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Annunciato l’obiettivo Sigma 35mm F1.4 DG DN Art per Sony E e attacco L

Annunciato l’obiettivo Sigma 35mm F1.4 DG DN Art per Sony E e attacco L



da Hardware Upgrade :

Sigma 35mm F1.4 DG DN Art è l’ultimo obiettivo della società nipponica, presentato dopo il 28-70mm F2.8 DG DN Contemporary di Febbraio 2021. Una soluzione che rappresenta una reinterpretazione di una delle focali “classiche” con un’apertura massima abbastanza ampia e pensato per essere affiancato a fotocamere mirrorless di ultima generazione. Ecco le specifiche tecniche.

sigma 35mm

Secondo quanto riportato dal produttore, questo modello è pensato per la fotografia ritrattistica grazie alle fotografie che sono molto nitide mantenendo i colori fedeli. Grazie poi ai trattamenti anti-ghosting e anti-flare non teme anche le fotografie scattate in controluce. Il tutto testato nell’utilizzo reale prima dell’immissione in commercio.

Le caratteristiche tecniche del Sigma 35mm F1.4 DG DN Art

Il nuovo obiettivo ha un design ottico che prevede 15 elementi suddivisi in 11 gruppi. Per migliorare la qualità dell’immagine, ridurre le distorsioni e migliorare la resa cromatica troviamo anche lenti particolari come due SLD, una FLD, una ELD e due lenti asferiche. Questi acronimi significano rispettivamente Special Low Dispersion, F Low Dispersion ed Extraordinary Low Dispersion.

sigma

Per quanto riguarda invece il diaframma, è composto da 11 lamelle (circolare) con apertura massima di f/1.4 e minima di f/16. Sul corpo dell’obiettivo è presente un selettore che consente di bloccare l’anello dell’apertura così che venga utilizzata solo l’impostazione automatica della fotocamera. L’anello dell’apertura può anche essere clicked o declicked in base alla scelta dell’utente.

La minima distanza di messa a fuoco è pari a 30 cm, l’ingrandimento massimo è di 1:5.4 mentre l’angolo di visione è pari a 63,4°. Per la messa a fuoco viene utilizzato un motore passo-passo silenzioso e veloce.

sigma

Il Sigma 35mm F1.4 DG DN Art, anteriormente può utilizzare filtri da 67 mm di diametro. Le dimensioni complessive variano in base all’attacco scelto, che può essere o Sony E oppure attacco L. Per quanto riguarda il primo sono pari a 75,5 x 111,5 mm mentre il secondo è pari a 75,5 x 109,5 mm.

Anche per il peso ci sono piccole differenze con quello Sony E che pesa 5 grammi in meno del corrispettivo attacco L (640 grammi contro 645 grammi). Non mancano poi una serie di guarnizioni che prevengono il danneggiamento da acqua e polvere. L’arrivo sul mercato è previsto per la metà di Maggio 2021 a un prezzo di circa 899 dollari.

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Lo spettacolare lancio del razzo ULA Delta IV Heavy per la missione NROL-82

Lo spettacolare lancio del razzo ULA Delta IV Heavy per la missione NROL-82



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Tempo di lanci spaziali e quando si tratta di un lanciatore pesante, c’è sempre un’attesa particolare. Nella serata di ieri (ora italiana), è avvenuta con successo la missione del grande razzo ULA Delta IV Heavy che ha portato in orbita il satellite della missione conosciuta come NROL-82.

Questo razzo della United Launch Alliance (ULA) è uno dei pochi a poter gestire questo genere di missioni. Altre soluzioni simili sono il Falcon Heavy di SpaceX che è già stato utilizzato in passato per altre missioni che hanno coinvolto il National Reconnaissance Office (l’acronimo NRO della missione nasce da qui).

Il lancio dell’ULA Delta IV Heavy

Essendo un carico utile secretato non sappiamo quale sia l’effettiva utilità del satellite (spia) né la sua orbita precisa. Nonostante tutto, vedere sollevarsi da terra un razzo delle dimensioni dell’ULA Delta IV Heavy con i suoi tre booster è sempre impressionante.

