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false offerte e furto di dati

false offerte e furto di dati

Da Punto-Informatico.it :

Il weekend pasquale inaugura una serie di ponti che possono essere sfruttati per organizzare una breve vacanza. Come previsto sono già in aumento le truffe contro gli utenti attraverso offerte fasulle, agenzie di viaggio alternative e punti rubati dagli account. Gli esperti di Check Point Software hanno descritto le varie trappole e fornito alcuni utili suggerimenti.

Truffe per viaggiatori

Check Point Software spiega che, a causa dell’inflazione, i prezzi dei voli sono aumentati, quindi gli utenti cercano un’offerta last minute per risparmiare. I cybercriminali sfruttano quindi l’occasione per ottenere profitti illeciti con truffe di vario tipo. Una di esse prevede il furto delle credenziali (spesso tramite phishing o attacco brute force) e l’accesso agli account di hotel e compagnie aeree.

Si tratta di account con punti premio o fedeltà che vengono successivamente venduti nel dark web o tramite “agenzie di viaggio” con sconti imperdibili. È quindi possibile usare i punti per acquistare un biglietto aereo a prezzo inferiore o avere una notte gratis in hotel. Check Point Software ha scoperto, ad esempio, un account American Airlines con oltre 1,5 milioni di punti venduto a 435 dollari.

Per non cadere in trappola è possibile seguire una serie di consigli. Innanzitutto è meglio diffidare delle offerte più allettanti. Inoltre deve essere controllato a fondo il sito (che potrebbe essere fasullo), esaminando URL, email e link. Verificare infine l’uso del protocollo HTTPS e utilizzare metodi di pagamento che offrono maggiori protezioni, come carta di credito e PayPal. Ovviamente non deve mai mancare un buon antivirus che rileva i tentativi di phishing.

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Lo Scontro, guarda la nuova serie in streaming

Lo Scontro, guarda la nuova serie in streaming

Da Punto-Informatico.it :

Una delle nuove serie da inserire nell’elenco di quelle da vedere è senza dubbio Lo Scontro, disponibile da oggi per lo streaming su Netflix (incluso nell’ offerta Intrattenimento Plus di Sky). Non ha forse fatto molto parlare o discutere prima del lancio, ma sembra potersi rivelare una piacevole sorpresa. Quale occasione migliore per vederla, del ponte di Pasqua alle porte? Interpretata da Steven Yeun (candidato agli Oscar) e Ali Wong (candidata agli Emmy) è introdotta da uno slogan che è già tutto un programma: Assapora il gusto della vendetta.

La nuova serie Lo Scontro è in streaming

La stagione è composta da dieci episodi, questi i titoli: “Gli uccelli non cantano, gridano di dolore”, “L’estasi di essere vivi”, “Sono abitata da un grido”, “Solo non tutto nello stesso momento”, “Creature segrete”, “Si traccia un magico cerchio”, “Sono una gabbia”, “Il dramma della scelta originaria”, “La grande fabbrica” e “Figure di luce”. Di seguito il trailer.

Provano rabbia e frustrazione, ma finalmente riescono a sentire qualcosa: due sconosciuti ai abbandonano agli istinti più cupi dopo un incidente stradale scatenato dalla rabbia.

Fanno parte del cast di attori, oltre ai già citati Steven Yeun e Ali Wong, anche Young Mazino,. David Choe, Patti Yasatuke, Ashley Park, Mia Serafino, Bernard White, Maria Bello e Remy Holt.

Scegliendo di sottoscrivere l’ offerta Intrattenimento Plus di Sky si ha accesso alle serie di Sky TV (a partire da The Last of Us), agli show (come Pechino Express) e all’intero catalogo di Netflix, da guardare liberamente senza senza interruzioni pubblicitarie.

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VHosting, in regalo un dominio gratuito se ti abboni ora

VHosting, in regalo un dominio gratuito se ti abboni ora

Da Punto-Informatico.it :

Se vuoi assicurarti che il tuo sito web sia affidabile, sicuro e veloce, devi optare per un provider di hosting di qualità e che ti offra anche un dominio gratuito.

VHosting è un’azienda tutta italiana che opera nel settore da molti anni e con cui potrai usufruire non soltanto di un servizio di elevata qualità, ma anche di funzionalità avanzate.

Stiamo parlando di email per comunicare in modo efficace con i tuoi clienti e tanto altro.

