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Guadagna punti con la Carta PAYBACK American Express: scopri come fare

Guadagna punti con la Carta PAYBACK American Express: scopri come fare

Da Punto-Informatico.it :

Nel panorama delle carte di credito, la partnership tra PAYBACK e American Express apre le porte a un’esperienza unica per i consumatori, promettendo non solo un aumento delle opportunità di raccolta punti, ma anche l’accesso a servizi esclusivi tipici di American Express.

Le caratteristiche principali di Carta PAYBACK American Express

Carta PAYBACK

La Carta di Credito PAYBACK American Express si distingue per la sua quota annuale di 0€, rendendola accessibile a un vasto pubblico.

I tassi applicati sono competitivi, con TAN 12% e TAEG 14,31%. Un elemento distintivo è la flessibilità di pagamento, con la possibilità di scegliere tra saldo o rate, adattando l’uso della carta alle esigenze finanziarie individuali.

Ogni 2 euro spesi generano 1 Punto PAYBACK, e tale accumulo si raddoppia quando si effettuano acquisti presso i Partner del Programma, aumentando ulteriormente i vantaggi.

Un ulteriore incentivo è rappresentato dalla possibilità di ottenere una carta supplementare inclusa, ampliando così le occasioni per accumulare punti PAYBACK.

L’assistenza clienti è garantita 24/7, offrendo supporto continuo. La gestione online delle transazioni e l’accesso agli estratti conto digitali sono facilitati, mentre la compatibilità con Apple Pay assicura transazioni sicure e veloci.

Gli utenti godono anche di American Express Experiences, con accesso a prevendite esclusive per eventi di vario genere. La carta offre inoltre una protezione d’acquisto, coprendo gli acquisti per 90 giorni in caso di furto o danneggiamento.

Per richiedere la Carta di Credito PAYBACK American Express, è necessario essere maggiorenni, iscritti al programma PAYBACK, residenti in Italia o con un indirizzo di corrispondenza italiano, possedere un conto corrente bancario o postale nel circuito SEPA e avere un reddito annuo lordo minimo di 11.000 euro.

Quindi, la Carta PAYBACK American Express si presenta come una scelta vantaggiosa per coloro che cercano non solo di accumulare punti, ma anche di godere di servizi esclusivi e flessibilità nelle transazioni finanziarie.

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offerta SPECIALE su Amazon (-15%)

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Da Punto-Informatico.it :

Se stai cercando un potenziamento significativo per la tua rete domestica, il Google Nest Wifi Pro è la soluzione perfetta, e oggi è disponibile su Amazon con uno sconto del 15%. Questo dispositivo non solo offre prestazioni Wi-Fi 6E superiori, ma trasforma radicalmente la tua esperienza di connettività. Approfitta subito di questa offerta e acquistalo al prezzo vantaggioso di soli 169,00 euro, anziché 199,00 euro.

Google Nest Wifi Pro: un’occasione imperdibile su Amazon

Grazie alla sua rete tri-band con bande a 2,4 GHz, 5 GHz e 6 GHz, il Google Nest Wifi Pro garantisce velocità sorprendenti e una connessione affidabile in tutta la tua casa. Con una copertura di 120 metri quadrati, questo router assicura che ogni angolo della tua abitazione sia immerso in una connessione veloce e stabile.

Ciò che rende il Google Nest Wifi Pro eccezionale è la sua capacità di adattarsi alle tue esigenze specifiche. Puoi personalizzare la configurazione per garantire la copertura esatta di cui hai bisogno, garantendo che ogni dispositivo sia connesso in modo efficiente.

La tecnologia integrata assicura una connessione costante anche nelle zone al limite della tua copertura di rete. Con la gestione automatica delle prestazioni e delle attività della rete, il Google Nest Wifi Pro ottimizza la tua esperienza di connettività, dando la priorità a attività cruciali come le videochiamate e velocizzando il caricamento dei siti web.

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Google permette di scegliere i dati da condividere

Google permette di scegliere i dati da condividere

Da Punto-Informatico.it :

Google ha annunciato importanti novità per rispettare il Digital Markets Act (DMA) che verrà applicato a partire dal 6 marzo 2024. Gli utenti europei possono scegliere di mantenere o meno il collegamento tra alcuni servizi e quindi la condivisione dei dati. La relativa opzione è disponibile nelle impostazioni dell’account.

