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mercoledì, Feb 28

ChatGPT, abbiamo provato in anteprima la sua nuova memoria



Da Wired.it :

OpenAI sta anche testando uno strumento rivolto a chi vuole sospendere la nuova funzione in alcune chat senza disattivarla del tutto. Per abilitarlo, aprite il menu di ChatGPT e selezionate l’opzione Temporary chat. La vostre conversazioni saranno comunque conservate dall’azienda per un mese ma non verranno incluse nell’addestramento del suo modello, in Memory o nella cronologia delle chat.

Se condividete un account ChatGPT Plus con amici o familiari, probabilmente è meglio disattivare l’opzione: quando Memory è abilitata, il chatbot potrebbe fondere le informazioni di più interazioni per farsi un’idea di chi è utente.

Mentre OpenAI continua a sperimentare le cose che ChatGPT può o non può ricordare, alcuni argomenti sono già off limits. Per esempio, non è possibile chiedere al chatbot di ricordare il numero di un documento o una password. C’è poi un altro aspetto forse controintuitivo che vale la pena sottolineare: eliminare una chat da ChatGPT non cancella anche i ricordi associati a essa. Per farlo, è necessario rimuovere le singole informazioni da Memory.

Durante le mie prime interazioni sono rimasto abbastanza impressionato dalla nuova funzione. Finora, uno dei problemi principali dei chatbot per la produttività è stata la loro incapacità di conservare automaticamente i dati. Dover ricordare continuamente a ChatGPT le informazioni importanti è una perdita di tempo frustrante.

Con l’avanzare della corsa all’intelligenza artificiale, è probabile che le aziende che sviluppano chatbot porteranno avanti la tendenza alla personalizzazione, offrendo nuove funzioni in grado di adattare i risultati in base a quello che il software sa dell’utente. Per il momento sta ancora agli esseri umani migliorare la propria capacità di formulare richieste all’AI interagendo di più con lo strumento. Ma in futuro i chatbot potrebbero restituire il favore e diventare più efficaci, fornendo risposte soddisfacenti e che tengono conto del contesto via via che vengono utilizzati di più.

Questo articolo è comparso originariamente su Wired US.



[Fonte Wired.it]