Seleziona una pagina
Proofpoint: quadruplicato il costo del phishing dal 2015

Proofpoint: quadruplicato il costo del phishing dal 2015



da Hardware Upgrade :

Quanto costa il phishing alle aziende? Una domanda di non facile risposta, dato che dipende dalle dimensioni dell’impresa e dalla vastità dell’attacco, ma Proofpoint, insieme a Ponemon Institute, ha provato a dare una risposta con una ricerca condotta intervistando 600 professionisti dell’IT e della sicurezza informatica operanti in realtà con più di 100 dipendenti

Il risultato è che l’impatto economico del phishing è decisamente elevato e, soprattutto, è quadruplicato negli ultimi sei anni. Se nel 2025 infatti la spesa media era di 3,8 milioni di dollari, nel 2021 la cifra è cresciuta sino a 14,8 milioni di dollari, qualcosa come 1.500 euro a dipendente. La maggior parte di questi costi non sono dovuti al pagamento di riscatti per eventiali ransomware installati tramite phishing: l’impatto della compromissione delle email aziendali è ben superiore, in termini economici. 

Quando le persone leggono che un’azienda ha pagato milioni a causa del ransomware, presumono che questo sia il costo del riscatto. In realtà, abbiamo scoperto che i riscatti da soli rappresentano meno del 20% del costo di un attacco ransomware” – spiega Larry Ponemon, Chairman e Founder di Ponemon Institute – “Poiché gli attacchi di phishing aumentano la probabilità di violazione dei dati e di interruzione del business, la maggior parte dei costi sostenuti dalle aziende derivano dalla perdita di produttività e dal risanamento del problema, e non dal pagamento effettivo del riscatto“.

I costi del phishing: il riscatto per l’eventuale ransomware pesa solo il 7%

Quando si parla di attacchi di tipo phishing, che spesso si concludono con l’installazione di un ransoware sui sistemi violato, il riscatto rappresenta solo una piccola parte. A pesare maggiormente, secondo la ricerca di Ponemon e Proofpoint, è il costo relativo al BEC, il Business Email Compromise, cioè la violazione delle caselle postali: questa voce rappresenta circa il 40% dell’intera spesa, seguita dal costo della perdita di produttività (22%) e da quello relativo alle altre credenziali violate. La cifra per gli eventuali riscatti (non è detto che il phishing porti necessariamente a un ransomware: a volte l’attacco è mirato solo alla sottrazione di informazioni riservate) spesso rappresenta solo il 7%

costofbec

Poiché i cybercriminali ora prendono di mira i dipendenti invece delle reti, la compromissione delle credenziali è letteralmente esplosa negli ultimi anni, aprendo così la porta ad attacchi molto più devastanti come BEC e ransomware” – spiega Ryan Kalember, executive vice president of cybersecurity strategy di Proofpoint – “Fino a quando le organizzazioni non implementeranno un approccio alla cybersecurity incentrato sulle persone, che includa formazione sulla consapevolezza della sicurezza e protezione integrata dai rischi per fermare con successo le minacce, gli attacchi di phishing continueranno“.

La perdita di produttività è insomma una delle voci che incidono di più, e anche questa è in aumento: se nel 2015 mediamente un attacco informatico faceva perdere 4,16 ore per ogni singolo dipendente, nel 2021 si è arrivati a 6,83 ore, quasi un’intera giornata lavorativa. 

Secondo il report, gli attacchi di tipo phishing oggi rappresentano circa il 15% delle infezioni di malware aziendali, contro l’11% del 2015. Rispetto a sei anni fa, sono anche raddoppiati i costi per rimediare all’infezione, passati da 338.098 dollari di media a 807.506. 

Source link

L’IAA Mobility di Monaco è già un successo: tra pochi giorni più di 1.000 espositori e relatori

L’IAA Mobility di Monaco è già un successo: tra pochi giorni più di 1.000 espositori e relatori



da Hardware Upgrade :

Il pi grande evento dal vivo e online da tantissimo tempo a questa parte, oltre 1.000 espositori e speaker, pi di 100 anteprime mondiali in diversi settori. Questo e molto altro promette la IAA Mobility di Monaco che, per i visitatori, aprir i battenti dal 7 al 12 settembre.