ULA Delta IV Heavy

Il lancio è avvenuto dallo Space Launch Complex-6 nella base di Vandenberg in California. Si tratta del primo lancio del 2021 per la United Launch Alliance e tutto è stato effettuato secondo il protocollo. C’è stata qualche apprensione per via del tempo meteorologico nelle ore precedenti e poco prima del decollo per via di un allarme di possibile collisione. Tutto comunque risolto.


ula delta iv heavy

Interessante notare che questo vettore è quasi a fine carriera considerando che il suo ultimo volo è previsto tra il 2023 e il 2024 e finora ci sono state 13 lanci mentre i lanci dei modelli Delta IV sono stati 42. Mancano ancora quattro di questi razzi e tutti saranno impegnati per missioni dell’NRO (due dalla Florida e due dalla California). Dopo l’ULA Delta IV Heavy ci sarà il nuovo Vulcan Centaur che promette di essere più economico e riutilizzabile (nelle sue evoluzioni future).

Questo razzo utilizza motori Rocketdyne RS-68A che garantiscono 312,3 kN di spinta per il primo stadio. Per il secondo stadio è previsto un motore Rocketdyne RL10B-2 che utilizza un ugello estensibile e che fornisce una spinta di 110,1 kN. I propellenti utilizzati sono idrogeno liquido e ossigeno liquido e questo è il motivo delle “caratteristiche” fiamme che si vedono risalire i booster al momento dell’accensione. I fairing, realizzati in materiale composito, in questa missione avevano dimensioni di 19,2 x 5 metri. Il razzo complessivamente invece raggiunge un’altezza di 71 metri.

ula delta iv heavy launch

Un minuto dopo il lancio, il razzo viaggia oltre i 3200 km/h mentre poco dopo raggiunge ben 15 volte la velocità del suono. Durante l’ascesa si arrivano a consumare 2 tonnellate di combustibile e 2 tonnellate di comburente al secondo. I due booster laterali non vengono recuperati e ricadono nell’oceano. Gary Wentz (VP ULA) ha dichiarato “la potenza ineguagliata del Delta IV Heavy ha dimostrato ancora una volta il suo ruolo di collaudato veicolo per carichi pesanti che fornisce precisamente questa risorsa critica dell’NRO nella sua orbita prevista”.


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Mondiale Rally 2022 con auto ibride: arriva la conferma della FIA

Mondiale Rally 2022 con auto ibride: arriva la conferma della FIA



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Hyundai, Toyota e M-Sport Ford dal 2022 al 2024 parteciperanno al WRC con le nuove auto di classe Rally1 dotate di ununit ibrida. Lo ha confermato Yves Matton, direttore Rally FIA, dopo i malumori all’indomani dell’annuncio iniziale. Non solo, Ford ha rilasciato le prime immagini della sua M-Sport Ford Fiesta WRC per la nuova classe Rally1.


M-Sport Ford Fiesta WRC


Sostenibilit, gestione dei costi e sicurezza con le nuove auto ibride WRC


“Il progetto ibrido Rally1 una pietra miliare nello sviluppo del rally e sottolinea l’impegno della FIA per la sostenibilit e la tecnologia avanzata”, sono state le parole di Matton, che ammette per che qualche problema nello sviluppo c’ stato. “Ovviamente, qualsiasi nuovo prodotto in fase di sviluppo incontra delle sfide. Durante l’attuale fase di test c’ una forte collaborazione tra la FIA, i produttori ei nostri partner tecnici”.


M-Sport Ford Fiesta WRC


“Al momento stiamo attuando un processo accelerato in conseguenza ai ritardi nelle consegne per effetto della pandemia Covid-19, ma a otto mesi dall’inizio della stagione 2022, siamo sulla buona strada”, ha aggiunto. I primi powertrain spediti ai costruttori presentavano, infatti, dei difetti e sono stati rispediti indietro.


M-Sport Ford Fiesta WRC


La FIA e i suoi partner hanno fatto ingenti investimenti sul programma di elettrificazione. L’accordo per tre anni dal 2022 al 2024 prevede, infatti, una condivisione dei costi di sviluppo relativi alle nuove tecnologie ibride. Sostenibilit, gestione dei costi e sicurezza sono altri tre aspetti che la FIA e i produttori terranno in forte considerazione.


M-Sport Ford Fiesta WRC


Il nuovo propulsore, derivato dall’attuale 1.6 turbo da 380 cavalli, sar accompagnato da un’unit elettrica da 100 kW fornita da Compact Dynamics. La Fiesta utilizzata nei primi test, che vedete in queste foto, innegabilmente un prototipo con livrea ancora camuffata per mimetizzarne le forme. Tuttavia, le foto lasciano intravedere le linee guida che i produttori dovranno seguire nel disegno delle nuove soluzioni aerodinamiche, pi spinte rispetto a quelle che caratterizzano le auto dell’attuale campionato Rally. Tra le altre cose, l’ala posteriore appare di dimensioni considerevoli e senz’altro pi elaborata.


