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I migliori smart speaker del 2023 con Assistente Google, Alexa e Siri
| Wired Italia

I migliori smart speaker del 2023 con Assistente Google, Alexa e Siri | Wired Italia



Da Wired.it :

(Ultimo aggiornamento: maggio 2023)

Gli smart speaker, o altoparlanti intelligenti, fanno ormai parte dell’arredamento di milioni di case anche in Italia. Inizialmente utilizzati come assistenti digitali ai quali chiedere l’ora o le previsioni meteo, ormai sono diventati il punto d’accesso a sistemi di domotica che controllano diversi aspetti della vita quotidiana, a seconda della dotazione di tecnologia casalinga di ciascuno.

Non stupisce che sul mercato se ne siano diffusi decine di modelli e tipologie, provenienti da un numero di produttori che per anni è cresciuto esponenzialmente per poi arrivare a una fase di consolidamento. Con questi gadget del resto è ormai possibile programmare le pulizie del robot aspirapolvere, avviare il timer del forno smart, regolare l’illuminazione di casa per una sveglia con effetto graduale e — non ultimo — perfino ascoltare la musica. Sono ormai diventati il centro di comando della perfetta casa smart, in grado di gestire ogni aspetto della propria abitazione con un semplice comando vocale.

Come sono cambiati nel tempo gli smart speaker

Dal 2018 — l’anno in cui i primi gadget sono arrivati in Italia — gli smart speaker si sono evoluti sotto molti punti di vista. Sono dotati di microfoni più sofisticati e numerosi, per percepire i comandi nelle situazioni più difficili; vantano altoparlanti acustici pensati appositamente per diffondere audio e musica in modo ottimale nella stanza; hanno design più moderni che li intonano alla maggior parte degli ambienti e in alcuni casi si sono ibridati con altri apparecchi di elettronica come televisori, display e soundbar, per dare vita a categorie di prodotto più recenti e potenzialmente altrettanto interessanti.

I migliori smart speaker del 2023

Negli ultimi anni l’evoluzione degli smar speaker ha portato il mercato a riempirsi di nuovi modelli, di vario tipo e fasce di prezzo. Per questo motivo risulta più difficile scegliere il modello che fa al caso vostro al giorno d’oggi. Ecco allora una carrellata di tutti i prodotti più gettonati tra i quali vale la pena puntare in questi primi mesi del 2023, a seconda delle esigenze e delle disponibilità economiche.

L’avvertenza è una sola: controllare che l’ecosistema smart sul quale si basano i prodotti sia lo stesso al quale si fa riferimento quotidianamente con il proprio smartphone o con i propri gadget di domotica. A dire il vero al giorno d’oggi la quasi totalità parte dei prodotti smart è compatibile con almeno due o addirittura tre dei sistemi che vanno per la maggiore, ovvero:

  • Assistente Google, l’intelligenza artificiale della casa di Mountain View presente sui prodotti della gamma Nest e sui gadget di produttori di terze parti.
  • Alexa, l’assistente digitale di Amazon nata sugli smart speaker della gamma Amazon Echo ma ora presente su centinaia di prodotti, altoparlanti terzi inclusi.
  • Homekit, l’ecosistema gestito da Apple che permette di controllare la domotica esclusivamente dai prodotti realizzati internamente alla casa di Cupertino.

Per le esigenze quotidiane però c’è chi ha già maggiore familiarità con uno di questi tre ecosistemi: per queste persone la scelta dello smart speaker non può prescindere da questo elemento, o il rischio è di trovarsi con un prodotto che si finirà con l’usare raramente.




[Fonte Wired.it]

I nuovi auricolari trasparenti Beats Studio Buds+
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I nuovi auricolari trasparenti Beats Studio Buds+ | Wired Italia



Da Wired.it :

Dopo una serie di rumors preliminari, gli auricolari Beats Studio Buds+ vedono la luce ufficialmente, strizzando l’occhio a chi cerca non solo la massima qualità in ascolto, ma anche un design insolito. Oltre infatti alle versioni con sfumature oro-avorio e nera ce n’è anche una completamente trasparente sia per quanto riguarda le cuffiette sia per la custodia di ricarica e trasporto, così da poter osservare al meglio la componentistica interna. La società di proprietà di Apple ha peraltro piazzato questa nuova proposta a un prezzo interessante, considerando anche la presenza a bordo della cancellazione attiva del rumore di fondo (Anc) e una batteria dalla lunga durata.