VHosting offre anche prezzi convenienti: i piani di hosting low cost partono da soli 26 euro all’anno, ma se hai bisogno di maggiori risorse puoi optare per l’Hosting WordPress dal costo di 45 euro all’anno e per l’Hosting Professionale Semidedicato dal costo di 150 euro all’anno.

Dominio gratuito e varie funzionalità con VHosting

Dominio gratuito

Con VHosting puoi beneficiare di un hardware aggiornato costantemente, con conseguenti prestazioni elevate per il tuo sito web.

Ma non è l’unico fattore a favore della velocità e della reattività: entra in gioco anche il networking DNS di VHosting, assolutamente privo di restrizioni o limiti nascosti che potrebbero impedirti di usare nel miglior modo possibile il tuo sito web.

Inoltre, il provider rende indipendenti l’uno dall’altro il sito Web e i server di posta. Ciò garantisce maggiore affidabilità e stabilità per entrambi.

Oltre al dominio gratuito, è prevista anche una garanzia di rimborso, che ti consente di provare VHosting senza impegno.

I prezzi sono inoltre trasparenti, non ci saranno sorprese al rinnovo dell’abbonamento e non ci saranno cambiamenti rispetto al primo acquisto, quindi puoi pianificare il tuo budget in tutta sicurezza.

Il piano Hosting Low Cost costa soltanto 26 euro all’anno + IVA e mette a tua completa disposizione uno spazio SSD NVMe da 4 a 30 GB, database illimitati, caselle email, certificato SSL e accesso SSH. Clicca sul link qui sotto e abbonati a questo piano:

Se necessiti di qualcosa in più, puoi scegliere tra il piano Hosting WordPress a 45 euro + IVA all’anno e il piano Hosting Professionale Semidedicato, che costa 150 euro + IVA all’anno.

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5G, rete prossima a 6 miliardi di device connessi

5G, rete prossima a 6 miliardi di device connessi

Da Punto-Informatico.it :

La rete 5G è ancora in fase di diffusione in tutto il mondo e, mentre in Italia si conferma poco performante rispetto ad altri Paesi, altrove l’installazione e attivazione delle infrastrutture avviene rapidamente. Secondo le nuove stime degli analisti di Omdia, riprese da TechRadar, entro la fine del 2027 ci saranno quasi 6 miliardi di abbonati al 5G su scala globale. Per paragone, si tratta di un valore quadruplicato rispetto ai dati registrati a fine 2022.

Il boom del 5G deve ancora avvenire

Il numero di fruitori di servizi correlati alla rete mobile di quinta generazione, secondo gli esperti, dovrebbe passare a quota due miliardi entro fine 2023, confermando così le stime precedenti del gigante delle telecomunicazioni Ericsson. Per Omdia, nel 2022 sono state aggiunte 455 milioni di nuove connessioni 5G in tutto il mondo; ergo, ci si aspetta un incremento pari o maggiore nei prossimi mesi.

Chris Pearson, presidente di 5G Americas, ha dunque osservato che il 5G sta crescendo notevolmente e sta vedendo un ridimensionamento molto più veloce rispetto alle scorse generazioni:

“Mentre implementazioni e connessioni vengono aggiunte a un ritmo significativo, la promessa del 5G sarà realizzata dal progresso tecnologico in aree come l’architettura autonoma e il network slicing per nuovi casi d’uso.”

5G

Kristin Paulin, principale analista di Omdia, ha dunque aggiunto che gli operatori di telecomunicazioni stanno guidando l’adozione del 5G con prezzi più bassi e promozioni molto intriganti per smartphone sotto forma di bundle. Questo sarà il fattore cruciale nella determinazione del futuro successo della rete in questione a livello internazionale.

In Italia nello specifico abbiamo notato poi lo scorso mese il nuovo bando per progetti di ricerca e sviluppo proprio nelle tecnologie 5G: chissà che impatto avrà nell’evoluzione dello standard nel Belpaese.



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ChatGPT, incontro tra Garante Privacy e OpenAI: rassicurazioni sul chatbot

ChatGPT, incontro tra Garante Privacy e OpenAI: rassicurazioni sul chatbot


Intanto la società americana ha pubblicato una lettera aperta sul suo blog in cui “si impegna a mantenere l’intelligenza artificiale sicura e vantaggiosa. Riconosciamo che, come qualsiasi altra tecnologia, questi strumenti comportano rischi reali, quindi lavoriamo per garantire che la sicurezza sia integrata nel nostro sistema a tutti i livelli”

Si è svolto ieri sera l’incontro, in video conferenza, tra Garante della Privacy e OpenAI, società che sviluppa il chatbot ChatGpt. All’incontro – a cui ha preso parte in apertura anche Sam Altman, amministratore delegato di OpenAI – erano presenti il Collegio del Garante (Pasquale Stanzione, Ginevra Cerrina Feroni, Agostino Ghiglia, Guido Scorza), Che Chang, Deputy General Counsel della società statunitense, Anna Makanju, responsabile Public Policy e Ashley Pantuliano, Associate General Counsel.

