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Meta, l’Europa sta preparando una maxi multa
| Wired Italia

Meta, l’Europa sta preparando una maxi multa | Wired Italia



Da Wired.it :

Meta sta per ricevere una multa senza precedenti. Come riporta l’agenzia Reuters, il colosso di Menlo Park sta per essere sanzionato dalla Commissione europea per aver trasferito i dati degli utenti cittadini dell’Unione europea dal vecchio continente ai server statunitensi senza rispettare le norme comunitarie sulla privacy.

La holding proprietaria di Facebook, Instagram e Whatsapp avrebbe infatti eseguito tale operazione in violazione di un avvertimento ricevuto da un’alta corte dell’Unione europea. E secondo l’agenzia di stampa britannica la sanzione potrebbe toccare vette più elevate di quella da 746 milioni di euro comminata ad Amazon nel luglio 2021.

In tale occasione, fu la Commissione nazionale lussemburghese per la protezione dei dati (Cnpd) a multare il colosso dell’ecommerce, ritenendo che il trattamento dei dati personali da esso effettuato non fosse conforme al regolamento generale sulla protezione dei dati dell’Ue, il Gdpr.

Stavolta è stata invece la commissaria per la protezione dei dati irlandese Helen Dixon a muoversi nei confronti di Meta, chiedendo ufficialmente alla società di Menlo Park di smettere di utilizzare gli strumenti che ha utilizzato finora per trasferire i dati degli utenti europei oltreoceano, temendo l’accesso alle loro informazioni sensibili da parte delle agenzie di intelligence statunitensi.

L’agenzia Reuters sottolinea che ad aprile Dixon aveva un mese di tempo a disposizione per bloccare il flusso di informazioni tra Europa e Stati Uniti di Facebook. Il divieto dovrebbe dunque arrivare e divenire effettivo entro fine maggio. Già nel 2020 le autorità comunitarie avevano ritenuto non conforme alle regole l’accordo sul trasferimento dei dati dall’Unione europea agli Usa, adducendo problemi relativi alla sorveglianza.

Da par suo, l’anno scorso Meta ha avvertito le stesse autorità che il divieto a trasferire i dati dall’Ue agli Stati Uniti con gli attuali meccanismi a disposizione potrebbe costringerla a sospendere i servizi di Facebook in Europa.



[Fonte Wired.it]

se è gratis, vuol dire che la paghi con i tuoi dati
| Wired Italia

se è gratis, vuol dire che la paghi con i tuoi dati | Wired Italia



Da Wired.it :

Il modello commerciale di Telly presuppone che le persone siano rassegnate a cedere i propri dati in cambio di maggiore comodità o, in questo caso, un nuovo schermo. Ma condividere le proprie informazioni personali dal salotto di casa ha delle ripercussioni che non sono ancora state comprese del tutto.

Questo prodotto si basa sull’idea che tutto questo accadrà comunque, quindi tanto vale avere hardware gratuito – afferma Nathalie Maréchal, condirettrice del progetto privacy e dati dell’organizzazione no-profit Center for Technology and Democracy –; ma per me il punto è che un mondo diverso è possibile“.

L’evoluzione di una pratica consolidata

Telly non considera i suoi metodi una novità: “Quasi tutte le smart tv oggi raccolgono dati sul consumo e sulla visione“, sottolinea Dallas Lawrence, responsabile delle strategie dell’azienda. Lawrence spiega che, al momento dell’iscrizione, le persone compilano un sondaggio di cinque minuti in cui rivelano le loro preferenze a livello di marche, i dati demografici della propria famiglia e i loro interessi. L’unica differenza tra Telly e le altre tv, continua Lawrence, è che l’azienda chiede alle persone di condividere i propri dati in anticipo, ottenendo in cambio un televisore gratuito.

Lawrence non ha tutti i torti: le smart tv e i servizi di streaming tracciano gli spettatori utilizzando il riconoscimento automatico dei contenuti, una tecnologia che cerca di identificare tutto ciò che viene riprodotto su un dispositivo. Molti modelli consentono di disattivare questa funzione, ma è difficile bloccare la raccolta dei dati senza disconnettere il dispositivo da internet.

Lawrence dichiara che il televisore offerto gratuitamente da Telly vale più di mille dollari. Ma il costo non è il nocciolo della questione. I dati di una tv sono in grado di tracciare il profilo di più persone, e non solo di un utente. I modelli che funzionano in questo modo raccolgono dati in maniera analoga a uno smartphone, ma lo fanno dal centro del salotto di casa. L’iniziativa di Telly, inoltre, attirerà soprattutto le famiglie a basso reddito, che potrebbero essere più disposte a rinunciare alla privacy pur di ottenere un prodotto gratuito.