Servizi collegati e condivisione dei dati

L’azienda di Mountain View è stata inclusa dalla Commissione europea tra i gatekepeer. I Core Platform Service che dovranno rispettare il DMA sono Google Search, Google Play, Google Maps, Google Shopping, Google Ads, YouTube, Chrome e Android. I primi sette condividono alcuni dati degli utenti, quindi Google deve chiedere il loro consenso.

Gli utenti possono ora scegliere di mantenere o meno i servizi collegati tra loro. I dati condivisi vengono attualmente usati per determinati scopi, come la personalizzazione dei contenuti e degli annunci pubblicitari. Tra i dati ci sono ad esempio le ricerche, i video visti su YouTube e le app installate da Google Play.

I servizi non elencati sono sempre collegati e possono condividere i dati tra loro, in base alle impostazioni della privacy. I dati possono essere comunque condivisi tra tutti i servizi per determinate finalità, ad esempio per impedire attività fraudolente, proteggere l’utente dallo spam e rilevare comportamenti illeciti. Inoltre possono essere condivisi perché indispensabili al completamento di alcune attività. Ad esempio, se l’utente effettua un acquisto su Google Play con Google Pay, i due servizi condivideranno le informazioni necessarie per completare l’acquisto.

Disattivando il collegamento tra i servizi, alcune funzionalità verranno limitate o non saranno più disponibili. Ad esempio, se Google Search, YouTube e Chrome non sono collegati, i consigli di Search saranno meno personalizzati. Se invece Google Search e Google Maps non sono collegati, le prenotazioni effettuate in Search non verranno visualizzate in Maps.

La selezione dei servizi da collegare è disponibile nella sezione Dati e privacy > Servizi Google collegati delle impostazioni dell’account.



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la scelta intelligente per un cloud sicuro e conveniente

la scelta intelligente per un cloud sicuro e conveniente

Da Punto-Informatico.it :

Con l’aumento dell’utilizzo di servizi di cloud storage, la ricerca di una soluzione sicura ed economica diventa prioritaria. In questo contesto, IceDrive si rivela come una scelta all’avanguardia, una sinergia tra innovazione tecnologica e praticità finanziaria.

La peculiarità di IceDrive risiede nel suo software di montaggio drive, che trasforma il cloud storage in un hard drive virtuale senza occupare spazio fisico sul dispositivo. La crittografia client-side garantisce un livello di sicurezza elevato, proteggendo i dati con standard avanzati.

La gamma di piani di IceDrive è progettata per soddisfare diverse esigenze e budget. Il piano PRO I, a soli $72 all’anno, offre 1 TB di spazio di archiviazione.

Per chi richiede maggiore capacità, il piano PRO III a $144 annui copre 3 TB, mentre il PRO X a $360 all’anno offre addirittura 10 TB. La flessibilità si estende ai termini di pagamento, permettendo scelte mensili o annuali.

Con IceDrive esperienza utente intuitiva e sicura

IceDrive

L’interfaccia di IceDrive è intuitiva e accessibile, adatta sia agli esperti di tecnologia che ai neofiti. La gestione dei file è efficiente e la velocità di caricamento dei dati è performante, garantendo un’esperienza utente positiva per ogni utilizzo.

La sicurezza è una priorità per IceDrive. La crittografia client-side zero-knowledge assicura l’accesso esclusivo dell’utente ai propri dati, garantendo una protezione superiore contro intrusioni non autorizzate e violazioni della privacy.

IceDrive è realmente la soluzione ideale nel panorama del cloud storage, con un equilibrio perfetto tra funzionalità avanzate e prezzi competitivi.

Un’esperienza utente superiore è affiancata da un costante impegno per la sicurezza, rendendo IceDrive la scelta intelligente per coloro che cercano un servizio di archiviazione sicuro, affidabile e conveniente. Scopri di più e avvia la tua esperienza oggi stesso.