L’incontro

OpenAI, pur ribadendo di essere convinta di rispettare le norme in tema di protezione dei dati personali, ha tuttavia confermato la volontà di collaborare con l’Autorità italiana con l’obiettivo di arrivare ad una positiva soluzione delle criticità rilevate dal Garante riguardo a ChatGPT. L’Autorità da parte sua ha sottolineato come non vi sia alcuna intenzione di porre un freno allo sviluppo dell’AI e dell’innovazione tecnologica e ha ribadito l’importanza del rispetto delle norme poste a tutela dei dai personali dei cittadini italiani ed europei. OpenAI si è impegnata a rafforzare la trasparenza nell’uso dei dati personali degli interessati, i meccanismi esistenti per l’esercizio dei diritti e le garanzie per i minori e ad inviare al Garante entro oggi un documento che indichi le misure che rispondano alle richieste dell’Autorità. Il Garante si riserva di valutare le misure proposte dalla società, anche riguardo al provvedimento adottato nei confronti di OpenAI.

OpenAI: “Non usiamo ChatGpt per profilazione”

Intanto la società americana ha pubblicato una lettera aperta sul suo blog in cui “si impegna a mantenere l’intelligenza artificiale sicura e vantaggiosa. Riconosciamo che, come qualsiasi altra tecnologia, questi strumenti comportano rischi reali, quindi lavoriamo per garantire che la sicurezza sia integrata nel nostro sistema a tutti i livelli”. Nel merito di come utilizza i dati degli utenti, OpenAI precisa: “Non utilizziamo i dati per vendere i nostri servizi, pubblicità o profilare le persone. Li usiamo invece per rendere i nostri modelli più utili. ChatGpt, ad esempio, migliora con le conversazioni che, di volta in volta, intrattiene con gli utenti”. La lettera, dal titolo “Il nostro approccio alla sicurezza dell’AI”, spiega in che modo viene protetta la privacy degli utenti, anche minori, e come riduce il rischio di risposte errate, le cosiddette ‘allucinazioni’. Per azzerare il rischio di generare contenuti che danneggiano i bambini, quando un utente carica materiale pedopornografico negli strumenti di creazione o lettura di immagini, il sistema di Open AI lo blocca e lo segnala al National Center for Missing and Exploited Children. “Prima di rilasciare qualsiasi nuovo sistema, conduciamo test rigorosi, coinvolgiamo esperti esterni, lavoriamo per migliorare il comportamento del modello e costruiamo ampi sistemi di sicurezza e monitoraggio. Ad esempio, dopo aver terminato lo sviluppo del nostro ultimo modello, Gpt-4, abbiamo trascorso più di 6 mesi per renderlo più sicuro e allineato, prima di rilasciarlo pubblicamente”. 

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ChatGPT al vaglio anche in altri Paesi

Anche altri Paesi hanno acceso un faro sul software di Intelligenza artificiale ChatGpt. Il Canada – riporta l’Afp – ha annunciato di aver aperto un’indagine dell’Office of the Privacy Commissioner su OpenAi, in risposta a una “denuncia relativa alla raccolta, all’uso e alla divulgazione di informazioni personali senza consenso”, ha affermato l’agenzia.

Secondo Reuters online, anche Germania, Francia e Irlanda si starebbero muovendo sulle orme dell’Autorità italiana per la protezione dei dati personali. Le autorità di regolamentazione della privacy in Francia e Irlanda avrebbero contattato l’omologo italiano per saperne di più sul divieto. E la Germania potrebbe seguire le orme dell’Italia bloccando ChatGpt per problemi di sicurezza dei dati, come ha dichiarato il commissario tedesco per la protezione dei dati al quotidiano Handelsblatt.

Qualche giorno fa infine l’Europol ha avvertito che i criminali informatici sono pronti a sfruttare l’intelligenza artificiale dei chatbot conversazionali per commettere frodi e altri crimini informatici.

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fonte : skytg24