Dopo le cuffiette Nothing Ear ecco dunque un altro modello completamente trasparente come Beats Studio Buds+, che si presentano come delle cuffiette true wireless compatte, minimaliste nelle linee e con cappuccio in-ear per un maggiore confort. Nonostante un aspetto molto simile alla precedente generazione, è stata rinnovata buona parte dell’hardware interno, che ora include tre microfoni migliori per captare la voce ad alta qualità, un sistema di raffreddamento e nuovi ingressi. La scocca degli auricolari è certificata ipx4 per sudore e schizzi d’acqua così da accompagnare uscite in outdoor e duri allenamenti. In confezione ci sono vari cappucci da scegliere con una aggiunta extrasmall oltre a small, medium e large così da accontentare tutti gli utenti.

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Il tasto a forma di “b” sul lato è multifunzione per controllare i brani: un tasto per play e pausa, due per andare avanti e tre per tornare indietro, ma può anche attivare e disattivare la cancellazione del rumore di fondo e la modalità trasparente e regolare il volume oltre a rispondere alle chiamate. Completano il quadro il supporto all’audio spaziale di contenuti su Apple Music, compatibilità con Siri e con Dov’è per localizzarli in caso di smarrimento o furto. La batteria dura 9 ore con anc attivato, mentre la custodia estende la vita fino a massimo 36 ore prima di doversi ricaricare via usb type-c. Il prezzo è 199,95 euro.





[Fonte Wired.it]

Modena Play, i migliori giochi da tavolo
| Wired Italia

Modena Play, i migliori giochi da tavolo | Wired Italia



Da Wired.it :

Partito il conto alla rovescia per Play 2023, il più grande festival italiano dedicato ai giochi da tavolo (ma anche ai giochi di ruolo e ai librogame), che si terrà a Modena dal 19 al 21 maggio.

Finita la pandemia, è facile attendersi un successo di pubblico superiore all’edizione 2022, che comunque aveva già portato a Modena ben 40mila presenze in tre giorni. Non solo, da quest’anno Play si arricchisce di un vero e proprio fuorisalone a ingresso gratuito, che si chiama Play in the city e che accenderà la città con un ricco cartellone di eventi ludici in varie location, tra cui spiccano gli ampi spazi della Fondazione San Carlo.

Un momento di gioco a Play Modena

Ufficio stampa Modena Play, Anita Bonfiglioli

Il punto di forza di Play è sempre stato quello di far giocare i visitatori e anche quest’anno in fiera ci saranno oltre 7000 posti a sedere, divisi tra stand e padiglioni. In particolare segnaliamo le aree gioco Re-Play e Goblin Magnifico, gestite dall’associazione Tana dei Goblin, che permetteranno di mettere le mani su decine di titoli, tra novità e vecchie glorie. Per gli appassionati dei wargame, poi, sarà da non perdere l’incontro con Tuomas Pirinen, storico game designer di titoli come Warhammer sesta edizione e Mordheim. Interessante anche l’area Crowdfunding, dove sarà possibile vedere dal vivo e provare una selezione di titoli, che stanno per avviare la loro campagna di raccolta fondi online su piattaforme come Kickstarter o Gamefound.

Oltre ai giocatori, ai game designer e agli editori, Play ospita anche chi lavora con i giochi da tavolo per costruire progetti di ricerca innovativi basati sul gioco. A testimoniare quest’ultimo punto la presenza di alcuni dei più importanti enti di ricerca italiani: l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS). In particolare l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) è da anni impegnato nella progettazione di giochi ed esperienze ludiche come strumento di divulgazione ed educazione. Oggi all’interno dell’Istituto nazionale di Astrofisica è attivo un gruppo di lavoro nazionale che si occupa di apprendimento creativo, tinkering e giochi e che utilizza il gioco come strumento innovativo per veicolare sia conoscenze e competenze stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), sia anche pratiche e metodiche che contraddistinguono la ricerca in astrofisica.

