Europa entro il 2030.

Automotive cells company a Douvrin (Francia)

Stellantis e Mercedes hanno inaugurato l’anno scorso in Francia una gigafactory di batterie per auto elettriche, la prima delle tre previste in Europa. Il grande stabilimento si trova a Billy-Berclau Douvrin, nel nord del paese, non lontano dalle città di Lille e di Lens. L’iniziativa è stata promossa da Automotive cells company (Acc), la società di proprietà in parti uguali di Stellantis, Total Energies e Mercedes fondata nel 2020 per creare una risposta europea allo strapotere americano e cinese nella produzione di batterie.

Inaugurata nel maggio del 2023, la fabbrica ha una capacità produttiva iniziale di 13 gigawattora, destinata ad aumentare fino a 40 gigawattora entro il 2030. L’impianto realizza batterie agli ioni di litio ad alte prestazioni con un’impronta di CO2 minima. Stellantis e Mercedes-Benz hanno recentemente comunicato che prevedono di investire 4,4 miliardi di euro per tre nuove gigafactory in Europa, di cui una a Termoli, in Italia, con una capacità prevista di 40 gigawattora entro il 2030.



[Fonte Wired.it]

Festa delle Offerte di Primavera Amazon, cosa devi sapere su resi e diritti dei consumatori

Festa delle Offerte di Primavera Amazon, cosa devi sapere su resi e diritti dei consumatori



Da Wired.it :

Con l’arrivo della primavera si avvicina anche la Festa delle Offerte di Primavera Amazon – una sei giorni di sconti sulla piattaforma di shopping online del colosso americano, voluta anche quest’anno per festeggiare il passaggio dall’inverno alla bella stagione. A differenza del 2023 le offerte dureranno di più, quasi una settimana: dal 20 al 25 marzo. Le promozioni abbracceranno centinaia di categorie, dall’elettronica alla cura della casa, dalla salute della persona ai giochi per bambini e adulti, e molto altro ancora.

La festa, a differenza del Prime Day che è un evento esclusivo dedicato ai soli abbonati ai servizi Amazon, sarà aperta a tutti e chiunque potrà beneficiare delle offerte. La pagina che riassume le offerte è già online in anticipo, ma prima di tuffarsi in questo mare di sconti, può essere utile fare un po’ chiarezza su alcune questioni pratiche per evitare spiacevoli sorprese dopo l’acquisto. Ad esempio, che cos’è e come funziona la garanzia legale per i prodotti acquistati su Amazon? In che modo ci si può tutelare se arriva a casa un prodotto difettoso? E i resi come funzionano? Procediamo con ordine.

  1. Che cos’è la garanzia legale?
  2. Quanto dura la garanzia legale?
  3. Vale per tutti?
  4. Cosa fare se arriva un prodotto difettoso?
  5. Come funzionano i resi?

Che cos’è la garanzia legale?

La garanzia legale è un importante strumento a tutela dei consumatori che trova applicazione quando i prodotti acquistati arrivano con un difetto di conformità. Amazon l’ha introdotta nel 2019, in seguito a due direttive dell’Unione Europea. Concretamente, la garanzia legale ci protegge nel momento in cui il prodotto che abbiamo ordinato su Amazon presenta differenze (anche in merito alla quantità di pezzi) rispetto alla descrizione fornita nella scheda prodotto sul sito al momento dell’ordine. Oppure se il prodotto non viene consegnato con tutti gli accessori previsti o se, per altri motivi, non è idoneo all’utilizzo per cui è stato indicato.

Attenzione, però: se Amazon ci avvisa preventivamente (e può accadere) che una determinata caratteristica del prodotto è diversa rispetto alla descrizione fornita sulla piattaforma e noi decidiamo comunque di procedere con l’acquisto, la garanzia non vale più (per quella specifica caratteristica). Ovviamente, possiamo eventualmente rivalerci su altro, ma è necessario che Amazon non ci abbia avvertito prima di concludere il pagamento. Tenete in considerazione anche questo, durante i vostri acquisti in occasione delle Offerte di Primavera Amazon.

Quanto dura la garanzia legale?

La garanzia legale vale due anni: siamo tutelati per tutti i difetti di conformità esistenti al momento della consegna o che si manifestano entro i primi 24 mesi dal momento della ricezione del prodotto. Il consiglio, quindi, è di conservare sempre la ricevuta di acquisto insieme ai documenti di conferma di spedizione e di consegna dell’articolo, perché se ne potrebbe aver bisogno nei due anni successivi per far valere i propri diritti e ottenere il rimborso o la sostituzione del prodotto.



[Fonte Wired.it]