Nel nome della fiera non presente la dicitura “auto”, in favore di “Mobility”, il che fa ben capire le intenzioni di abbracciare tutto il mondo della mobilit, e non solo quello delle quattro ruote. E i soggetti interessati l’hanno capito, infatti sono oltre 70 i marchi di bici presenti, nonostante sia solo la prima edizione. Insieme a loro ci saranno anche importanti brand del mondo della tecnologia e dei servizi, tutti con lo scopo di modellare la mobilit del presente e del futuro.

IAA Mobility

L’elettrificazione di ogni sorta di veicolo un fil rouge ricorrente, con il traguardo finale della decarbonizzazione della mobilit, argomento che sar centrale sia tra le esposizioni, sia nelle varie conferenze. Il sito della IAA Mobility attivo da diverse settimane, ed ora possibile consultare una lista completa degli espositori, cos come una mappa globale degli stand.

Non solo stand statici per, all’IAA i visitatori potranno anche provare 250 veicoli eco friendly, divisi in 38 modelli per 15 costruttori, testandoli nella Blue Lane, un tracciato appositamente studiato in collaborazione con la citt di Monaco e lo Stato della Baviera.

In attesa dell’apertura, alcuni espositori hanno anticipato delle immagini di ci che mostreranno:

In ottica di ripartenza di tutte le normali attivit, IAA Mobility sar anche un banco dei prova per le normative anti-Covid. La fiera infatti sar accessibile solo a cittadini muniti di Green Pass, di tampone negativo o certificato di guarigione, regole che per valgono anche per gli espositori. Noi saremo presenti e cercheremo di riportarvi tutte le novit pi importanti, oltre a foto e video.


Source link

Microsoft rivela i requisiti hardware di Age of Empires IV

Microsoft rivela i requisiti hardware di Age of Empires IV



da Hardware Upgrade :

Il 28 ottobre sarà una grande data per gli appassionati di videogiochi e di strategici in tempo reale: quel giorno, infatti, sarà disponibile Age of Empires IV, il nuovo capitolo dell’amatissima serie iniziata da Ensemble Studios e ora nelle mani di Relic Entertainment. Il gioco sarà disponibile tramite Steam, Microsoft Store e Xbox Game Pass.


Dopo il lancio, inoltre, Microsoft garantisce supporto alla community dei modder e nella prima parte del 2022 rilascerà i modding tool per poter apportare tutte le modifiche del caso ai contenuti di gioco. Per il post-lancio, inoltre, è previsto un numero ancora imprecisato di DLC.


Age of Empires IV


La pagina Steam di Age of Empires IV, nel frattempo, rivela adesso i requisiti hardware per il nuovo RTS, confermando che le richieste saranno alla portata di un buon numero di configurazioni hardware. Anche un computer portatile di fascia bassa con un processore Intel i5-6300U e chip grafico integrato Intel HD 520 sarà in grado di eseguire Age of Empires IV. Il quale, allo stesso tempo, sfrutterà le configurazioni più potenti, sulle quali girerà a specifiche migliori.


Age of Empires IV userà le DirectX 12 e richiederà 50 GB di spazio disponibile sulle unità di storage del PC. Per quanto riguarda i requisiti raccomandati, Microsoft consiglia la presenza di 16 GB di memoria di sistema e 4 GB di memoria sulla scheda video. Per quanto riguarda il processore, il requisito raccomandato è un Intel i5 6-core con frequenza di clock di 3,6 GHz e come GPU la GeForce GTX 970.