Ma soprattutto Play è la fiera italiana dei giochi da tavolo per antonomasia, quindi quali sono i giochi più attesi? Tra le decine di novità in arrivo, abbiamo selezionato per voi cinque novità che vi consigliamo di provare.

Heat: Pedal to the Metal



[Fonte Wired.it]

Pnrr, la piattaforma per le spese ci è costata 40 milioni
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Pnrr, la piattaforma per le spese ci è costata 40 milioni | Wired Italia



Da Wired.it :

Nel bilancio 2021 della società di informatica, invece, si legge che il valore della produzione per la linea business solution è cresciuto rispetto all’anno precedente, arrivando a 108,6 milioni. Se si considera le forniture alla Ragioneria, uno dei 13 macro-clienti, l’incremento di fatturato “è dovuto principalmente alla realizzazione del sistema unitario Regis che costituisce lo strumento applicativo unico di supporto ai processi di programmazione, attuazione, monitoraggio, controllo e rendicontazione del Pnrr”. Ma non si dice esplicitamente quanto. Altri indizi dello sforzo economico sono le spese per le licenze Sap. Nel 2020 Sogei attiva con Italware, system integrator di Roma, una convenzione Consip (la centrali acquisti della pubblica amministrazione) da 16 milioni per licenze software da utilizzare per il dipartimento del Mef. Nel 2022 bissa con un appalto da 6,16 milioni. Tuttavia non viene specificato quante di queste servano per Regis, online nel 2021.

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Hai informazioni su appalti del Pnrr in cui si registrano criticità? Scrivici in modo sicuro

Operazione trasparenza

Solo la richiesta di accesso agli atti ha permesso di fare trasparenza su un appalto cruciale per il buon esito del Pnrr. Perché i problemi di Regis hanno contribuito ad aggravare una situazione di ritardo nella gestione dei fondi europei. Ad aprile i Comuni, per bocca dell’associazione che li rappresenta, Anci, denunciano i disservizi con la piattaforma: c’è chi non riesce a fare login, chi non trova i codici per appaiare i progetti ai capitoli di spesa del Pnrr e ottenere le tranche di finanziamento, chi si perde nelle schermate che cambiano in continuazione. Alcuni problemi sono legati all’infrastruttura. Altri, come i codici, a mancanze dei ministeri responsabili degli investimenti, che non hanno pubblicato le linee guida a cui i Comuni devono attenersi (una circolare del Mef del 27 aprile dà 30 giorni di tempo per mettersi pari). Altri ancora alle architetture bizantine del Pnrr, che attribuivano sempre ai singoli ministeri il compito di accettare a bordo di Regis i Comuni e di validarne le richieste (sistema che il Mef promette di accelerare con nuove regole).

“Trattandosi di una piattaforma di recente implementazione, come tutti i sistemi informativi, evolve per venire incontro alle esigenze di miglioramento e usabilità a favore degli utenti – aveva commentato il Mef a Wired in precedenza -. Per renderlo più flessibile e semplice sono state infatti introdotte nuove funzionalità, a partire dalla creazione di una nuova interfaccia utente, che ne hanno arricchito e potenziato la navigazione e l’accessibilità”.



[Fonte Wired.it]

la mappa dei fiumi esondati
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la mappa dei fiumi esondati | Wired Italia



Da Wired.it :

“È drammatica la situazione maltempo in Emilia-Romagna: si apre così il bollettino rilasciato nella mattinata del 17 maggio dall’Agenzia regionale prevenzione ambiente (Arpa). L’ondata di piogge che ha colpito la regione nelle ultime ore ha già fatto nove vittime, mentre due sono i dispersi.

Secondo il bollettino, sono 13 i fiumi che sono usciti dal proprio alveo, alcuni anche in più punti. A questi se ne aggiungono 8 nei quali la soglia idrometrica, ovvero il livello raggiunto dal’acqua, ha superato la soglia di allarme. Per il Rubicone, significa aver superato di 3 metri l’altezza normale. Ecco la situazione rappresentata su una mappa.

