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martedì, Gen 07

Ces 2020, i taxi volanti di Uber e Bell a confronto


Le due soluzioni presentate alla fiera di Las Vegas per la mobilità aerea del futuro

taxi volante uber
(Foto: Wired)

Las Vegas (Usa) – Una costante dei film di fantascienza del secolo scorso era immaginare gli anni 2000 con un trasporto aereo consistente, con macchine volanti e città sviluppate in verticale. Così non è stato. Ma con un po’ di ritardo questa visione potrebbe diventare realtà grazie ai numerosi progetti di droni e velivoli per la mobilità aerea urbana. Al Ces 2020 sono stati mostrate le iniziative di Uber e di Bell.

Uber si è avvalsa della collaborazione con Hyundai, che di recente ha investito davvero tanto nel segmento, qualcosa come 1,3 miliardi di euro solo nel 2019. Se i coreani si occuperanno della piattaforma hardware, Uber sarà responsabile dei servizi e organizzazione dei viaggi, così come anche per gli altri accordi con società come Aurora Flight Sciences del gruppo Boeing.

Uber Air debutterà nel 2023 partendo naturalmente da aree di prova selezionate. Serviranno almeno cinque anni prima che il servizio venga esteso in modo capillare e davvero concreto, ottenendo le varie e necessarie certificazioni. Il velivolo avrà un pilota e potrà trasportare quattro passeggeri, avrà un’autonomia di cento chilometri e vengono promessi costi popolari per i viaggi.

Lato Hyundai, oltre al taxi volante vero e proprio si lavorerà anche sui cosiddetti Pbv ossia Purpose Built Vehicle che si ispirano ai celeberrimi tram di San Francisco per abbinare al trasporto di gruppo anche alcuni servizi come possono essere ristorazione, intrattenimento e cura della salute. L’obiettivo è quello di dare nuova linfa ai centri urbani più piccoli creando anche comunità tra gli utenti.

Taxi volante Bell Nexus
(Foto: Wired)

Dopo un anno si ritorna a parlare di Bell Nexus con una versione migliorata e più prestante del taxi volante apparso allo scorso Ces. Contraddistinto dalla sigla 4Ex (quattro come i rotori, “e” come elettrico e “x” per riferirsi alla natura sperimentale) ha eliminato due propulsori per guadagnare in peso, efficienza e flessibilità.

Rispetto alla versione 2019 ora c’è solo la propulsione elettrica: potrà trasportare cinque passeggeri per 95 km a una velocità di crociera di 240 km/h. Ma c’è ancora spazio per miglioramenti nell’ordine di fino al 15% prima del lancio che avverrà a metà degli anni ’20.

La via è aperta, insomma, entro il prossimo decennio le città potrebbero davvero iniziare a popolarsi di velivoli elettrici per un trasporto urbano pulito e, si spera, sicuro.

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