Ecco i requisiti completi


MINIMI:

Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit
Sistema operativo: Windows 10 64bit
Processore: Intel Core i5-6300U
Memoria: 8 GB di RAM
Scheda video: Intel HD 520
DirectX: Versione 12
Memoria: 50 GB di spazio disponibile

CONSIGLIATI:

Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit
Sistema operativo: Windows 10 64bit
Processore: 3.6 GHz 6-core (Intel i5)
Memoria: 16 GB di RAM
Scheda video: Nvidia GeForce 970 GPU with 4 GB of VRAM
DirectX: Versione 12
Memoria: 50 GB di spazio disponibile
Note aggiuntive: 4 GB di video RAM e 16 GB di memoria di sistema


Age of Empires IV: caratteristiche di gioco


In Age of Empires IV ci saranno otto diverse fazioni, e ciascuna di queste andrà padroneggiata in un modo particolare con unità specifiche, edifici e caratteristiche proprie. Per quanto riguarda la campagna single player, invece, si rifarà a reali eventi storici e seguirà l’operato di Guglielmo di Normandia che, tra invasioni, ribellioni, battaglie e conflitti familiari, punta a conquistare il trono d’Inghilterra nell’XI secolo. Per tutti i dettagli su Age of Empires IV vi rimandiamo a questo indirizzo.

Intanto se volete restare al passo con ciò che offre il mercato delle CPU, ed essere pronti alle nuove uscite in tema di videogiochi, vi invitiamo a consultare la guida sui migliori processori realizzata dalla redazione, dove trovate le migliori proposte suddivise per casi d’uso.


Source link

RepairIt, ecco il tool per riparare con un click foto e video danneggiati

RepairIt, ecco il tool per riparare con un click foto e video danneggiati



da Hardware Upgrade :

Non mai bello dover affrontare una perdita di file o cartelle importanti, come documenti di lavoro, ricordi delle vacanze, foto, immagini e video che venivano gelosamente custoditi sul proprio sistema di archiviazione. Uno youtuber o un creator in generale che lavora con i video non pu di certo permettersi di perdere i propri lavori, ma anche un amatore che custodisce nel proprio sistema i video delle vacanze o della crescita dei propri figli non vuole assolutamente perderli. Ma se dovesse succedere?


Riparare video / foto


In questi casi naturale disperarsi tuttavia, anche nei casi che sembrano senza soluzione ci pu essere un’ancora di salvezza. Come riparare video, nel caso nel proprio sistema dovessero comparire video danneggiati e corrotti? Ci sono alcune possibilit: ci si pu rivolgere ad un centro di riparazioni specializzato, ma si tratta di una soluzione costosa, oppure cercare di sistemare il problema con un software dedicato. Quest’ultimo sistema anche il pi economico e conveniente, e fra i software specializzati per il recupero dei file persi c’ Wondershare RepairIt. Il costo del software pari a 69,99 per l’abbonamento a vita, ma con la promozione Back to School si pu risparmiare fino al 60%. Qui tutte le informazioni.

Come recuperare i file persi con RepairIt

RepairIt (link al sito ufficiale) un software di Wondershare progettato per la riparazione video e foto. Consente di analizzare eventuali problematiche presenti su file multimediali, indipendentemente dal fatto che i danni nei file provengano da errori durante le riprese, oppure da un blocco nel trasferimento o nelle operazioni di conversione o elaborazione. Il tool supporta i file generati dai principali marchi di fotocamere come Canon, Nikon, Sony, GoPro, DJI, e sono ovviamente supportati i file generati dagli smartphone dei principali produttori. Sono inoltre supportati i seguenti formati: MOV, MP4, M2TS, MKV, MTS, 3GP, AVI, FLV, M4V, INSV e MXF. RepairIt pu inoltre riparare immagini nei principali formati (JPG, NEF, DNG, ARW, e altri).



