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venerdì, Dic 06

C’è un nuovo record di distanza per un collegamento wifi


Un esperimento dei ricercatori di iXem Labs di Torino è riuscito nell’impresa di collegare via wifi Italia e Spagna. L’obiettivo era creare una rete di dati da usare nella produzione di vino

(foto: Getty Images)

Carloforte in Sardegna si trova a 700 chilometri dalle alture di Terragona in Catalogna. È la distanza che è riuscito a percorre un segnale wifi, stabilendo un nuovo record. Il collegamento tra una stazione meteo e il ricevitore in questo lunghissimo tratto è stato possibile grazie agli iXem Labs del Politecnico di Torino, una squadra di ricercatori che ha iniziato la sperimentazione nel 2017 con l’obiettivo di costruire un sistema autonomo e alternativo alla telefonia mobile per la raccolta di dati, applicabile in qualsiasi luogo, anche in quello più remoto.

L’impresa è stata possibile semplicemente utilizzando, per i due sensori posizionati a questa enorme distanza, antenne molto piccole – di lunghezza inferiore ai due centimetri – e l’energia di due semplice batterie stilo, alcaline e non ricaricabili. La priorità del progetto non è infatti portare la connettività internet alle persone ovunque nel mondo, ma piuttosto sviluppare un sistema sostenibile e replicabile per avere una rete aperta di dati, con consumi energetici ridotti e collegamenti a lunga distanza.

Wifi e vino

In particolare, l’esperimento è stato pensato per portare questa rete di dati nelle campagne e raccogliere così informazioni nella produzione del vino. Queste tecniche sono state infatti implementate nei sensori di iXemWine, un progetto partito a marzo 2019, che punta proprio a condividere dati agrometeorologici ottenuti nelle vigne – come umidità, precipitazioni, vento, sole – utili a migliorare i prodotti fitosanitari. La volontà di base è quella di non tagliare fuori le campagne – e quindi tutto il settore agricolo – dall’internet of things.

Se fino al 2017 i ricercatori avevano raccolto dati fino a un massimo di 50 chilometri appendendo i sensori a palloni meteostatici ancorati al suolo – e raggiungendo comunque una distanza superiore a quelle dai sistemi tradizionali – negli anni successivi i dispositivi sono stati oggetto di perfezionamenti. Il progetto Wine ha permesso quest’anno l’installazione di 180 stazioni meteo in sei regioni italiane, che sono state utilizzate da più di 650 operatori del settore. Lo scorso 3 giugno poi è avvenuto l’esperimento in questione che ha dimostrato la portata massima del collegamento.

Ma non finisce qui, perché come si legge sul sito dell’ateneo, la stazione meteo ha trasmesso dati ogni dieci minuti superando anche i 700 chilometri. E mantiene oggi, dopo ben sei mesi, più del 90 per cento della carica delle batterie. Un record che è stato quindi ottenuto con bassissime emissioni e una straordinaria sensibilità di ricezione. E, soprattutto, un sistema che, si legge, “ha dimostrato una significativa riduzione del numero di trattamenti chimici necessari: ciò ha aumentato la qualità del prodotto e diminuito l’esposizione ambientale, a dimostrazione che la sperimentazione tecnologica può essere sostenibile”.

 

Il record precedente

Dal 2004 gli iXem Labs operano nel settore e sono divenuti un’eccellenza dell’ateneo, stabilendo anche un altro record modiale di trasmissione Wi-Fi, prima dell’ultimo ovviamente. Era il 2007 quando fu messo a punto un collegamento di 300 chilometri tra il Monte Rosa e il Monte Cimone. In questo caso era stato utilizzato come sistema di comunicazione dei vecchi computer 386 e il sistema operativo open source Linux, trasmettendo in visibilità ottica, ovvero in assenza di ostacoli fra le due antenne collocate nelle due rispettive cime.

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