I costruttori porteranno avanti i test nelle prossime settimane, con prove al banco dei nuovi powertrain e prime sortite sull’asfalto come nel caso della Fiesta. Fra le nuove dotazioni di sicurezza, anche una cella di sicurezza rivista che indurr i costruttori a ulteriori analisi sull’aerodinamica, e non solo.




Leggi anche: FIA Gran Turismo, un campionato per le auto elettriche ad alte prestazioni

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Elon Musk ammette: ‘Tesla ha fatto degli errori con il progetto dei tetti solari’

Elon Musk ammette: ‘Tesla ha fatto degli errori con il progetto dei tetti solari’



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Il CEO di Tesla, Elon Musk, ha ammesso che la sua compagnia ha fatto “errori significativi” con il suo progetto Solar Roof, ovvero un sistema di tegole fotovoltaiche in grado di sostituire in tutto e per tutto le coperture tradizionali ed allo stesso tempo offrire un impianto per la produzione di energia elettrica da fonte solare.


Tesla Solar Roof: difficolt nell’installazione


Il progetto, che stato originariamente rivelato nel 2016, stato sostenuto da Tesla con ingenti investimenti e solo nello scorso ottobre Musk lo definitiva come “il prodotto di punta per il 2021”. Musk continua a ribadire che la domanda di tegole fotovoltaiche ancora molto alta, ma ammette che il progetto non sta procedendo speditamente come previsto. Tra i risultati finanziari del primo esercizio del 2021, infatti, Tesla ha riportato vendite per poco meno di 500 milioni di dollari all’interno della divisione che cura i prodotti per la generazione e l’accumulo di energia, la quale per rimane ancora in perdita.


Tesla Solar Roof


Inoltre, diversi consumatori hanno segnalato politiche scorrette per quanto riguarda le tegole fotovoltaiche Tesla, con i prezzi che improvvisamente salirebbero al momento dell’installazione. Musk ha risposto anche a questo, dicendo che Tesla ha avuto problemi a “valutare la complessit di installazione su alcuni tetti”. Se un tetto presenta ostacoli o problemi con la struttura sottostante, o non abbastanza forte da sostenere le tegole solari di Tesla, il costo pu essere due o tre volte superiore alle stime iniziali, ha detto Musk. Ad ogni modo, a detta del CEO, Tesla sta rimborsando i clienti insoddisfatti per l’aumento del prezzo.


Tesla promette ai clienti di sostituire le normali tegole del tetto con tegole fotovoltaiche in grado di catturare l’energia solare in maniera pi efficace rispetto ai tradizionali pannelli solari e immagazzinare l’energia nelle batterie domestiche di tipo Powerwall. Nel 2016 Tesla ha acquisito una societ esperta in energia solare, Solar City, operazione per la quale ci sono state diverse difficolt. Le prime tegole fotovoltaiche nate per effetto della fusione presentavano problemi di funzionamento al punto da spingere alcuni azionisti a intentare una causa in Delaware. Da quegli eventi, la tecnologia ha subito diverse revisioni e ancora oggi non pu dirsi completamente ultimata.


Musk crede ancora nei tetti solari e ha annunciato ulteriori finanziamenti alla divisione per il 2021. Inoltre, la sua azienda ha deciso di unire all’interno di un’unica divisione i prodotti solari e le batterie domestiche. “Questa la migliore soluzione a lungo termine per un futuro energetico sostenibile”, ha detto Musk.



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Ecco lo scatto dell’italiana Adriana Colombo che ha vinto l’Alpha Female Award 2021

Ecco lo scatto dell’italiana Adriana Colombo che ha vinto l’Alpha Female Award 2021



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I Sony World Photography Awards sono un concorso che negli anni cresciuto fino a diventare quello con la maggior partecipazione a livello mondiale. Come abbiamo raccontato nell’articolo dedicato ai vincitori, i fotografi italiani hanno ben figurato nelle diverse categorie.

