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Novichok, cos’è l’agente nervino che avrebbe ucciso Alexei Navalny

Novichok, cos’è l’agente nervino che avrebbe ucciso Alexei Navalny



Da Wired.it :

Yulia Navalnaya, vedova del dissidente russo Alexei Navalny, avrebbe accusato le autorità russe di tenere nascosto il corpo del marito per attendere che le tracce dell’agente nervino Novichok spariscano. Secondo Navalnaya il marito sarebbe infatti stato nuovamente avvelenato con la sostanza che era stata utilizzata contro di lui nel 2020. Secondo quanto dichiarato dal Cremlino, le indagini sulla morte di Navalny sarebbero ancora in corso.

Che cos’è il Novichok

Il Novichok fa parte di una classe di composti chimici che interferiscono con il corretto funzionamento di alcuni neurotrasmettitori, le molecole attraverso cui le cellule del sistema nervoso comunicano fra di loro. Il Novichok inibisce infatti l’enzima acetil-colinesterasi, causando l’accumulo di acetilcolina e la conseguente iper-attivazione del sistema nervoso parasimpatico. Questo ha come conseguenze una riduzione del battito cardiaco e della pressione arteriosa, oltre che numerosi altri effetti collaterali. Si tratta infatti di una sostanza estremamente tossica, che può causare sintomi come convulsioni, nausea, paralisi e difficoltà respiratorie, sia a causa del riversamento di liquidi nelle vie aeree che, successivamente, del blocco dei muscoli respiratori. La morte legata all’avvelenamento da sostanze come il Novichok, infatti, avviene spesso per asfissia.

Le origini

La parola Novichok in russo significa nuovo arrivato e indica in realtà diverse sostanze tutte appartenenti alla classe chimica degli organofosfati. Secondo l’enciclopedia Britannica, le sostanze chimiche Novichok sono state sviluppate nell’Unione Sovietica attorno agli anni ’80, nel contesto di un programma segreto denominato Foliant, progettato per aggirare i controlli sulle armi chimiche. Il Novichok è stato prodotto in forma liquida, come polvere e come aerosol.

Nel 2018 una sostanza appartenente a questa classe di composti fu utilizzata per avvelenare l’ex spia russa Sergei Skripal, che sopravvisse. Chiari segnali di avvelenamento da Novichok vennero ritrovati anche quando l’attivista russo Alexei Navalny venne ricoverato a Berlino nel 2020 in gravi condizioni di salute.



[Fonte Wired.it]

Mar Rosso, l’Unione europea ha lanciato una missione militare

Mar Rosso, l’Unione europea ha lanciato una missione militare



Da Wired.it :

L’Unione europea ha lanciato ufficialmente la sua missione di sicurezza nel Mar Rosso per proteggere le navi mercantili dagli attacchi aerei degli Houthi, la milizia che controlla gran parte dello Yemen con il sostegno dell’Iran, cominciati a dicembre 2023 come reazione agli attacchi di Israele contro Hamas. L’operazione, chiamata Eunavfor Aspides, ha un mandato di un anno e un budget di 8 milioni di euro, ma non è ancora chiaro quando sarà pienamente operativa e quando arriverà nella zona.

La forza navale europea entrerà in servizio in un’ampia zona che comprende lo stretto di Bab al-Mandab, nella punta più a sud del Mar Rosso, lo stretto di Hormuz, tra Iran e Emirati Arabi Uniti, e nelle acque internazionali del mar Rosso, del golfo di Aden, del mare Arabico, del golfo di Oman e del golfo Persico. L’obiettivo è di contribuire alla sicurezza navale e alla libera circolazione navale nell’area, avviando le operazioni di monitoraggio e difesa nel giro di alcune settimane.

Molti paesi europei hanno mostrato interesse a partecipare alla missione ed è probabile che ci sarà un alto numero di navi coinvolte. Il quartier generale verrà ospitato nella città costiera di Larissa, in Grecia, e greco sarà anche il comando della missione, affidato al commodoro Vasilios Griparis, mentre a capo della forze navali ci sarà il contrammiraglio italiano Stefano Costantino. Oltre a Grecia e Italia anche Belgio, Paesi Bassi e Germania hanno dichiarato di voler partecipare ed è quasi certa anche la presenza della Francia, dato che l’organizzazione di Aspides si basa sulla missione francese Ageno Emasoh nel golfo di Oman.

La missione europea opererà in stretto contatto con gli Stati Uniti, già presenti nella zona con la missione Prosperity guardian, e con l’autorizzazione a scambiare informazioni classificate come segrete con Washington, nel caso questo sia “necessario per ragioni operative”. Entrambe le iniziative operano in sintonia con la risoluzione 2272 delle Nazioni Unite, in cui è stato richiesto agli Houthi di cessare gli attacchi contro le navi mercantili e commerciali e sancito il diritto degli altri paesi di difenderle dagli attacchi.



