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Con SumUP hai il tuo POS per accettare pagamenti in mobilità

Con SumUP hai il tuo POS per accettare pagamenti in mobilità

Da Punto-Informatico.it :

Tra i vari lettori di carte, SumUp Air è uno di quelli che consente di effettuare transazioni con ogni tipologia di circuito e metodologia. Stiamo parlando di pagamenti tramite Chip & Pin, contactless, Google Pay e Apple Pay.

Questo lettore di carte della società SumUp va a collegarsi direttamente al tuo dispositivo mobile (smartphone o tablet) per accettare un pagamento in mobilità, quindi senza bisogno di un dispositivo fisso.

Con SumUp non è previsto il pagamento di un canone mensile per il servizio né alcun obbligo contrattuale. La commissione di transazione è solo dell’1,95%.

Pagamenti in mobilità facile con SumUP Air

Pagamenti

Quanto costa SumUP Air? Soltanto 39 euro, un prezzo tutto sommato accessibile.

Puoi acquistare il lettore di carte SumUp Air direttamente nella pagina ufficiale dell’offerta di SumUp, dopodiché puoi cominciare ad accettare pagamenti immediatamente, senza dover aprire per forza un nuovo conto corrente.

Per effettuare una transazione con SumUp Air, è sufficiente che scarichi l’app gratuita proprietaria sul tuo dispositivo mobile, inserisci l’importo dell’addebito e avvicini il lettore alla carta del cliente.

In pochi secondi il pagamento sarà completato e il denaro sarà accreditato direttamente sul tuo conto corrente aziendale SumUP.

Il conto SumUp business è allegato gratuitamente al lettore di carte e viene attivato il giorno dopo la richiesta.

Il conto SumUp ti consente, inoltre, di inviare e ricevere subito dal tuo conto in Italia e di usufruire di bonifici bancari gratuiti e senza limiti. Accedi al link qui sotto per acquistare il POS:

Al di là del lettore di carte e del conto gratuito, la società rende disponibile diverse soluzioni all’insegna dell’innovazione che semplificano notevolmente le transazioni, tipo la creazione di link da inviare al cliente via SMS, WhatsApp e altro.

Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione.



Fonte Punto Informatico Source link

Flipper Zero: consegne sequestrate in Brasile

Flipper Zero: consegne sequestrate in Brasile

Da Punto-Informatico.it :

Flipper Zero è un popolare dispositivo portatile che permette di testare le connessioni wireless. Dato che può essere sfruttato per scopi illeciti, come lo sblocco delle automobili, le autorità brasiliane hanno deciso di sequestrare le consegne nel paese. La EFF (Electronic Frontier Foundation) afferma che il ban potrebbe limitare il lavoro dei ricercatori di sicurezza.

Flipper Zero: dispositivo per hacker?

Flipper Zero sembra un gioco degli anni ’80. Il dispositivo ha uno schermo monocromatico da 1,4 pollici (128×64 pixel), slot per microSD, porta USB Type-C, pin GPIO, pad direzionale con 5 pulsanti e una batteria da 2.000 mAh. All’interno ci sono tutti i componenti per il test delle connessioni wireless a corto raggio più utilizzate, tra cui NFC, RFID, Bluetooth e infrarosso. Il Bluetooth può essere sfruttato per il controllo tramite app Android e iOS.

Flipper Zero integra inoltre un’antenna che supporta frequenze sub-1 GHz e consente di controllare campanelli, prese e lampadine smart. Ma la caratteristica più criticata è quella che permette di aprire garage, cancelli e automobili, come hanno dimostrato diversi ricercatori di sicurezza.

Dopo aver ordinato il dispositivo, gli utenti brasiliani non hanno ricevuto nulla. Gli uffici postali inviano i Flipper Zero ricevuti ad Anatel, l’agenzia che deve rilasciare le certificazioni per l’uso delle frequenze radio. È una procedura standard, ma in questo caso il dispositivo viene rispedito al mittente. Secondo le autorità locali, il Flipper Zero è illegale in quanto usato per commettere attività criminali.

Secondo la EFF, il sequestro dei dispositivi avrà conseguenze negative per la sicurezza, dato che viene spesso utilizzato per trovare le vulnerabilità nei sistemi. Tra l’altro, in Brasile sono in vendita dispositivi con funzionalità simili. La “colpa” di Flipper Zero è quella di essere molto popolare.

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GPT-4 trasformerà i testi in video, lo conferma Microsoft

GPT-4 trasformerà i testi in video, lo conferma Microsoft

Da Punto-Informatico.it :

Già sappiamo che Microsoft introdurrà GPT-4 questa settimana, portando al pubblico la nuova generazione del language model sviluppato da OpenAI con nuove potenzialità non indifferenti. Su tutte, conferma l’azienda statunitense con altre dichiarazioni recenti, spicca la capacità di trasformare i testi in video.

GPT-4 sarà un modello multimodale

Il CTO di Microsoft Germania, Andreas Braun, proprio lo scorso weekend ha chiarito nuovamente alla stampa tedesca interessata al mondo tech che GPT-4 sarà decisamente più potente rispetto a GPT-3, iterazione del Generative Pre-trained Transformer dietro la stessa ChatGPT. Non soltanto sarà capace di trasformare testi input testuali in immagini come ora fanno Midjourney e DALL-3, ma consentirà la realizzazione di file audio e video a partire da una semplice stringa di parole.

Logo ChatGPT OpenAI

Questo rapido progresso sarebbe stato possibile anche grazie agli incredibili investimenti da parte di Microsoft: secondo gli ultimi report, Satya Nadella e soci avrebbero deciso di dedicare oltre 10 miliardi di dollari alla società madre di GPT, OpenAI, ottenendo in cambio una partnership strategica per portare lo stesso strumento su Bing che, per alcune aziende, starebbe in realtà già utilizzando GPT-4 e non la tanto chiacchierata GPT-3.5.