In questi concorsi sempre interessante provare a raggiungere i partecipanti per farsi raccontare qualche retroscena degli scatti. Lo abbiamo fatto con Adriana Colombo, vincitrice con il suo scatto del Sony Alpha Female Award 2021, concorso che vuole mettere in luce la fotografia vista dall’occhio femminile. Ecco cosa ci ha raccontato:

Sono una fotografa professionista, prima svolgevo la mia attivit come geometra progettista con entusiasmo, ma la mia passione sempre stata la fotografia, e tre anni fa c’ stata la svolta. La mia specializzazione rivolta alla maternit, ai bambini e ai neonati. E stato proprio durante una sessione newborn che ho scattato la foto vincitrice degli Alpha Female Award 2021.

I pap in questo periodo sono sempre messi un po in secondo piano, le mamme sono artefici della nuova vita, della gravidanza, del parto e quando il piccolo nasce dellallattamento. Io cerco di coinvolgerli, di farli sentire pi parte di questo miracolo. Spesso sono pi impacciati delle mamme e quindi cerco di dirigerli un po di pi. Ho steso le braccia di Silvestro, questo il nome del pap, e quando gli ho posato Martin fra le braccia si sciolto in un sorriso di commozione, gli occhi si sono illuminati e io ho scattato!

Ho messo a fuoco le mani e la testolina del neonato lasciando il resto sfuocato ma percettibile, perch lessenza Il mondo nelle mie mani (questo il titolo dello scatto).

Uso una Sony Alpha 7II con un obiettivo 50 mm F1.4 e quando mi arrivata la newsletter del concorso Sony Photography Adward ho pensato, perch no?

Leggendo le caratteristiche che lo scatto doveva avere (qualit eccellenti, limmagine deve saper raccontare una storia, ecc.) stato lampante con quale fotografia avrei partecipato.

Ovviamente sono estremamente orgogliosa di rappresentare la mia visione Femminile (italiana) nellindustria fotografica mondiale e spero di crescere professionalmente sempre pi grazie anche a Sony e alla World Photography Organisation

Una testimonianza decisamente interessante, quella di Adriana, che riuscita a fare della sua passione per la fotografia la sua professione, trovando una nicchia di mercato da sempre importante per i fotografi, ma che negli ultimi tempi sta diventando sempre pi di rilievo e che premia fotografi e fotografe in grado di interpretarla in chiave moderna.

Potete dare un occhio ad alcuni dei suoi scatti sul profilo Instagram di Adriana.



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Bug 4K120p e 8K/60p degli Home Theater Denon e Marantz: arriva la soluzione (un box esterno)

Bug 4K120p e 8K/60p degli Home Theater Denon e Marantz: arriva la soluzione (un box esterno)



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Molti marchi hanno qualche problema nello sfruttare al massimo le potenzialit messe a disposizione dagli ingressi HDMI 2.1, in particolare con quei flussi video 8K/60p e 4K/120p in uscita dalle console di ultima generazione che mettono alla frusta la banda massima a 48 Gbps messa a disposizione da quel tipo di porta.

Cuore del problema il chip creato da Panasonic Semiconductor Solutions (ramo d’azienda scorporato l’anno scorso dai giapponesi e ora passato nelle mani della taiwanese Nuvoton Technology) adottato da molti marchi di TV e sistemi AV, portatore di un bug. Le problematiche che si possono riscontrare coi flussi video 8K/60p e 4K/120p vanno dal completo schermo nero allo sfruttamento a mezzo servizio, con contenuti riprodotti, ad esempio, in 4K/60i. Un approfondimento sul tema presente sulle pagine di AV Magazine al seguente indirizzo “Chip difettoso nei primi decoder HDMI 2.1?”.

I primi decoder HT con ingressi HDMI 2.1 apparsi sul mercato hanno mostrato problemi proprio per la presenza a bordo del famigerato chip, con l’impossibilit di far passare dal sistema Home Theater il flusso video, pena vedere comparire la schermata nera nei suddetti casi. La soluzione, in quel caso, era quella di evitare il passaggio dal decoder HT e fare il percorso inverso, andando direttamente al TV con la connessione HDMI 2.1 e poi sfruttando la porta eARC del televisore per inviare la colonna sonora all’amplificatore del sistema Home Theater.

Sound United, proprietaria dei marchi Denon e Marantz, ha annunciato la soluzione al problema, che passa per per l’utilizzo di un adattatore esterno, che dovr essere inserito tra la sorgente e l’ingresso dell’amplificatore. La buona notizia per i clienti che il box SPK618 sar fornito gratuitamente a tutti quelli che hanno gi acquistato uno dei prodotti affetti dal bug.

Chi ha acquistato un prodotto affetto dal bug pu richiedere l’adattatore contattando il proprio rivenditore.

Per maggiori informazioni:DenonMarantz

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