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venerdì, Gen 10

Ces 2020, 7 startup italiane da tenere d’occhio


Cresce di anno in anno la delegazione italiana alla fiera di Las Vegas, quest’anno con oltre 50 startup capaci di far emergere il made in Italy

Las Vegas (Usa) – Nell’affollato spazio dell’Eureka Park, il padiglione dedicato alle startup, quest’anno la delegazione italiana si è fatta più nutrita e con una proposta decisamente di qualità. Le giovani imprese “made in Italy” presenti al Ces sono infatti 50 e coprono praticamente tutti i settori tecnologici smart home, wearable, salute e benessere, veicoli, ecommerce e con una novità: due cluster dedicati all’imprenditoria femminile, e alle tecnologie green.

La terza missione della spedizione italiana anche quest’anno è stata organizzata da TILT – The Italian Lab for Technology con ICE-ITA, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. A sottolineare la vitalità delle proposte del nostro paese è stata anche la visita, ieri, del ministro dell’innovazione digitale Paola Pisano che al Ces ha annunciato il programma Made.IT.

L’iniziativa è una delle azioni del Piano strategico Nazionale d’Innovazione Italia 2025, presentato lo scorso dicembre a Roma che prevederà un programma specifico di supporto e promozione per le startup e le Pmi. Made.IT è rivolto al comparto tech e digital italiano e per potervi accedere le aziende dovranno rispettare alcuni requisiti che riguardano soprattutto l’italianità e lo sviluppo di tecnologie inclusive ad impatto sociale e ambientale sostenibile.

Tra le molte startup presenti ecco quelle che secondo Wired si sono distinte maggiormente nel floor dell’Eureka Park, conquistando l’interesse degli addetti ai lavori e con le carte in regola per competere con oltre 600 altre startup presenti nell’aria espositiva del Sands Expo.

DiCeworld
E’ un dispositivo intelligente e di design che interagisce con l’utente attraverso segnali luminosi e gesti e integra diversi protocolli wireless per rendere la casa smart. La funzione principale è quella di controllare i consumi in tempo reale fornendo all’utente l’indicazione visiva della situazione, passando dal verde al rosso quando si avvicina il rischio di blackout. Il sistema però, tramite fornisce anche indicazioni sulla qualità dell’aria, sulla salute delle piante, e avvisa in caso di allagamento o fughe di gas. In vendita da marzo avrà un prezzo di 249 euro.

SmartOsso
Tenere sotto controllo la salute del cane può diventare semplice e divertente. Questa è almeno l’intenzione promossa dal dispositivo della start up, nata all’interno dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, che ha messo a punto un osso dotato di sensori e chip in grado di controllare alcuni parametri dell’animale. Tra le funzioni, SmartOsso permette di misurare il ph salivare per avvisare quando è ora dell’igiene orale, di controllare la temperatura che potrebbero indicare patologie infiammatorie, di esaminare la frequenza cardiaca e la saturazione che potrebbero segnalare scompensi o deficit dell’apparato cardio–vascolare.

Tata
Un dispositivo antiabbandono dei bambini in auto, molto semplice ma al tempo stesso efficiente e completo. Funziona a batterie, non ha bisogno di una Sim, si può lavare, è compatibile con tutti i seggiolini ed è l’unico dotato di intelligenza artificiale. Via bluetooth informa sullo smartphone del genitore che il bambino è seduto quando ci si allontana dall’auto dopo pochi metri. Se non si disattiva questo avviso si riceve una chiamata d’emergenza dal centralino virtuale. Se non si risponde alla chiamata, prima parte una notifica sonora di 60 secondi, poi vengono inviati sms di allerta con la posizione Gps ai numeri preimpostati, direttamente da tata e non dal telefono dell’utente. Costa 59,90 euro.

D-Eye
Il progetto nato da una start up padovana vuole offrire un dispositivo versatile e a basso costo per lo screening della retina. Fatta eccezione per gli oculisti che dispongono si strumenti professionali, è impossibile effettuare un esame della retina in modo semplice, veloce, ed economico. Grazie a questo apparecchio che si collega al momento solo agli ultimi iPhone, e a un’apposita applicazione vengono scattate alcune immagini e/o video ad alta risoluzione che poi vengono inviate in remoto per un consulto oculistico. In questo modo è possibile effettuare esami diagnostici su larga scala, (nelle scuole, nelle residenze per anziani, nei centri di accoglienza), con una procedura rapida e alla portata di tutti.

Eatnmeet
Piattaforme di social eating già esistono ma quella realizzata da Federico Lonza e il suo team ha una specificità che punta a unire la cultura del cibo con quella del territorio. L’obiettivo dell’applicazione, disponibile per iOS e Android, è quella di permettere ai viaggiatori di andare a mangiare un piatto tipico a casa delle persone locali che hanno voglia di conoscere e relazionarsi con turisti stranieri. Eatnmeet vuole offrire così un’esperienza particolare e unica, ma anche facile da realizzare e a buon mercato. Un modo nuovo per far conoscere il Bel Paese e promuovere la cultura della condivisione e dello scambio.

Jeniot Home – AirSafe
Questo dispositivo nato dalla collaborazione con Nuvap è frutto del progetto di open innovation promosso da Cariplo Factory con Generali e dedicato ai temi dell’Health & Wellness. La sua funzione principale è quella di monitorare la qualità dell’aria negli ambienti domestici, allertando l’utente in caso di situazioni di potenziale pericolo, come ad esempio fughe di gas, incendi. Quando si presenta un potenziale pericolo AirSafe avvisa attraverso allarmi acustici e visivi, notifiche push e l’innovativo servizio di assistenza proattiva disponibile tramite centrale operativa attiva 24/7. Il prodotto è anche una smart light in grado di cambiare colore e gradiente per rendere confortevoli gli spazi domestici.

Genuino
Si fa presto a dire che un oggetto è originale ma non è cosi facile certificarne l’autenticità. Ancora più difficile è dimostrare che uno specifico oggetto sia appartenuto a qualcuno. All’asta spesso si vedono capi di abbigliamento e cimeli che di dice siano stati di proprietà di vip e celebrity ma chi ne ha davvero la certezza? A questo pensa il sistema Genuino grazie all’utilizzo di un’etichetta smart. Attraverso un tag Nfc o Rfid e un sistema di controllo l’oggetto viene riconosciuto, tracciato e validato. Al momento la startup milanese ha avviato una sperimentazione per certificare le magliette della Fiorentina usate dai suoi calciatori, ma il sistema è pronto per numerose categorie merceologiche.

 

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