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martedì, Set 29

C’è un sistema di laghi salati su Marte: la scoperta è tutta italiana



Da Wired.it :

Sotto i ghiacci del Polo Sud marziano ci sarebbero 3 laghi di acqua salata che potrebbero ospitare forme di vita “estreme”

Marte
(Foto: Nasa)

Un sistema idrico composto da tre laghi salati nascosti sotto la calotta di ghiaccio del Polo Sud di Marte rinvigorisce la speranza che sul Pianeta rosso ci siano (o ci siano state) forme di vita. La nuova scoperta è a firma tutta italiana, e sembra suggerire che l’acqua liquida nel sistema solare sia più diffusa di quanto credessimo.

Sotto il Polo Sud

Torniamo indietro di un paio di anni, al 2018. Un team italiano scopre che sotto i ghiacci del Polo Sud marziano c’è acqua liquida, probabilmente un lago salmastro del diametro di 20 chilometri, intrappolato a più di un chilometro sotto la superficie.

Ebbene, c’è una piccola revisione da fare. Non ci sarebbe solo un lago nascosto ma ben tre. Un vero e proprio sistema idrico, che i ricercatori – coordinati da Elena Pettinelli e Sebastian Emanuel Lauro dell’Università di Roma Tre, con Roberto Orosei, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e la partecipazione del Cnr e di colleghi italiani della University of Southern Queensland e della Jacobs University di Brema – hanno rintracciato ampliando l’area di indagine e analizzando anche con nuove metodologie i dati raccolti da Marsis (Mars Advanced Radar for Subsurface and Ionospheric Sounding). Marsis è il radar a basse frequenze per l’esplorazione del sottosuolo della missione Mars Express, che, tra l’altro, è stato progettato alla Sapienza di Roma e fornito dall’Agenzia spaziale italiana (Asi) alla European space agency (Esa).

“Rispetto al 2018 abbiamo allargato molto l’area di studio e utilizzato un diverso metodo di analisi, ora i dati indicano che esiste un sistema idrico più ampio”, ha commentato Elena Pettinelli. Se due anni fa la ricerca era stata condotta su un’area di 20 chilometri quadrati, ora è stata passata in rassegna un’area di 250 chilometri per 300 e “il fatto che ci siano strutture idrologiche complesse suggerisce che possano essercene altre.

Vita subacquea?

Le osservazioni sembrano dunque andare verso la conferma di bacini di acqua liquida sotto i ghiacci di Marte. Ma la temperatura non è troppo bassa? Come già ipotizzato in precedenza, è possibile che l’acqua di questi laghi sia talmente salata da congelare a temperature molto molto più basse.

Una sorta di salamoia insomma, ma che potrebbe celare dei segreti. Nonostante le condizioni estreme di temperatura, pressione e salinità, infatti, l’eventualità che ci siano o ci siano state forme di vita in questi ambienti non è da scartare. E anzi secondo i ricercatori l’esplorazione dovrebbe proseguire con maggior fervore, focalizzandosi proprio in questo settore.

“La scoperta di un intero sistema di laghi implica che il loro processo di formazione sia relativamente semplice e comune, e che questi laghi probabilmente siano esistiti per gran parte della storia di Marte, ha spiegato Roberto Orosei. “Per questo potrebbero conservare ancora oggi le tracce di eventuali forme di vita che abbiano potuto evolversi quando Marte aveva un’atmosfera densa, un clima più mite e la presenza di acqua liquida in superficie, similmente alla Terra dei primordi”.

C’è però da dire che per il momento non abbiamo la tecnologia per andare su Marte e perforare più di un chilometro di ghiaccio superficiale alla scoperta di ciò che nasconde. Ci serve Artemis (la missione della Nasa per riportare l’essere umano sulla Luna) e i progressi scientifici che ne seguiranno per cominciare a aprire uno spiraglio verso il Pianeta rosso.

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[Fonte Wired.it]