Per dare un’idea di quanto stia avvenendo, valga il caso dell’idrometro di Sant’Agata lungo il Santerno. Qui non è stato possibile rilevare i livelli idrometrici perché l’acqua ha superato i livelli massimi misurabili dagli strumenti.

Le criticità si concentrano in Romagna, ma non hanno risparmiato il capoluogo. Bologna è infatti uno dei 23 comuni, tra i quali anche Imola e Riccione, nei quali si registrano allagamenti diffusi. Non bastasse, lungo gli l’Appennino forlivese-cesenate, bolognese e ravennate sono segnalati oltre 250 dissesti in atto.



[Fonte Wired.it]

WhatsApp, come proteggere al meglio i vostri dati

WhatsApp, come proteggere al meglio i vostri dati



Da Wired.it :

WhatsApp permette anche di bloccare le singole chat sul telefono. Questo significa che per inviare messaggi alle chat bloccate sarà necessario utilizzare il codice di accesso del telefono, il volto o l’impronta digitale prima di poter aprire le conversazione e vedere le notifiche. Per attivarlo, all’interno di una chat fate tap su Info chat e quindi Lucchetto chat. In questo modo la conversazione verrà spostata in una nuova cartella a cui si potrà accedere scorrendo verso il basso nella scheda Chat.

Se scegliete di optare per un approccio più focalizzato sulla privacy, è bene tenere presente che ogni messaggio che appare sul vostro schermo potrebbe rivelare informazioni private. Le notifiche dei nuovi messaggi possono mostrare l’intero messaggio o solo una parte del suo contenuto. Se queste notifiche non vengono lette, chiunque prenda in mano il dispositivo può vederle senza dover sbloccare il telefono. Queste opzioni possono essere modificate in Impostazioni, Notifiche e Mostra anteprima.

Accesso alle informazioni personali

Sebbene la crittografia end-to-end di WhatsApp impedisca a forze dell’ordine, internet provider e persino a Meta di vedere ciò che inviate, ci sono comunque alcune misure aggiuntive che potete adottare per aumentare la vostra privacy sul telefono e ridurre le possibilità che il vostro numero venga preso di mira da spammer o truffatori. Vista la popolarità di WhatsApp, il servizio è regolarmente oggetto di attacchi di ingegneria sociale, finalizzati a rubare le vostre informazioni personali.

Le modalità per limitare i modi in cui le persone possono interagire con il vostro account si trovano tutte nella sezione Privacy, a cui si accede passando da Impostazioni. L’opzione più semplice sono le Conferme di lettura, ovvero le due spunte blu che segnalano quando avete letto un messaggio.

Ancora più efficaci sono le procedure che impediscono ad altri di aggiungervi ai gruppi, a cui si accede dall’impostazione Gruppi. L’impostazione predefinita è Tutti, ma può essere modificata scegliendo tra I miei contatti o I miei contatti eccetto…, che consente di aggiungere alcune eccezioni. Limitare le modalità con cui è possibile aggiungervi ai gruppi non significa che non potete partecipare alle chat multiple popolate da persone che non rientrano tra i vostri contatti. Chi vuole aggiungervi a un gruppo può comunque inviarvi una richiesta con un messaggio separato.

Sempre dalle impostazioni sulla privacy, potete anche disattivare chi può vedere l’ultima volta in cui avete guardato WhatsApp o siete stati online, chi può vedere la vostra foto profilo, la sezione Informazioni e lo Stato di WhatsApp. Da qui, dovreste anche controllare se state condividendo la vostra posizione in tempo reale con qualcuno.

Passare a Signal

Se siete alla ricerca di maggiore privacy, cambiare la vostra app di messaggistica è un salto notevole, ma potrebbe valere il tempo e la fatica. Come abbiamo già accennato, quando si parla della combinazione di crittografia end-to-end e livello generale di privacy, la nostra preferenza va a Signal. In questo articolo, trovate una panoramica completa delle opzioni di privacy del servizio.

Questo articolo è comparso originariamente su Wired UK.



[Fonte Wired.it]