Purtroppo Andreas Braun non ha aggiunto altre informazioni succose riguardanti GPT-4 o l’evoluzione del chatbot su Bing. Del resto, è giusto che mantenga alcuni segreti in vista dell’imminente presentazione del modello linguistico autoregressivo potenziato dal deep learning di ultima generazione. Evitando di cadere nella trappola dei rumor, non ci resta che attendere la dimostrazione ufficiale per scoprire le capacità di questa intelligenza artificiale.



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AMD Ryzen 7 7800X3D incontenibile: +20% su i9-13900K!

AMD Ryzen 7 7800X3D incontenibile: +20% su i9-13900K!

Da Punto-Informatico.it :

Se da una parte Intel supera AMD nei benchmark Cinebench R23 relativi ai processori per server, nella lotta tra AMD Threadripper e la generazione Sapphire Rapids del team blu, dall’altra è la società di Lisa Su a stupire tutti con nuovi test riguardanti AMD Ryzen 7 7800X3D, processore da gaming con 3D V-Cache che potrebbe rivelarsi un mostro lato performance, pronto a superare con decisione il diretto rivale Intel Core i9-13900K di ultima generazione.

AMD Ryzen 7 7800X3D va tenuto d’occhio

Secondo nuovi benchmark ufficiali condivisi dalla società statunitense con Tom’s Hardware, infatti, il processore AMD Ryzen 7 7800X3D in arrivo a breve sul mercato dovrebbe riuscire a superare la i9-13900K nel gaming in 1080p senza problemi, garantendo il 20% di prestazioni in più.

Ma ricordiamo al volo le specifiche: AMD Ryzen 7 7800X3D avrà otto core e 96 MB di cache L3, per un TDP quotato a 120W e frequenza di clock massima pari a 5.0 GHz. Contro di essa si pone l’Intel Core i9-13900K da 24 core, la seconda migliore CPU della linea Raptor Lake proposta sul mercato dal titano di Pat Gelsinger.

AMD Ryzen 7 7800X3D confronto Intel Core i9-13900K

Qui sopra potete vedere il confronto su cinque videogiochi: Rainbow Six Siege, Total War: Three Kingdoms, Red Dead Redemption 2 e Horizon Zero Dawn. Nel primo caso si ottengono risultati già interessanti, con un 13% di performance in più, ma il picco si raggiunge sui titoli firmati Rockstar Games e Guerrilla Games. L’incremento prestazionale sembra eccezionale, ma meglio fare molta attenzione a questi numeri in quanto condivisi dalla stessa AMD.

Il confronto col predecessore

Se invece osserviamo il paragone tra Ryzen 7 7800X3D e Ryzen 7 5800X3D, ovvero l’iterazione precedente con 3D V-Cache, l’incremento massimo in 1080p arriva anche al 30% su DOTA 2, titolo poco esigente ma pur sempre di riferimento. Insomma, ormai l’avete capito: meglio non lasciarsi sfuggire la CPU Ryzen 7 7800X3D in arrivo nel 2023.



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Disney+ a breve potrebbe costare di più: ecco perché

Disney+ a breve potrebbe costare di più: ecco perché

Da Punto-Informatico.it :

Dopo avere visto le migliori novità in arrivo su Disney+ nel corso del 2023, è il momento di tornare a discutere in merito alla stessa piattaforma di streaming per una questione cara ai consumatori. A quanto pare, tra quest’anno e il prossimo la società potrebbe applicare una nuova strategia di crescita che comporterà un aumento dei prezzi di Disney+.

Disney+ costerà di più?

Stando a quanto riportato anche dai colleghi di TV Digital Divide, questa ipotesi sarebbe stata avanzata durante la recente conferenza Media and Telecom tenuta con Morgan Stanley a San Francisco, per informare gli investitori del futuro della piattaforma e della condizione rispetto ai diretti concorrenti come Netflix. In questo contesto, sarebbe stato proprio l’amministratore delegato Robert Iger a parlare di un possibile rincaro degli abbonamenti.

Disney+

Nello specifico, dopo avere condiviso l’ottimismo per l’avvenire del servizio Disney+ Iger avrebbe ammesso che le previsioni parlano di un rallentamento della crescita dei nuovi abbonati. Per affrontare questo calo, dunque, la società potrebbe concentrarsi sulla redditività, ovvero sui profitti dati dalle iscrizioni dei fan più fedeli. Come aumentarli? Banalmente, incrementando i costi degli abbonamenti.

Parallelamente, il gigante statunitense di Topolino continuerà a monitorare le performance dell’abbonamento più economico con annunci pubblicitari, essenziale nel nuovo piano di crescita del servizio.

Attenzione anche ad Apple TV+

Quelle riportate sopra relativamente a Disney+ restano mere indiscrezioni da prendere con le pinze, ma non vanno assolutamente sottovalutate in questo periodo in cui meno persone stanno guardando contenuti in streaming su Netflix, Prime Video et similia. Il boom della pandemia COVID causato dai lockdown è oramai parte del passato e le aziende sono alla ricerca di altre soluzioni per aumentare i profitti.

È il caso di Apple TV+ che, giusto a fine febbraio, ha assunto una figura dirigenziale cruciale nella definizione di una nuova attività pubblicitaria dentro Apple TV+, altra fonte di ricavi che dovrebbe ovviare alla contrazione di questi ultimi.



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Chat GPT 4, cosa sappiamo sul nuovo aggiornamento dell’intelligenza artificiale di Open AI

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Cinema



fonte : skytg24