In un mondo in cui le persone sono già bombardate da annunci pubblicitari personalizzati, l’idea di un televisore gratuito che sotto i programmi televisivi per bambini propina spot potrebbe non sembrare così terribile. Ma se Telly rivoluzionerà davvero la tv, gli effetti sulla privacy dei dati rischiano di essere profondi.

Nessuno, nemmeno Telly, può dire ai consumatori in quali danni potrebbero incorrere a vantaggio dell’azienda“, afferma David Choffnes, direttore esecutivo del Cybersecurity and Privacy Institute della Northeastern University. Secondo Choffnes, le conseguenze nocive per le persone che riceveranno gratuitamente i televisori di Telly non saranno immediati, ma c’è la possibilità che la tecnologia dell’azienda normalizzi ulteriormente livelli pericolosi di sorveglianza.

Questo articolo è comparso originariamente su Wired US.



[Fonte Wired.it]

YouTube, sulle smart tv gli spot da 30 secondi non potranno più essere skippati
| Wired Italia

YouTube, sulle smart tv gli spot da 30 secondi non potranno più essere skippati | Wired Italia



Da Wired.it :

Guardare i contenuti di YouTube sulla vostra smart tv potrebbe diventare presto piuttosto frustrante, soprattutto se non accetterete di pagare per evitare la pubblicità. Come annunciato ieri all’evento YouTube Brandcast, la piattaforma aggiungerà annunci pubblicitari di 30 secondi che non potranno essere ignorati ai contenuti con le migliori prestazioni sulle tv connesse. Da quanto riferito, l’opzione sarà disponibile tramite YouTube Select, una piattaforma pensata per tutti gli inserzionisti che sono intenzionati a raggiungere il pubblico dei canali più popolari del sito web. D’altronde, è stato stimato che circa il 70% delle impressions di Select arriva direttamente dalla tv, il che la rende di fatto la destinazione ideale per annunci pubblicitari più lunghi.

Finora, infatti, gli utenti hanno avuto modo di vedere due annunci da 15 secondi l’uno riprodotti consecutivamente. Da ora in poi, invece, vedranno un solo annuncio da 30 secondi, che permetterà così agli inserzionisti di presentare più prodotti o servizi attraverso una narrazione più ricca. Inoltre, come annunciato dalla stessa piattaforma, “questo formato si adatta perfettamente anche a ciò che gli spettatori già si aspettano e sperimentano sul grande schermo”. Ma non è tutto. YouTube sembra avere in programma altre interessanti novità per utenti e inserzionisti. In questi giorni, infatti, la piattaforma comincerà a testare anche annunci pubblicitari che verranno visualizzati quando lo spettatore mette in pausa un video su una TV connessa.

Secondo alcune anticipazioni rilasciate da AdWeek, questi annunci appariranno come un banner attorno al video in pausa, e potranno essere rimossi selezionando il pulsante “Chiudi”. Inoltre, avranno un aspetto leggermente diverso rispetto alle pubblicità a cui siamo abituati: gli annunci saranno interattivi, e avranno incorporato un QR Code che indirizzerà gli spettatori al sito web o ai canali social del marchio pubblicizzato. Insomma, tante novità interessanti per gli inserzionisti, che arrivano dopo una serie di blocchi degli annunci da parte della piattaforma.



[Fonte Wired.it]

morto l’attore austriaco, aveva 78 anni
| Wired Italia

morto l’attore austriaco, aveva 78 anni | Wired Italia



Da Wired.it :

Helmut Berger è morto oggi a Salisburgo. L’attore austriaco avrebbe compiuto 79 anni il 29 maggio. Era nato nel 1944 a Bad Ischl e si era poi trasferito a Londra appena diciottenne lavorando come modello. La sua grande passione per la recitazione lo aveva fatto arrivare in Italia, dove aveva frequentato i corsi teatrali dell’Università per stranieri di Perugia. Poi, l’arrivo a Roma, l’esperienza come assistente cinematografico e l’incontro, che divenne anche una grande e lunga storia d’amore, con Luchino Visconti che stava girando Vaghe stelle dell’Orsa….

Sotto la guida di Visconti, Helmut Berger recitò in film straordinari come La Caduta degli Dei (1969), Morte a Venezia (1971), Ludwig (1973) e Gruppo di famiglia in un interno (1974). Ma anche Il giardino dei Finzi Contini (1970) con la regia Vittorio De Sica, che vinse l’oscar come miglior film straniero nel 1972.