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invasione di spam associato a ChatGPT

invasione di spam associato a ChatGPT

Da Punto-Informatico.it :

Amazon consente ai venditori di usare un tool di intelligenza artificiale generativa per velocizzare la creazione delle pagine dei prodotti. Qualcuno ha invece sfruttato ChatGPT per lo stesso scopo con risultati piuttosto discutibili. Sulla versione statunitense dello store è iniziata quindi l’invasione di spam.

Mi dispiace ma non posso soddisfare questa richiesta

Gli utenti che usano il chatbot di OpenAI conoscono sicuramente i messaggi di errore mostrati quando viene effettuata una richiesta non consentita o per altri motivi. Questi messaggi di errore sono apparsi nei nomi e nelle descrizioni di numerosi prodotti su Amazon USA. Probabilmente qualcuno ha deciso di inondare lo store con “spam IA” oppure si tratta di venditori distratti. L’azienda di Seattle ha successivamente rimosso le pagine, ma l’intervento doveva avvenire prima della pubblicazione.

Per alcuni prodotti era evidente l’uso di ChatGPT per la generazione di nomi e descrizioni. I messaggi di errore erano del tipo “Mi dispiace ma non posso soddisfare questa richiesta perché è contraria alla policy di utilizzo di OpenAI“. In altri casi, invece del nome del prodotto c’era il motivo per cui il chatbot non può soddisfare la richiesta, ad esempio perché incoraggia comportamenti non etici, promuove istituzioni religiose o richiede l’uso di nomi di marchi registrati.

Per alcuni prodotti erano indicati errori generici del tipo “Mi dispiace ma non posso generare una risposta a questa richiesta” o “Mi dispiace ma non posso fornire le informazioni che stai cercando“. Simili messaggi erano presenti anche nelle descrizioni, oltre al più divertente di tutti: “Il nostro [prodotto] può essere utilizzato per una varietà di attività, ad esempio [attività 1], [attività 2] e [attività 3]“.

Anche X e LinkedIn sono stati invasi da analoghi messaggi di errore. Lo spam è presente su ogni piattaforma. La diffusione dei tool di IA generativa peggiorerà il problema.



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ChatGPT può essere usato per scopi militari

ChatGPT può essere usato per scopi militari

Da Punto-Informatico.it :

In occasione del lancio del GPT Store, OpenAI ha aggiornato la policy del servizio. The Intercept ha notato un’importante modifica rispetto alla precedente versione. L’azienda californiana ha eliminato il riferimento a due usi vietati di ChatGPT: militare e guerra.

ChatGPT usato per attività militari?

OpenAI specifica che l’aggiornamento è stato effettuato per rendere la policy più leggibile. In realtà, nella precedente versione c’era un elenco più dettagliato di usi vietati, tra cui le attività che possono causare gravi danni fisici. Nella nuova versione è stato eliminato il divieto di usare ChatGPT per scopi militari e guerra.

Ora è scritto solo che il chatbot non può essere usato per danneggiare se stessi o gli altri. Ad esempio, ChatGPT non può essere usato per promuovere suicidio o autolesionismo, sviluppare o utilizzare armi, ferire altri o distruggere proprietà ed eseguire attività non autorizzate che violino la sicurezza di qualsiasi servizio o sistema.

La modifica potrebbe indicare una nuova opportunità di business per OpenAI. Le parole usate nei termini d’uso sono piuttosto vaghe. Secondo alcuni esperti del settore, l’azienda californiana avrebbe eliminato i termini “militare” e “guerra”, dopo aver notato un’interesse crescente per la tecnologia da parte del Dipartimento della Difesa e delle agenzie di intelligence degli Stati Uniti.

ChatGPT non può guidare un drone o lanciare un missile, ma potrebbe essere sfruttato per scrivere codice. Considerato il problema della allucinazioni sono ovvi i rischi derivanti dall’uso del chatbot per le attività militari.

Pochi giorni fa, il Governatore della Pennsylvania ha invece annunciato che ChatGPT Enterprise verrà utilizzato da alcuni dipendenti statali per eseguire specifiche attività, tra cui creazione e modifica di testi, semplificazione del linguaggio politico obsoleto, scrittura degli annunci di lavoro, individuazione di duplicazioni e indicazioni contrastanti all’interno dei documenti e supporto per la generazione di codice.



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