Alla base dello strumento di Wondershare c’ l’engine di recupero del gi noto RecoverIt, uno dei pi efficaci nell’ambiente consumer per quanto riguarda il tasso di recupero dei dati danneggiati. Di fatto RepairIt una parte di RecoverIt, proposto come strumento standalone. Dall’ultima versione, infatti, la funzione di Riparazione Video di RecoverIt (9.5) identica a quella presente su RepairIt. Di contro Wondershare RecoverIt permette di ripristinare il funzionamento di file di ogni tipo e non solo di contenuti multimediali. In altre parole, chi ha bisogno di riparare foto e video pu usare il pi economico RepairIt, mentre chi alla ricerca di una soluzione completa pu rivolgersi al versatile RecoverIt.

Ma come i due software riescono a recuperare un file cancellato o non pi accessibile? In realt quando imponiamo la cancellazione di un file al nostro sistema operativo, lo stesso non viene “materialmente” cancellato dall’unit di storage, ma viene semplicemente impostato come invisibile e inaccessibile dal file system. Questo significa che alcuni programmi specifici possono analizzare i singoli cluster delle unit di archiviazione, siano esse interne o esterne, e scoprire cosa c’ scritto all’interno anche in modalit “RAW”se i dati non sono formattati per il file system in uso sul drive.



Entrambi i software utilizzano un’interfaccia curata e semplice da utilizzare. Nel caso di RepairIt possiamo scegliere fra le modalit Riparazione rapida e Riparazione avanzata. Nel primo caso sufficiente aggiungere il video corrotto nel software cliccando sull’area centrale dell’interfaccia oppure cliccando sul pulsante “Aggiungi”. E’ supportata anche la riparazione di pi video e immagini contemporaneamente, per velocizzare le operazioni. Se lo strumento rileva un file supportato sar poi possibile premere su “Ripara” per rimuovere gli errori presenti. Una volta analizzato il file Wondershare RepairIt consente di visualizzare una anteprima del file da cui sono stati rimossi gli errori, e infine sar possibile salvarlo. Qui un esempio relativo al recupero del suono da un video.



E se il file sembrasse irrecuperabile? In questo caso si pu provare con la Riparazione avanzata, che utilizza un video campione (ad esempio un video non danneggiato generato con lo stesso dispositivo e con lo stesso formato) per intuire e generare il codice mancante nel file danneggiato. Sfruttando i dati presenti nel video campione, RepairIt pu provare a correggere gli errori presenti nel file che si intende riparare.

Wondershare RepairIt, costo degli abbonamenti e promo BacktoSchool

RepairIt pu essere provato gratuitamente scaricandolo dal sito ufficiale, ma per poter salvare i dati riparati necessario accedere alla versione a pagamento. La licenza d’uso di un mese viene proposta a 39,99, ma l’azienda propone un abbonamento annuale da 49,99 o una licenza a vita (chiaramente la pi conveniente) a 69,99. Sicuramente interessante, soprattutto per l’utente consumer, la promozione Back to School che consente di risparmiare fino al 60% sull’acquisto di molti dei software di Wondershare. Potete trovare tutte le informazioni su come partecipare in lingua italiana sul sito ufficiale dello sviluppatore.

Source link

VISA promuove gli NFT: sono un mezzo promettente per il coinvolgimento

VISA promuove gli NFT: sono un mezzo promettente per il coinvolgimento



da Hardware Upgrade :

Il colosso dei pagamenti elettronici VISA ha compiuto un ingresso particolarmente significativo nel mercato NFT, con l’acquisto di CryptoPunk 7610 per un controvalore di 150 mila dollari. La societ ritiene che gli NFT possano essere un “mezzo promettente per il coinvolgimento dei fan”, vedendoli inoltre come un’innovazione importante venuta alla ribalta proprio durante le restrizioni dovute alla pandemia, che hanno limitato i grandi eventi dal vivo come concerti, competizioni sportive e spettacoli di intrattenimento.

La societ ha pubblicato un whitepaper dove osserva il fenomeno NFT traendone alcune valutazioni. Secondo VISA gli NFT stanno emergendo in un momento in cui i fan sono desiderosi di prendere parte a comunit digitali incentrate sui loro artisti o su squadre sportive preferite. L’interesse, anche concreto, di VISA nel mondo NFT non sorprende anche a fronte della crescente attenzione della societ nei confronti delle criptovalute.