[Fonte Wired.it]

Il powerbank MagSafe per iPhone a forma di audiocassetta

Il powerbank MagSafe per iPhone a forma di audiocassetta



Da Wired.it :

Flashtape è un powerbank MagSafe per iPhone che si ispira al design retrò delle audiocassette, ma che utilizza materiali avanzati e innovativi. Questa originale batteria esterna in grado di agganciarsi magneticamente al retro degli smartphone Apple (ma non solo) è comparsa su Kickstarter in due versioni, che si possono portare a casa ad un prezzo contenuto.

Il powerbank MagSafe Flashtape strizza l’occhio ai nostalgici della tecnologia retrò vestendo i panni di una gloriosa audiocassetta con tanto di finestrella con vista sulla bobina in rame interna che ricorda a tutti gli effetti quella del nastro magnetico con incisi i brani. La scocca di Flashtape è lavorata per riprendere tutti gli altri dettagli dai rocchetti ai fori fino ai bordi, con un risultato finale piuttosto convincente. La versione base è da 5mila milliamperora, mentre quella superiore è da 10mila ed entrambe possono ricaricare gli iPhone compatibili (dal 12 al 15) fino a 7.5 watt e, via usb type-c, fino a 20 watt grazie al protocollo Pd (Power Delivery). Può anche ricaricare le AirPods con custodia MagSafe.

Seppur pensato per gli iPhone, questo powerbank è anche di tipo Qi e quindi può essere utilizzato con una larga fetta di smartphone Android dai Pixel ai Samsung Galaxy fino a molti modelli di Xiaomi, Sony, Huawei e altri brand compatibili. Su un lato ci sono le due porte usb per ricaricare il powerbank stesso e per il collegamento cablato a qualsiasi dispositivo, il pulsante di accensione e spegnimento e i led che indicano la carica residua. Si può finanziare il progetto su Kickstarter e portarsi a casa un esemplare di Flashtape a un prezzo di 27 euro per la versione da 5mila oppure 37 euro per quella da 10mila con uno sconto rispettivamente del 27 e 34% rispetto a quello poi ufficiale una volta sui mercati. L’uscita è prevista per luglio prossimo con spedizioni in tutto il mondo.



[Fonte Wired.it]

La Nuova Scena su Netflix è il talent rap con Fabri Fibra, Geolier e Rose Villain

La Nuova Scena su Netflix è il talent rap con Fabri Fibra, Geolier e Rose Villain



Da Wired.it :

Lo show è composto da 8 episodi e verrà diviso in tre parti: gli episodi 1-4 usciranno lunedì 19 febbraio e vedranno Fabri Fibra, Geolier e Rose Villain partire dalle città più rappresentative del rap italiano, come Roma, Napoli e Milano, alla ricerca del miglior talento della prossima generazione. In questa fase, i tre giudici saranno affiancati da grandi nomi del rap italiano: Ernia, Fred De Palma, Ketama126, Lazza, Lele Blade, Nayt, Nitro, Rocco Hunt, Squarta e Yung Snapp. Negli episodi 5, 6, 7 che debutteranno lunedì 26 febbraio, i giovani rapper si dovranno misurare con prove di freestyle, rap battle, videoclip e, soprattutto, nel featuring con Guè, Madame, Marracash e Noyz Narcos. La finale sarà invece disponibile da lunedì 4 marzo, e vedrà i tre artisti più meritevoli chiamati a presentare il proprio brano originale, guidati dalla volontà di trasformare il proprio sogno in realtà.

Fabri Fibra ha raccontato l’esperienza di provare a fare questo talent e il rapporto con i ragazzi:

Spesso con il rap italiano mi trovo ad affrontare più o meno sempre le stesse domande perché, o sei in promozione con il tuo disco o si parla dei brani e del produttore. Qui abbiamo avuto modo di dare dei consigli e anche di approfondire certi aspetti del rap italiano non dal punto di vista di un discografico ma dal punto di vista di un rapper che ha più esperienze e può dire qualcosa alle nuove generazioni che si sono ritrovate già questo genere già in classifica, senza magari avere gli strumenti per capire non tanto come si arriva in classifica, ma cosa serve per approcciare al rap italiano e tutta una serie di aspetti che poi abbiamo capito durante lo show con i ragazzi che hanno partecipato.



[Fonte Wired.it]

Apple Vision Pro, perché molte persone lo stanno restituendo

Apple Vision Pro, perché molte persone lo stanno restituendo



Da Wired.it :

A meno di una settimana dal lancio, Apple Vision Pro aveva già invaso le strade degli Stati Uniti. Ora però diversi utenti hanno iniziato a restituire il nuovo visore per la realtà mista del colosso di Cupertino.

Ondata di resi

Negli ultimi giorni sui social media parecchi utenti hanno annunciato di volersi far rimborsare l’ultimo prodotto di casa Apple. Ciononostante, è troppo presto per dichiarare il dispositivo un fallimento commerciale. La storia recente ha infatti dimostrato che questa tendenza è comune per le tecnologie nelle prime fasi di sviluppo e adozione.