Dopo la morte di Visconti, Berger attraversò un periodo difficilissimo, in un tunnel depressivo che lo portò ad un abuso di stupefacenti. La sua carriera cinematografica purtroppo non si riprese mai, anche se Francis Ford Coppola lo volle per Il Padrino III. Forse alcuni ricorderanno la sua partecipazione a Dynasty nei panni di Peter de Vilbis negli anni Ottanta e la sua (ancora splendida) presenza nel video Erotica e nel libro Sex di Madonna nei primi anni Novanta.



[Fonte Wired.it]

Emilia Romagna, alluvione: le impressionanti foto del centro di Lugo completamente allagato

Emilia Romagna, alluvione: le impressionanti foto del centro di Lugo completamente allagato



Da Wired.it :

Strade completamente allagate, macchine travolte dall’acqua e negozi chiusi: il centro di Lugo di Romagna, il comune dell’Emilia Romagna che si trova in provincia di Ravenna, che proprio in queste ore sta combattendo contro l’emergenza causata dall’alluvione che ha colpito la regione. La cittadina è stata interessata dalle esondazioni dei fiumi Senio e Santerno, tra i 23 corsi d’acqua che a causa del maltempo sono straripati. Come si può vedere nelle foto, l’acqua ha raggiunto anche la Rocca Estense. Il comune di Lugo sorge a pochi chilometri da Imola e da Castel Bolognese, alcune delle zone che più di tutte stanno facendo i conti con l’emergenza causata dall’alluvione.

Sono tante le iniziative, tra cui una raccolta fondi indetta dalla Giunta regionale dell’Emilia Romagna, che sono state avviati per aiutare gli abitanti della zone in cui si sono verificate frane e allagamenti. Secondo i dati forniti dalla regione, a ora sono 50 gli allagamenti in 42 comuni, mentre i fiumi esondati sono in tutto 23, 13 i corsi d’acqua che hanno superato il livello 3 di allarme. Le strade completamente chiuse a causa dell’emergenza sono 20, mentre sono 280 le frane che si sono verificate in 58 comuni. È previsto lo stato di allerta rossa anche per venerdì 19 maggio.



[Fonte Wired.it]

cos’è lo stato di calamità naturale
| Wired Italia

cos’è lo stato di calamità naturale | Wired Italia



Da Wired.it :

Lo stato di calamità naturale verrà deliberato dal consiglio dei ministri del prossimo 23 maggio, per tutte le zone colpite dall’alluvione in Emilia Romagna, mentre le persone sfollate sono ormai più di 20mila. Ad annunciarlo è il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a Radio 1. Già attivo anche il blocco dei mutui e delle riscossioni tributarie.

Sono 23 i fiumi esondati in totale in tutta l’Emilia Romagna, 41 i comuni coinvolti in maniera più o meno grave, 13 le persone rimaste uccise e decine di migliaia quelle sfollate. Secondo le ultime stime, in un giorno e mezzo sarebbe caduta la pioggia di tre mesi e no, non si tratta di maltempo, ma di un fenomeno atmosferico estremo dovuto al cambiamento climatico.

Lo ha ammesso anche il ministro Pichetto Fratin, annunciando che sarebbe in corso la preparazione di un “piano di adattamento climatico”, per far fronte a un quadro climatico completamente cambiato in cui “con 1,5 gradi in più o 2 o solo uno come in questo momento” gli eventi estremi purtroppo saranno sempre di più”.

E in attesa degli interventi di mitigazione del danno, di prevenzione e di contrasto al cambiamento climatico, l’Emilia Romagna si prepara a entrare in stato di calamità naturale, che non c’entra con lo stato di emergenza nazionale che abbiamo conosciuto durante la pandemia da Covid-19 e non concede poteri straordinari al governo.

Lo stato di calamità viene richiesto da comuni, province o regioni e deve essere approvato dal ministero dell’Agricoltura. Riguarda infatti in modo specifico il settore agricolo, per far fronte ai danni causati, appunto, dalle calamità naturali, andando a garantire l’accesso a fondi di ricostruzione, rimborsi o agevolazioni fiscali.

Inoltre, con la delibera dello stato di calamità si attiva anche il fondo di solidarietà nazionale, che comporta la sospensione delle rate dei mutui e del pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a carico delle imprese agricole danneggiate, già annunciato da Pichetto Fratin.

L’alluvione in Emilia Romagna ha infatti messo in ginocchio l’area da cui dipende la gran parte della produzione agricola nazionale, responsabile di un mercato da 1,2 miliardi di euro nella sola Romagna, con oltre 5 mila aziende sommerse e danni pari a circa 300 milioni di euro.



[Fonte Wired.it]