Gli sport professionistici dopotutto sono stati colpiti in maniera abbastanza seria dalle conseguenze della pandemia, con perdite di entrate stimate di 18 miliardi di dollari nei principali campionati di tutto il mondo. Secondo il colosso dei pagamenti proprio questa situazione a portare alla necessit, per i club sportivi e per le leghe in genere, di diversificare le entrate e sfruttare la tecnologia per cogliere le opportunit di crescita e coinvolgere i fan in modi nuovi.

Nell’analisi condotta da VISA si legge che “gli NFT si rivolgono a collezionisti, fan, squadre, campionati e talenti”. Secondo la societ possono rappresentare una fonte primaria di coinvolgimento dei fan, di gestione delle relazioni con i clienti e nuovi flussi di entrate. I casi d’uso principali identificati per questo nuovo genere di bene digitale sono oggetti da collezione, arte e giochi.

Dicevamo poco sopra dell’acquisto di CryptoPunk 7610 da parte di VISA: i CryptoPunks sono una raccolta di 10 mila NFT univoci, con prova di propriet conservata su blockchain Ethereum. Ogni pezzo la raffigurazione stilizzata del volto di un essere umano, con cappelli, orecchini, accessori di ogni tipo. Negli ultimi 30 giorni sono stati commercializzati oltre 2500 CryptoPunk, per un valore complessivo di 467,4 milioni di dollari. In particolare stato CryptoPunk 7252 ad essere stato venduto a 1600 ETH, corrispondenti a circa 4,5 milioni di dollari.

Source link

Schede video GeForce RTX 3000 e Radeon RX 6000, i prezzi non scendono anzi salgono

Schede video GeForce RTX 3000 e Radeon RX 6000, i prezzi non scendono anzi salgono



da Hardware Upgrade :

I prezzi delle schede video di ultima generazione non scendono, anzi sono in risalita. L’analisi del sito tedesco 3DCenter.org fotografa una sostanziale stagnazione della situazione dopo qualche mese di calo che ha fatto pensare a una possibile discesa verso i prezzi di listino comunicati dai produttori; purtroppo si trattava di una vana speranza.

Anche se i dati fanno riferimento al mercato tedesco e austriaco, la situazione non certo diversa nel resto del mondo. Nel mese di agosto le schede GeForce RTX 3000 tracciate hanno visto il loro prezzo medio salire dal 150% al 159% rispetto al listino (100%), mentre le proposte RX 6000 di AMD sono passate dal 159% al 164%.

Nel caso di NVIDIA i dati invertono una tendenza che vedeva scendere il prezzo medio della serie RTX 3000 da oltre tre mesi. I prezzi delle schede GeForce vanno da un +17% sull’MSRP per la nuova RTX 3080 Ti fino a un +74% per quanto riguarda la RTX 3080.

Sul fronte AMD i prezzi non sono saliti cos tanto come per NVIDIA nei mesi precedenti ma adesso l’incremento medio sull’MSRP persino superiore a quello della rivale. Per quanto riguarda i modelli, 3DCenter ha registrato un prezzo maggiorato del 21% per la RX 6600 XT rispetto al listino, mentre la RX 6800 praticamente introvabile e le poche disponibili sono pi costose mediamente del 95% rispetto a quanto paventato da AMD al lancio.

La disponibilit di schede video non sembra destinata a migliorare, anzi per alcuni modelli come la RTX 3060 e la RTX 3060 Ti potrebbe verificarsi persino un’ulteriore aggravamento della situazione secondo voci di corridoio. NVIDIA, per bocca del CEO Huang, ha affermato che i problemi di produzione dovrebbero protrarsi anche per diverso tempo nel corso del prossimo anno. Da non dimenticare inoltre la variabile TSMC, i cui aumenti per quanto concerne la produzione di chip impatteranno sicuramente sul prezzo finale dei prodotti, schede video comprese.


Source link