Vision Pro è stato salutato dall’amministratore delegato di Apple Tim Cook come “il dispositivo personale più avanzato” della storia. Con un prezzo di partenza di quasi 3500 dollari, il visore – progettato principalmente per soddisfare le esigenze di produttività, pur non trascurando le applicazioni per tempo libero – ha generato da subito grandi aspettative.

Gli utenti che stanno riconsegnando Vision Pro negli Apple Store americani sono spinti da diverse ragioni, tra cui un’esperienza confusa durante l’utilizzo, la scomodità e funzioni che non giustificano il prezzo. Ma una delle motivazioni più frequenti riguarda la cinetosi, il disturbo comunemente conosciuto con il nome di mal d’auto.

Che cos’è la cinetosi

La cinetosi è una normale risposta fisiologica a una percezione insolita di movimento, reale o apparente. I Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie spiegano che il nostro cervello registra il movimento attraverso impulsi provenienti dall’orecchio interno, dagli occhi, dai muscoli e dalle articolazioni. Quando l’organo riceve indicazioni discordanti tra loro, la cinetosi si manifesta solitamente sotto forma di vertigini.

Anche se può colpire chiunque, la cinetosi è più comune nei bambini, negli anziani e nelle donne in gravidanza. Oltre alle vertigini, i sintomi più comuni sono affaticamento, pallore, nausea, sudori fredda e vomito.

Il legame tra dispositivi come Apple Vision Pro e il disturbo è evidente. I visori come quello del colosso sono infatti basati sulla realtà virtuale, aumentata e mista, che consentono agli utenti di esplorare e immergersi in ambienti digitali senza doversi spostare realmente.

La portata del fenomeno con i visori per la realtà mista, virtuale o aumentata è ancora poco conosciuta a causa della scarsa penetrazione sul mercato di questi dispositivi. Ma si tratta di aspetto che Apple ha tenuto in considerazione durante il processo di ricerca e sviluppo, riducendo la latenza di Vision Pro e aumentando la risoluzione dei display, due aspetti che contribuiscono a diminuire la probabilità che si verifichi il disturbo.

Nella sua pagina di supporto Apple consiglia di non utilizzare il visore per periodi prolungati, in situazioni di forte movimento o se gli utenti sono soggetti a cinetosi, aggiungendo alcuni suggerimenti per evitare che insorga il disturbo, come ridurre le dimensioni delle finestre o aumentare la distanza dallo schermo, diminuire il livello di immersione e attivare l’impostazione per ridurre il movimento sul dispositivo.

Questo articolo è apparso originariamente su Wired en español.



[Fonte Wired.it]

Dostoevskij e la caccia al mostro in ognuno di noi

Dostoevskij e la caccia al mostro in ognuno di noi



Da Wired.it :

Lasciate ogni speranza, o voi ch’entrate. Dostoevskij, la prima serie firmata dai fratelli D’Innocenzo e targata Sky Original è una discesa negli inferi con un titanico Filippo Timi intento a far luce, o forse ombra, su una catena di delitti senza castigo. I suoi occhi sono “di bragia”, è lui il Caronte che accompagna lo spettatore dentro un incubo chiamato Dostoevskij. Un vomito in primo piano fa subito intuire la cifra del racconto, volutamente disturbante, sgradevole, respingente. Sarà così per tutte e cinque le ore del racconto, prendere o lasciare.

Incontriamo il protagonista Enzo Vitello (Filippo Timi) nel momento più disperato: ha tentato il suicidio, vomita per rigettare non tanto i farmaci ingeriti quanto un segreto insopportabile custodito nelle viscere. È un detective di quelli che si ossessionano dietro un caso irrisolto e provano a entrare nell’anima della persona che cercano. Dostoevskij, appunto, serial killer con la mania di lasciare lettere filosofeggianti accanto ai cadaveri. Il detective movie cede subito il passo alla contaminazione, si mischia con l’horror, il pulp, il noir, il dramma esistenziale, sociale e familiare.

Vitello ha una figlia tossicodipendente che lo detesta (Carlotta Gamba, unica luce tra i cocci sgangherati dell’esistenza) e che lui ama in modo disperato. I momenti tra loro due spezzano la febbre delirante della caccia all’uomo creando bolle di intimità a tratti tenera – come di fronte a un cornetto inzuppato – a tratti furiosa – come in una scena clou di rabbia repressa e autolesionismo, con un altro vomito (di Gamba, stavolta). “C’è anche il momento ‘sbratto’ nella nostra serie, che è sempre vero, cioè fatto veramente”, racconta Fabio D’Innocenzo alla Berlinale, dove la serie è stata presentata in anteprima mondiale. “Come riuscire a far sganciare il pubblico in due minuti. Eppure è importante dare al pubblico la libertà di scegliere qualcosa che sia lontano dai prodotti preconfezionati. A me e mio fratello Damiano piace il mare mosso, non faremo mai nulla per calmare le acque“.



[Fonte Wired.it]