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ChatGpt e salute, il chatbot può fornire ancora informazioni mediche agli utenti

by | Nov 7, 2025 | Tecnologia


ChatGpt e salute sono sempre andati a braccetto. Sin dal suo primo rilascio, il chatbot è diventato lo strumento prediletto dagli utenti per rispondere a dubbi e domande a tema medico, legale, economico e finanziario, sollevando non poche preoccupazioni per la scarsa credibilità di alcune delle risposte fornite. Non c’è da stupirsi, quindi, che lunedì mattina sia diventato virale in poche ore un post su Reddit che annunciava il divieto di fornire consigli clinici o legali imposto da OpenAI al suo chatbot. La notizia, partita da Reddit e ripresa da alcuni portali online e rimbalzata sui social, ha creato subito grande scalpore tra gli utenti, ignari del fatto che questa non corrispondesse affatto alla realtà.

ChatGpt aggiorna le sue politiche di utilizzo

La realtà dei fatti è un’altra: lo scorso 29 ottobre OpenAI ha aggiornato le politiche di utilizzo di ChatGpt e dei suoi prodotti digitali, al fine di garantire un uso sicuro e controllato da parte degli utenti. “Tutti hanno diritto alla sicurezza e alla protezione – si legge nelle policy aggiornate -. Pertanto, non è possibile utilizzare i nostri servizi per fornire consulenze personalizzate che richiedono una licenza, come consulenze legali o mediche, senza l’opportuno coinvolgimento di un professionista abilitato”. Questo significa, quindi, che il chatbot potrà continuare a fornire informazioni a carattere generale su temi legati alla medicina o alla legge, ma non potrà affatto sostituirsi a un medico o a un avvocato elaborando diagnosi, analizzando cartelle cliniche e offrendo pareri legali. Con l’aggiornamento, quindi, sembrerebbe che OpenAI abbia solo voluto rafforzare una politica già in atto da un po’.

Nonostante le speculazioni, questa non è una nuova modifica ai nostri terminiha scritto su X Karan Singhal, responsabile dei contenuti sulla salute di OpenAI, dopo che la notizia del divieto di consigli medici ha cominciato a circolare in rete -. Il comportamento del modello rimane invariato. ChatGpt non ha mai sostituito la consulenza professionale, ma continuerà a essere un’ottima risorsa per aiutare le persone a comprendere le informazioni legali e sanitarie”. La dichiarazione, però, ha subito scatenato l’ira degli utenti sul social, che ci hanno tenuto a sottolineare di aver ricevuto consigli di carattere medico da ChatGpt in più di un’occasione. Ma anche su questo cercheremo di fare chiarezza.

ChatGpt e salute, il confine sottile dei chatbot

Il confine tra “consulenze mediche” e “informazioni mediche” è sottile, eppure esiste. Per fornire informazioni generali sulla salute e sul benessere delle persone, infatti, non è necessaria una licenza per esercitare la professione medica: è il caso di giornalisti, blogger o influencer, che trattano il tema senza aver aver necessariamente conseguito una laurea nel settore. Al contrario, una consulenza medica richiede conoscenze e competenze acquisite durante un lungo percorso di studi, che consentono ai professionisti di analizzare la condizione clinica del paziente ed elaborare una diagnosi sulla base dei risultati delle analisi e delle indagini prescritte. Un processo che l’intelligenza artificiale non può sostenere, non avendo la capacità di applicare le informazioni acquisite in fase di apprendimento su un caso specifico.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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